| FINALE CAMPIONATO PRIMAVERA El Shaarawy trascina il Grifone Empoli ko, scudetto ai rossoblù EMPOLI-GENOA 1-2 MARCATORI: pt 44’ Polenta rig.; st 13’ El Shaarawi, 24’ Pucciarelli EMPOLI (4-2-3-1): Addario 6; Mazzanti 5, Tonelli 6, Angella 5 (1’ st Mori 5.5), Tognarelli 6; Signorelli 6.5, Guitto 6; Saponara 6.5, Crafa 6 (9’ st Lo Sicco 6), Fabbrini 5 (18’ st Pucciarelli 7); Dumitru 7. A disp. Gaffino, Alderotti, Shekiladze, Brugman. All. Donati 6.5 GENOA (4-3-3): Perin 7; Bertoncini 6, De Bode 6, Terigi 6, Polenta 7; Doninelli 6.5, Cofie 6.5, Gucher 6; Ragusa 7.5 (37’ st Lazarevic ng), Chinellato 6.5 (37’ st Boakye ng), El Shaarawi 7.5. A disp. Stillo, Grea, Carlini, Ferraro, Miracoli. All. Chiappino 8 ARBITRO: Pasqua di Tivoli 6 NOTE: spettatori 5.000 circa. Espulsi: Addario al fischio finale per proteste. Ammoniti: Gucher, Tognarelli, Tonelli, Ragusa, Mori. Angoli: 6-6. Recupero: pt 0’, st 3’. Serata afosa MACERATA. Lo scudetto della Primavera se lo prende il Genoa, per la prima volta nella sua storia. Festa dei grifoni che battono 2-1 l’Empoli, stordita tra la fine del primo tempo e la prima parte della ripresa, per poi rifarsi sotto senza riuscire a completare la rimonta. Non ci sono sorprese nell’assetto del Genoa, col solo rientro scontato di De Bode in difesa dopo la squalifica che l’ha costretto a saltare il derby con la Samp, mentre Donati, sul fronte empolese, gioca subito la carta Fabbrini (che ha raggiunto i compagni nelle Marche) recuperando pure Saponara uscito anzitempo nella semifinale contro il Brescia. Si presentano subito di forza i toscani con il gran tiro da lontano di Tonelli e la palla alta di poco. La risposta ligure non si fa attendere: ci prova due volte El Shaarawi, all’8’, con la provvidenziale respinta in angolo di Addario e, a ruota, con una conclusione centrale da fuori bloccata senza patemi dal portiere.
PREVALENZA ROSSOBLU’ C’è una maggiore intraprendenza del Genoa, ma l’Empoli tiene botta tra qualche accelerazione per liberare le punte. Si fa vedere soprattutto Dumitru che sgomita e cerca varchi buoni per puntare Perin. Signorelli (25’) e Fabbrini (27’) tentano con due tiri da fuori, ma il Genoa, nel ribaltamento dell’azione, spaventa i toscani quando Ragusa finisce in rotta di collisione con Mazzanti e invoca invano il rigore. Sale di tono Ragusa, grande protagonista contro Chievo e Samp, e, al 35’, mette una palla bellissima per Chinellato che va a colpo sicuro con deviazione in angolo e proteste del centravanti che reclama il tocco con la mano di un difensore empolese. Proprio Ragusa si prende la scena prima del riposo quando irrompe in area e viene fermato da Angella, con il rigore trasformato da Polenta che sblocca la finale e gasa il popolo rossoblù. Il terzino sinistro uruguaiano è diventato il rigorista fisso a gennaio, dopo sette errori di fila dal dischetto. E’ stato proprio Polenta a candidarsi chiedendo a Chiappino di dargli fiducia. Ampiamente ripagata, soprattutto nella serata più importante.
RAGUSA IN CATTEDRA Non c’è tempo per l’Empoli di reagire, si va subito al riposo e, al rientro, Donati toglie Angella e inserisce Mori. El Shaarawi si rende pericoloso e per i toscani c’è da soffrire, finché lo stesso attaccante raccoglie l’assist, in profondità, di Ragusa e raddoppia con un tiro preciso alla sinistra di Addario. Chinellato sfiora il tris, al 18’, con un colpo di testa deviato dal portiere. Sembra finita, però Donati richiama lo spento Fabbrini e manda in campo Pucciarelli che prende per mano la squadra portandola alla riscossa. Una metamorfosi che porta al cambio di rotta: al 24’, Dumitru e Pucciarelli costringono Perin agli straordinari e, sul proseguimento dell’azione, Pucciarelli non perdona con un diagonale di precisione. L’Empoli arremba e il Genoa si chiude. Quanto basta per difendere risultato e tricolore. MARCO TELLI (OPTA) tuttosport
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