| Fabbrini ancora a parte Saudati torna in gruppo AZZURRI di nuovo al lavoro nella mattinata di ieri. La buona notizia, per Campilongo, è legata al rientro in gruppo di Luca Saudati, toccato duro durante la sfida di sabato scorso a Vicenza ma da ieri in grado di allenarsi. Ancora a parte, invece, Diego Fabbrini: il tecnico nutre ancora qualche speranza di recuperarlo in tempo per la sfida contro l’Albinoleffe, ma l’attaccante resta in dubbio. Problemi anche per Cupi e De Giorgio, entrambi alle prese con problemi fisici. Il secondo, ieri, è uscito dal campo con una borsa del ghiaccio sul ginocchio. Ancora a parte, infine, Mirko Valdifiori, sicuro assente. Oggi allenamento mattutino alle 10,30 al Castellani. la nazione
Vannucchi, il record non basta Sarà addio dopo 277 presenze? Nessuno ha giocato in maglia azzurra quanto il capitano «Entrare nella storia di questa squadra come l’uomo più presente è un onore. Il futuro? Non dipende solo da me» CON 277 presenze e 35 gol è il giocatore dell’Empoli che vanta il maggior numero di partite in maglia azzurra. Nella storia, nessuno ha saputo fare meglio di lui. Ha messo alle spalle gente come Sergio Biliotti e Fabrizio Ficini, ma anche Cappellini e un certo Hervè Romboli, che negli anni ’20 riuscì a collezionare 263 presenze. Eppure, nel futuro di Ighli Vannucchi non sembra esserci più la maglia azzurra. Il capitano è in scadenza di contratto. Ipotesi di rinnovo? Scarse se pensiamo che la scorsa estate era anch’egli nella lista dei partenti... «Per adesso non penso al futuro — dice lo stesso Vannucchi — ma spero che a giugno qualche offerta arrivi». Magari dall’Empoli... «Già, magari. Rimanere sarebbe il massimo, questa maglia è dentro di me ormai». Questa stagione ti ha incoronato come il giocatore più presente di sempre: felice? «E’ un motivo di orgoglio. Sapere di aver scritto pagine importanti nella storia della squadra mi riempie di gioia». Secondo te ci sono margini di trattativa per rimanere un altro anno? «Non lo so, questa è una cosa che dipende dalla società. Ne parleremo a fine stagione, per adesso non so cosa mi riserverà il futuro». Lo scorso anno c’era il contratto di mezzo, ora che sei in scadenza si può dire che l’addio è vicino? «Potrebbe darsi, non so. L’anno passato dovevo andarmene e poi sono rimasto. Beh, credo di aver dimostrato che in questa squadra ci potevo stare». Ora arriva l’Albinoleffe: obiettivo? «Migliorare la classifica, onorare fino in fondo il campionato. Le motivazioni sono quelle di sempre, non pensiate che l’essere fuori dalla zona play-off ci faccia tirare i remi in barca». Che gara sarà? «All’andata perdemmo, quindi ci teniamo a riscattarci. Giochiamo in casa, finora abbiamo sempre fatto bene tra le nostre mura a parte il Brescia. Io dico che sarà difficile, ma non abbiate dubbi: l’Empoli andrà in campo per vincere, con tutte le motivazioni del caso». Che voto diamo al campionato dell’Empoli? «Io direi che è stata una stagione positiva. Abbiamo perso diversi punti in trasferta, ma nel complesso si può essere soddisfatti». Vi aspettavate di giocarvi fino alla fine un posto play-off? «Ci speravamo e ci siamo pure riusciti. Peccato, ripeto, per le tante sconfitte esterne. Se avessimo conquistato qualche punticino in più lontano dalle mura amiche avremmo veramente potuto entrare tra le prime 6 della classifica». Tommaso Carmignani la nazione
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