Il Forum dei Tifosi dell'Empoli F.C.

Non solo Empoli, Parliamo di Calcio in libertà

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 20/5/2010, 18:33
Avatar

www.tommasino.org

Group:
Administrator
Posts:
60,978
Location:
EMPOLI

Status:


micio vero,
comunque diciamo che quel tipo di spettacoli non invogliano ad andare allo stadio....
 
Web Contacts  Top
Saint Just
view post Posted on 20/5/2010, 22:02




CITAZIONE (Zeman! @ 20/5/2010, 14:18)
Perugia, dichiarato il fallimento
l Collegio del Tribunale (formato dai giudici Rana, Criscuolo e Altrui) ha depositato questa mattina la sentenza con cui si dichiara il fallimento del Perugia calcio e della Mas (l'immobiliare di proprietà di Leonardo Covarelli, presidente dimissionario del club umbro).
Una decisione che pone fine allo stillicidio di comunicati stampa e alla drammatica crisi finanziaria della società guidata da Covarelli, che non è riuscito ad evitare il crac nonostante tutti i tentativi messi in opera fino all'ultimo istante.
Il Collegio ha nominato curatore fallimentare il dottor Francesco Patumi e ha proceduto a fissare un'asta per acquistare il ramo d'azienda della società Perugia calcio, che si terrà entro venti giorni a partire dalla data di pubblicazione della sentenza.
Parte adesso una corsa disperata per salvare la categoria. C'è tempo fino al 30 giugno per costituire una nuova società che possa prendere il posto del club fallito e consentire al Grifo di continuare a giocare in Prima Divisione di Lega Pro senza ripartire dai campionati dilettantistici. In questo senso si era dichiarata disponibile ad attuare la procedura una cordata rappresentata da Ermanno Pieroni, ma altre si faranno adesso sotto.
Certo è che l'iter da seguire è lungo e accidentato. Si tratta di non fare errori, anche perchè questo è storicamente il primo tentativo di salvare un club il cui fallimento sia stato dichiarato a campionato concluso. In tutti gli altri casi occorsi di recente (Lanciano, Pescara, Pro Patria), il crac si era verificato infatti in corso di torneo.

So. Gian.- www.calciopress.net

:pianto: altra società che fallisce nel calcio di oggi....
quando accadono simili eventi sono contento di avere un presidente che di occupazione principale faccia il presidente....

è un brutto segno dei tempi e ...dei personaggi che frequentano questo ambiete....image
 
Top
view post Posted on 21/5/2010, 06:01
Avatar

www.tommasino.org

Group:
Administrator
Posts:
60,978
Location:
EMPOLI

Status:


Perugia, c’è il fallimento Ora è corsa per non sparire
E’ crac anche per la ditta di Covarelli. Si muove già il sindaco per il titolo sportivo

PERUGIA E due. Secondo fallimento in cinque anni. Dopo quello della gestione-Gaucci, ora quello legato alnomedi Leonardo Covarelli. Il Collegio giudicante del tribunale stavolta ha picchiato con estrema durezza. Due le sue sentenze: una inchioda il Perugia calcio, l’altra affida al curatore anche la Mas, la società immobiliare di Covarelli travolta dai debiti in misura anche assai più accentuata di quelli, pur grave, riscontrati fra le carte del club. Niente salvataggio I verdetti hanno intercettato sul nascere il tentativo di salvataggio proposto tre giorni fa dal gruppo Osj Knights of Malta Foundation, pronto a versare 13 milioni per acquisire il pacchetto Perugia- Mas. I giudici non hanno concesso il tempo per far concretizzare la proposta e hanno dichiarato il doppio fallimento. Questa era la speranza (!) di quei tifosi che, in massa, hanno assediato il Palazzo di Giustizia auspicando che una pronuncia simile consentisse a una cordata di intervenire in corsa, cercando di bruciare le tappe per salvare il titolo sportivo, con iscrizione al campionato di Prima divisione. Il sindaco Le due mazzate della magistratura però significano anche la caduta nel dramma: Covarelli è scoppiato in lacrime, i giocatori hanno preso atto, con amarezza, che a nulla era servita la decisione di non mettere in mora la società a lungo insolvente con gli stipendi. Sconcertato anche il sindaco Wladimiro Boccali, che aveva avuto colloqui con almeno tre aspiranti alla gestione del futuro Perugia: dalla cordata del commercialista fiorentino Ermini (rappresentante di un misterioso gruppo arabo), all’equipe di Ermanno Pieroni e dell’avvocato Di Campli, agli emissari della società di diritto inglese, illustrata dall’avvocato Franco Rossi. Dice il sindaco: «Ora bisogna salvare il titolo sportivo, evitando la caduta nei dilettanti. Ascolterò eventuali proposte di chi è davvero interessato. Intanto prenderò rapido contatto col curatore fallimentare e col presidente della Figc». Inizia una corsa contro il tempo che per almeno un mese terrà con il fiato sospeso la Perugia sportiva.


2 domande a SARA AGOSTINI
Legale esperta di Diritto sportivo

1) Quando fallisce un club, cosa occorre per poter proseguire l’attività?
La normativa consente, entro il termine della data di iscrizione, il trasferimento del titolo sportivo da una società a cui venga revocata l'affiliazione ad altra società con provvedimento del presidente federale, previo parere della Covisoc.
2) Che requisiti deve avere la nuova società?
La sede nello stesso Comune; l’acquisto dell'azienda sportiva della vecchia società; l'affiliazione alla Figc; il saldo dei vecchi debiti sportivi o la garanzia del pagamento con fideiussione bancaria; risorse sufficienti a garantire il soddisfacimento degli oneri relativi al campionato; l’impegno a garantire con fideiussione i contratti con i tesserati e le operazioni di acquisizione dei calciatori.

la gazzetta
 
Web Contacts  Top
anzianoclay
view post Posted on 21/5/2010, 08:29




MIK: "Se poi il Corsi e gli altri azionisti in quanto tali se ne sono intascati una parte e si son fatti una villa a Castiglioncello son cazzi loro."

Ah siiiii????? :incazzato:














 
Top
view post Posted on 21/5/2010, 08:48
Avatar

Campione Bronostico 2009/10 - 2011/12 ; Campione TotoMondiale 2010

Group:
Member
Posts:
3,447
Location:
Fibbiana (EM)

Status:


CITAZIONE (anzianoclay @ 21/5/2010, 09:29)
MIK: "Se poi il Corsi e gli altri azionisti in quanto tali se ne sono intascati una parte e si son fatti una villa a Castiglioncello son cazzi loro."

Ah siiiii????? :incazzato:

Brutto vero ?
Non è detto che sia così, però anche se fosse... :bandiera-bianca:
 
Top
Matxyzt
view post Posted on 21/5/2010, 08:58




CITAZIONE (anzianoclay @ 21/5/2010, 09:29)
MIK: "Se poi il Corsi e gli altri azionisti in quanto tali se ne sono intascati una parte e si son fatti una villa a Castiglioncello son cazzi loro."

Ah siiiii????? :incazzato:

Scusa Clay, per quale motivo Corsi dovrebbe rischiare i suoi soldi e impegnare il proprio tempo? Per la gloria? Per pareggiare le plusvalenze della propria azienda in crisi? Oppure per avere una fonte di reddito?
Io non ci vedo nulla di male finché la distribuzione degli utili coincide con una buona gestione della società.

Un dubbio però mi viene: l'Empoli F.C. S.p.A paga l'affitto a Fabrizio
Corsi per l'uso di Monteboro???
 
Top
view post Posted on 21/5/2010, 18:48
Avatar

www.tommasino.org

Group:
Administrator
Posts:
60,978
Location:
EMPOLI

Status:


LA FINE DI UN CICLO
Il patron non è riuscito a coprire un debito di 260mila euro. Adesso sono cinque le cordate interessate a rilevare il titolo
Ufficiale: il Perugia è fallito
Il Tribunale ha messo la parola fine alla gestione Covarelli:
corsa contro il tempo per salvare la categoria

PERUGIA - Il Perugia calcio è stato dichiarato fallito. Per la seconda volta nel volgere di cinque anni (il primo crac era stato quello di Luciano Gaucci). La sentenza del tribunale che riguarda anche il presidente Covarelli e la sua azienda, la Mas Immobiliare - chiude la lunga agonia della società, ma può anche rappresentare la strada per una ripresa, come quella della Fenice che rinasce dalle sue ceneri. Il giudice delegato ai fallimenti Umberto Rana ha nominato immediatamente un curatore fallimentare, il ragionier Francesco Patumi, che ha subito effettuato l’inventario dei beni nella sede del Renato Curi e ha apposto i sigilli all’azienda.
La curiosità è che Covarelli e il Perugia sono falliti, sostanzialmente, per una cifra di 260mila euro, considerato che i creditori maggiori – i lo Sole e Pomponi – avevano firmato un atto di desistenza.
« L’interesse del tribunale - ha spiegato Rana - è di vendere l’azienda calcistica entro i termini utili per la iscrizione al campionato di competenza. Non vogliamo danneggiare nessuno e fare più presto possibile, in maniera da rimettere in moto l’azienda sportiva » .
La decisione è stata presa, scritta e pubblicata nel corso di una mattinata. Un record, quasi. Quando gli avvocati di Covarelli sono arrivati in tribunale per depositare le annunciate integrazioni al preliminare di acquisto da parte della Osj Knits of Malta Fundation, la decisione del collegio ( presidente Aldo Criscuolo, a latere Francesca Altrui e Rana) era stata depositata da appena un quarto d’ora.
« Sono vuoto, distrutto - ha commentato un Covarelli in lacrime, nel pomeriggio - Non so ancora cosa fare. Domani mattina mi incontrerò
con i miei legali e deciderò il da farsi
(una azione di revoca del fallimento?).
Ho commesso degli errori in questi due anni, ma essere definito un demonio, nella mia città, per la quale mi sono speso tutto, non mi sembra giusto… » .
La notizia del fallimento ha colto Covarelli proprio in sede, al Curi. Per lasciare lo stadio il presidente è dovuto salire su una vettura della digos. Ora si guarda al futuro. Entro la prima quindicina di giugno il curatore fallimentare dovrebbe indire l’asta. Vi dovrebbero partecipare diverse cordate e cioè il gruppo messo insieme da Ermanno Pieroni (il più gradito ai tifosi) che vedrebbe come capofila il gruppo Bergamelli di Bergamo, il gruppo Nicola Ermini, quello dell’imprenditore Torello Laurenti, la Fondazione (inglese) dei cavalieri di Malta, e una cordata formata da imprenditori romani e perugini. Ovviamente bisogna correre contro il tempo. E già si annuncia un incontro, questa mattina, di Pieroni con il sindaco Wladimiro Boccali. Secondo il consulente di Pieroni, Donato Di Campli, i tempi per il fallimento pilotato (tra iscrizione, ripiano dei debiti con i dipendenti e la Figc e campagna acquisti) dovrebbero servire 67 milioni di euro.

di Clero Bertoldi
corriere dello sport

BAGNI E SOCI FECERO TREMARE IL MILAN: 1978-79, UN CAMPIONATO SENZA SCONFITTE
Dagli «imbattibili» di Castagner al crac

di Antonio Maglie
E’ rinato tre volte, dalle sue ceneri come l’Araba Fenice, in due casi finendo per irrompere sui palcoscenici della serie A. Ma la «morte» del Perugia, la seconda per vie legali nel giro di cinque anni, all’alba dei suoi «secondi cento anni», stringe il cuore e offende la memoria. Una memoria fatta di volti, di immagini, di imprese grandi e di rovinose cadute. Il giorno in cui a Perugia festeggiarono il trentennale della squadra che sfiorò lo scudetto rimanendo imbattuta per tutto il campionato 1978-79, Serse Cosmi disse:
«Quello era il Perugia dei miracoli, il mio era il Perugia dei miracolati. Quando abbiamo vinto al Meazza per la prima volta contro il Milan, non ho pensato a quel risultato come a un fatto storico in sé, ma perché eravamo riusciti a fare qualcosa che non avevano fatto gli Imbattuti».
Gli Imbattuti, appunto. Storia e Mito. In qualche misura, Prigione della Memoria, come spesso capita alle Provinciali che si scoprono Grandi: il Cagliari «prigioniero» del Cagliari di Gigi Riva, il Vicenza «prigioniero» del Vicenza di Paolo Rossi, il Verona «prigioniero » del Verona di Osvaldo Bagnoli. E’ come se all’improvviso sulle spalle di una squadra di scaricasse l’insostenibile peso di una storia troppo bella, troppo grande; è come se il Fato si pren- desse la rivincita nei confronti di chi lo ha sfidato e battuto. Perché quel Perugia che aveva il carattere di Franco D’Attoma, un pugliese di Conversano sbarcato in Umbria per laurearsi in agraria in quella università nata agli inizi del Trecento, i baffoni e la competenza di Silvano Ramaccioni e la tranquillità di Ilario Castagner, era andato veramente contro tutte le leggi del calcio. Quella squadra aveva scompaginato i disegni del Fato. Vivacchiava in serie B, stava per fallire. Arrivò D&#to i disegni del Fato. Vivacchiava in serie B, stava per fallire. Arrivò D’;Attoma: la salvò, la portò in serie A, le regalò l’illusione dello scudetto e la certezza di un campionato irripetibile, undici vittorie e diciannove pareggi, alla fine, appena tre punti in meno del Milan Campione allenato da Nils Liedholm.
Strana la storia, stravaganti i personaggi.
Ramaccioni e Castagner tirarono fuori prima Frosio e il compianto Renato Curi, poi fecero arrivare in Umbria gente come Agroppi, Novellino e Bagni. Cioè gente dal grande carattere. C’era Paolo Sollier, inedito esempio di calciatore-militante, che ai padri dei ragazzi che chiedevano gli autografi, diceva: «Non rovinateli da piccoli. All’operaio Pautasso a Mirafiori mica vanno a chiedere gli autografi» . C’era, in quella squadra, il fermento del calcio, il fermento dell’Italia. Poi qualcosa si inceppò: arrivò Paolo Rossi ma l’epopea degli Imbattuti non venne replicata; soprattutto arrivò il ciclone del «calcio-scommesse».
Dal trionfo al declino, l’oblio. Ma non poteva finire così. Irruppe, allora, Luciano Gaucci, l’uomo del Castello di Torre Alfina, con la statua di Tony Bin che accoglieva i visitatori. Il desiderio di ripercorrere, a tappe forza, la strada indicata da D’Attoma. Gli incidenti di percorso fra quadrupedi dati in regalo agli arbitri, improvvisi licenziamenti di allenatori, insulti sulla soglia dello spogliatoio a un collega presidente. Ma la storia si è ripetuta: la squadra presa a un passo dal fallimento, riportata in serie A. La scoperta di giocatori sconosciuti come Nakata e Miccoli, Rapaic e Grosso, Liverani e Materazzi. Persino l’ingaggio del figlio di Gheddafi, presentato in pompa magna nel cortile del Castello, quasi una scena da film in costume, fra fulmini, saette e una violenta grandinata. Poi il Fato ha di nuovo presentato il conto: il fallimento evitato nel ‘91 è arrivato cinque anni fa, attutito dal Lodo Petrucci che ha consentito alla squadra di ricominciare dalla C1. Ora l’ultimo verdetto, l’ultimo insulto all’epopea degli Imbattuti. Ma quello stadio (intitolato a Renato Curi) costruito nei giorni felici del Perugia di D’Attoma in appena tre mesi non può rimanere triste e solitario. Da un momento all’altro ci attendiamo che l’Araba Fenice si restituisca la vita annunciando la rinascita con un vorticoso sbattere di ali dal piumaggio dorato. Perché la prossima resurrezione è sempre la più bella.
D’Attoma, pugliese di Conversano, seppe imprimere alla squadra grinta e carattere sino a sfiorare lo scudetto Quel gruppo esprimeva il fermento dell’Italia Poi qualcosa si inceppò arrivarono Paolo Rossi e il calcio-scommesse

Corriere dello Sport
 
Web Contacts  Top
memix
view post Posted on 22/5/2010, 23:47




Il secondo gol di Milito è da far vedere nelle scuole calcio, un gol bellissimo , o sei un fenomeno assoluto o non lo segni un gol così; pazzesco, è l'attaccante più forte del mondo negli ultimi 18 metri
 
Top
view post Posted on 23/5/2010, 06:03
Avatar

www.tommasino.org

Group:
Administrator
Posts:
60,978
Location:
EMPOLI

Status:


CITAZIONE (memix @ 23/5/2010, 00:47)
Il secondo gol di Milito è da far vedere nelle scuole calcio, un gol bellissimo , o sei un fenomeno assoluto o non lo segni un gol così; pazzesco, è l'attaccante più forte del mondo negli ultimi 18 metri

hai visto cosa ha fatto a barcellona?
il terzino o l'esterno difensivo di centrocampo.
un calciatore deve saper giocare a calcio, essere tatticamente affidabile.
 
Web Contacts  Top
Matxyzt
view post Posted on 28/5/2010, 13:20




Gli Europei del 2016 sono stati assegnati alla Francia con un solo voto di differenza sulla Turchia. L'Italia è stata scartata subito.
 
Top
159 replies since 22/10/2009, 06:20   2083 views
  Share