Il Forum dei Tifosi dell'Empoli F.C.

Il settore giovanile (azzurro e non), stagione 2010/11

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Zeman!
view post Posted on 11/7/2010, 05:30 by: Zeman!
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L'ultimo prodotto del vivaio è... Carli «Ma l'importante è il gruppo di lavoro»
di David Biuzzi
EMPOLI. Giocatori tanti, allenatori qualcuno, ma anche dirigenti. La fabbrica dei talenti, ovvero il settore giovanile dell'Empoli, produce un po' di tutto e l'ultimo esempio è Marcello Carli. L'uomo, cioé, che prima ha portato il vivaio azzurro ai vertici nazionali e ora, con l'inizio della nuova avventura sportiva, ha guadagnato una promozione sul campo. E' il nuovo direttore sportivo, cioé. Una carica che sancisce il suo ruolo al fianco di Pino Vitale e sotto il presidente Fabrizio Corsi. Una carica che, dice lui, sostanzialmente cambia poco. «Perché - sottolinea - il gruppo di lavoro era già questo. I punto di riferimento restano il dg Vitale e il presidente Corsi. Io starò più a contatto con la prima squadra, tutto qua». Eppure il nuovo taglio di capelli, da marines, sembra indicare l'inizio di una nuova sfida. «Quello è per il caldo, altro che nuova sfida. Battute a parte, sono chiaramente felice e orgoglioso del fatto che la società abbia deciso di darmi questa carica e questo nuovo impegno. Ma, ripeto, quel che conta è il gruppo di lavoro e, in questo senso, cambia poco». Cambia, magari, che dovrà seguire una sola squadra invece che dieci. «E' vero. I numeri sono questi visto che nel vivaio di squadra ce ne sono tante. Però è chiaro che un campionato di serie B è completamente diverso. Ci sono tante pressioni in più, c'è l'obbligo, o quasi, del risultato. Eppoi non date troppo risalto al fatto che diminuisce il mio impegno altrimenti mi diminuiscono anche lo stipendio...». Che effetto le fa ritrovare tanti suoi ex allievi? «Piacevole. E devo ammettere che davvero, quando li ho visti raggruppati, ho pensato che non fosse cambiato niente. Ma questo è nel Dna dell'Empoli ed è giusto che sia così». In qualche modo, comunque, lei potrebbe essere identificato come il simbolo del nuovo progetto Empoli.
«E io, invece, vi ripeto che qui non è importante Carli o la sua carica, ma il gruppo di lavoro». Ok, però è significativo che in una sorta di anno zero ci sia stata anche la sua promozione. «Sicuramente abbiamo deciso di voltare pagina. D'altra parte se vi guardate in giro scoprirete che il calcio sta prendendo una strada diversa in generale. Un certo modo di operare ormai è finito. La verità è che forse, per diversi anni, il movimento si era "sovradimensionato". Per quanto riguarda noi, nello specifico, abbiamo forse definitivamente chiuso un ciclo straordinario, quello che ci ha portato fino alla Coppa Uefa, e proviamo a riaprirne un altro puntando sui ragazzi che sono cresciuti qui con noi integrandoli con elementi che abbiamo voglia, fame e forza». E, in questo contesto, Carli cosa può dare? «Carli spera di non togliere. Ovviamente spero di portare anch'io il mio piccolo mattoncino per la costruzione del nuovo Empoli, ma l'obiettivo che mi sono posto, lo dico sinceramente, è quello di fare meno danni possibile. Perché nel calcio, sia chiaro, quello bravo è colui che sbaglia meno degli altri». Secondo lei ha influito sulla sua promozione il fatto che Juve e Sampdoria la volessero alla guida dei loro vivai? «Non credo. C'è stato qualcosa, lo ammetto, ma Empoli è casa mia e lo sarebbe stata comunque». Lascia il posto, nel settore giovanile, a Andrea Innocenti. «Ho fatto io questa proposta a Vitale e al presidente Corsi e sono felice che l'abbiano accettata. Andrea è un ragazzo serio e capace e la sua scelta è rappresenta la continuità».

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