| «Quell'arbitro bestemmia, non lo vogliamo» IL CASO. Polemiche roventi dopo Siracusa-Foggia. Il club rossonero attacca a testa bassa Barbiero, direttore di gara vicentino. La Procura Federale apre un'inchiesta. Ma Vendramin, presidente della sezione Aia cittadina, lo difende: «Lo conosco da anni, è improbabile che abbia agito così» Vicenza. Fermate quell'arbitro, bestemmia ed offende. Denuncia pesante quella firmata e pubblicata sul sito ufficiale del Foggia contro l'arbitro vicentino Gianluca Barbiero alla fine del recupero di Siracusa (Prima divisione, girone B), perso per un gol in sospetto fuorigioco. Così pesante da essere già passata dagli uffici della Procura federale alle stampanti delle agenzie e di qui sui tavoli delle redazioni giornalistiche. Del resto le parole non lasciano spazio alle interpretazioni: «Il sig. Barbiero, quest´oggi, ha negato al Foggia un rigore netto ed intimidito continuamente i nostri giocatori (ammonendone ben cinque) rivolgendo loro continue bestemmie ed ingiurie gratuite. La regola vuole che, se un calciatore bestemmia in campo, deve essere immediatamente allontanato dal terreno di gioco; allora è giusto che lo stesso metro di giudizio venga utilizzato nei confronti di chi è incaricato a far si che ciò non avvenga». Come la storia dell'uomo e del cane, la notizia sarebbe il direttore di gara che "azzanna" i giocatori di Zeman con epiteti ingiuriosi. Un comportamento che, stando sempre al comunicato stampa, non può essere ignorato dai vertici federali: «L´U.S. Foggia SpA intende rivolgere un "invito" al Presidente dell´A.I.A., sig. Marcello Nicchi, al Designatore della Lega Pro, sig. Stefano Farina, al Presidente Federale, sig. Giancarlo Abete ed al Presidente della Lega Pro, rag. Mario Macalli: tenete fuori dal calcio personaggi come l´arbitro di Siracusa-Foggia. Se, infatti, il signor Barbiero Gianluca di Vicenza è in buonafede, per noi deve smettere di arbitrare; al contrario, se egli fosse in malafede allora andrebbe radiato. Restiamo comunque convinti della sua incapacità a dirigere un incontro di calcio». Fin qui la posizione dei pugliesi che con il direttore di gara berico non sono certo fortunati, visto il precedente, con sconfitta sempre di misura, di Gela. Un feeling mai decollato, ma la madre di tutte le domande è ora un'altra: davvero le cose sono andate così? La risposta naturalmente all'indagine federale aperta già domenica dagli inviati della Procura, che a caldo hanno sentito sia il tecnico boemo che due suoi giocatori (Laribi e Burrai). Un'indagine, per inciso, che potrebbe rivelarsi un boomerang pure per i promotori, che sul sito rincarano la dose sui presunti torti arbitrali chiamando a raccolta anche gli altri club che si sentono danneggiati: «Non accettate supinamente arbitraggi come questo, ma ribellatevi». Nel frattempo, però, qualcosa è giusto ricordarlo. Barbiero non può parlare per regolamento. E lo fa Paolo Vendramin, presidente della sezione Aia di Vicenza: «Non entro nel merito anche per rispetto dell'inchiesta, però già la sera stessa della partita avevo sentito il ragazzo che si è detto deluso delle contestazioni ricevute». Che la sfida fosse delicata lo si sapeva, visto che le due squadre sono impegnate nella rincorsa ai playoff , «ma Barbiero lo conosco da anni e sono convinto che abbia usato un atteggiamento forte, da arbitro, per non farsi sfuggire di mano la gara. Lui stesso mi ha confermato di non aver affatto bestemmiato e gli credo. Anche perchè lui è al quinto ed ultimo anno in categoria, dunque o passa alla Can B o torna a casa. Ha esperienza e di gare delicate ne ha arbitrate molte, francamente mi riesce difficile pensare che potrebbe aver rovinato tutto in questo modo. Io ho fiducia nel ragazzo». Come pure negli altri 207 iscritti alla sezione vicentina. «Guardi, se sento un arbitro che bestemmia è l'ultima gara che dirige. Fino ad ora, però, si sono comportati tutti bene proprio perché sono consapevoli del regolamento e di quello che fanno». Roberto Luciani ilgiornaledivicenza.it
Comunicato Stampa L´U.S. Foggia SpA intende rivolgere un "invito" al Presidente dell´A.I.A., sig. Marcello Nicchi, al Designatore della Lega Pro, sig. Stefano Farina, al Presidente Federale, sig. Giancarlo Abete ed al Presidente della Lega Pro, Rag. Mario Macalli: tenete fuori dal calcio personaggi come l´arbitro di Siracusa-Foggia. Se, infatti, il signor Barbiero Gianluca di Vicenza è in buonafede, per noi deve smettere di arbitrare; al contrario, se egli fosse in malafede allora andrebbe radiato. Restiamo comunque convinti della sua incapacità a dirigere un incontro di calcio. Ci è già successo altre volte, nel corso di questa stagione (a Roma con l´Atletico Roma, in casa con Barletta e Cosenza), di subire dei clamorosi torti e non abbiamo alcuna intenzione di continuare a tacere: arbitri come quello di oggi rovinano gli investimenti ed i sacrifici che una qualsiasi società, piccola o grande che sia, compie. Il sig. Barbiero, quest´oggi, ha negato al Foggia un rigore netto ed intimidito continuamente i nostri giocatori (ammonendone ben cinque) rivolgendo loro continue bestemmie ed ingiurie gratuite. La regola vuole che, se un calciatore bestemmia in campo, deve essere immediatamente allontanato dal terreno di gioco; allora è giusto che lo stesso metro di giudizio venga utilizzato nei confronti di chi è incaricato a far si che ciò non avvenga. Per questo motivo, ci rivolgiamo anche a tutte le altre società: non accettate supinamente arbitraggi come questo, ma ribellatevi. La classe arbitrale è da noi pagata e non possiamo permettere loro di decidere liberamente le sorti dei campionati, come già accaduto in passato. Ciò che in questo momento stiamo comunicando attraverso il nostro sito non ci fa temere il dover subìre probabili sanzioni pecuniarie: a noi interessa solo giocare in maniera pulita. Non sembra casuale che la "diade" Casillo-Zeman, che ha già pagato duramente in passato (chi in un modo, chi in un altro...), venga sistematicamente danneggiata ogni qual volta intenda fare calcio proprio come successo in occasione di Avellino-Messina (Fabiani d.s. peloritano, arbitro Danilo Nucini, campionato di Serie B 2003-04) ed in altre occasioni (con prove...), con Zdenek Zeman allenatore e Pasquale Casillo presidente del club irpino. Quel che è successo oggi è indicativo del fatto che esistono ancora nel mondo del calcio oscuri personaggi che non concepiscono lo spirito della lealtà e della correttezza sportiva, trasformando il gioco in un business per pochi eletti a danno di società che non appartengono a lobbies di potere. Restiamo a disposizione di chiunque volesse avere ulteriori chiarimenti in merito.
U.S. Foggia SpA
|