| Oggi la societa', i giocatori, lo staff tecnico ed i meravigliosi tifosi del Perugia, hanno tutti insieme tagliato l' ultima corda che teneva legate le ali del Nostro Grifo, relegato ad una prigionia in cui era costretto a scontare una pena severa , per colpe non sue.
Vorrei ringraziare, da tifoso, tutti quelli che hanno creduto in questo progetto e che hanno permesso che cio' andasse a buon fine.
Al Pres. Damaschi, che senza di lui sinceramente non saremmo qua a festeggiare.
Ai giocatori, protagonisti di una cavalcata incontrastata.
Al mister, che pur non riscuotendo moltissimi elogi, ha avuto la grinta e la tenacia di andare avanti in una piazza esigente e calda come la Nostra.
I tifosi del Perugia che pur avendo la tristezza nel cuore, con la massima umilta' hanno girato tutti i campetti sportivi del girone, portando grandi incassi alle piccole societa', festa, colore, entusiasmo e goliardia nella massima educazione e compostezza sportiva.
Un pensiero anche tutti quei "giornalisti distratti" (chiamiamoli cosi'), che nonostante la "tragedia" sportiva che ha colpito il Perugia calcio da luglio 2010 hanno ignorato la tenacia di tutto l' ambiente perugino dando risalto alle gesta (seppur meritevoli) di squadre della provincia.
Inevitabile anche un appunto sugli immancabili "gufi" che hanno nella loro vita, il triste e gramo passatempo riguardante le disgrazie del Perugia...avete avuto i vostri mesi di gloria, ora potete dedicarvi ad un estate di struggenti rosicate.
Infine, ma certamente non per la meno importanza, va' il ringraziamento a tutti i veri tifosi delle altre squadre, che hanno dimostrato sane e sportive congratulazioni per il traguardo raggiunto dal Perugia. Grazie ai ragazzi di Castellammare, Montevarchi,Empoli, Ischia...e altri che ora mi dimentico ma che sono sempre tenute in forte considerazione.
Ancora una volta il Perugia ed i Perugini han ribadito il motto : Avgvsta Pervsia Imperat . Sanchez forzaperugia.net 10\Metagrifo:ermeneutica di serie D\ In c… ai gufi Scritto da mr_gatto in Metagrifo State leggendo: “Metagrifo: ermeneutica di serie D”, una rubrica che, come dice il nome stesso, consta di osservazioni disincantate circa la vita sportiva dell’A.S.D. Perugia, con occhio ludico e pseudo-filosofico. Scritto da un ventenne che del Perugia si ricorda lo spareggio con il Torino perchè lo mandarono su Tele+, che non ha mai giocato a calcio, ma è di natura curiosa e impicciona e si è ritrovato con un abbonamento per le partite casalinghe del Grifo 2010/11 – anche se in serie D. Sì lo so, sembra impossibile…
Promozione Perugia Serie D Lega Pro 2011
Alla fine è arrivato. Il momento della gioia, della felicità pura. Il Perugia ottiene la promozione in Lega Pro con tre giornate d’anticipo, battendo il Castel Rigone 3 – 2 dopo una gara che ha messo a dura prova le coronarie di spettatori e tifosi. Sotto di due gol a poco più di mezz’ora dalla fine, portiamo a casa i tre punti dopo una poderosa rimonta e, complice il successo del Deruta sul Todi, mettiamo la parola FINE a questo purgatorio. E la festa può cominciare: prima in campo, dove si vede un Damaschi zompettare e strillare di gioia come un bambino, la curva nord con le lacrime agli occhi e i giocatori portati in trionfo; poi in Centro, dove i festeggiamenti sono proseguiti per tutta la serata. Un’intera città che si stringe intorno alla sua squadra, cosa c’è di più umano? Per lo psicologo Maslow, questo sarebbe il pieno soddisfacimento del terzo stadio della sua piramide delle necessità, i “bisogni di appartenenza”. Erano più di dieci anni (1998) che il Perugia non centrava una promozione. In quell’anno, dopo lo spareggio col Torino, si tornò in serie A. Da lì cominciò l’ultimo periodo d’oro del Perugia, speriamo che anche questo sia l’inizio di qualcosa di grande. Di certo, gli ingredienti ci sono tutti. 7000 persone allo stadio per una partita di Serie D: certamente il Grifo è una squadra di categoria superiore, anche se gioca in Promozione. Il merito di questa stagione entusiasmante va in primis ai tifosi, in secundis alla società che ha saputo riguadagnarsi la fiducia, in tertiis al mister e ai giocatori che hanno svolto impeccabilmente il loro lavoro. Nonostante tutte le critiche, Battistini entra nella ristretta lista di allenatori che hanno centrato una promozione con il Perugia, e non è certo la categoria a scalfirne il valore. Anzi. Ora nuove e difficili sfide si pongono ora per il Grifo, ma perchè non essere ottimisti, per una volta? Promozione Perugia serie C Non ho ancora analizzato la partita, e potrebbe essere anche superfluo visto che il risultato finale è quello che conta. Ma non è così. C’è una coppa da portare a casa, tra tre giorni, ed è bene spendere qualche parola sulla prestazione dei grifoni. Il primo tempo è nullo, prendiamo un gol dopo appena 4′ in circostanze misteriose, non riusciamo a far girare la palla, siamo ammassati in campo. Unico brivido al 28′ quando Frediani mette dentro, ma la rete viene annullata per un dubbio fuorigioco. Dopo 45′ minuti il Perugia sta perdendo in casa contro il Castel Rigone, squadra allenata da uno che abita a 200 m dallo stadio. Palla al centro, tempo 9′ e il Castel Rigone raddoppia con Tranchitella. Un silenzio irreale cala sullo stadio. Il punto più basso della parabola del Perugia dura però solo un minuto, infatti al 10′ Bartolini trasforma un penalty e accorcia le distanze. Il Perugia opta per un cambio: esce Indolenza ed entra Agonismo. Fondamentali a questo punto i migliaia di supporters biancorossi. La gara si accende: al quarto d’ora viene espulso Pirchi del Castel Rigone (che non regge la tensione). I grifoni si fanno vivi e, forti della superiorità numerica, alla mezz’ora ancora Bartolini pareggia i conti e fa esplodere il Curi. Il ferro va battuto finchè è caldo, si dice. Tempo due minuti, e Corallo, che negli ultimi mesi non ha brillato, trova il colpo di genio su punizione diretta al limite dell’aria. Palo-gol e lo stadio letteralmente esplode. Giunge la notizia che il Todi sta perdendo a Deruta e la possibilità di aggiudicarsi il campionato ora si fa davvero concreta. Gli ultimi dieci minuti sono incandescenti e sembrano non passare mai. Il Castel Rigone è in confusione ma bisogna stare attenti a non rovinare tutto con una disattenzione. Dopo 4′ lunghissimi minuti di recupero, il triplice fischio. Il Perugia torna nel calcio che conta, dopo un anno difficilissimo ma straordinario. Non c’è la tanto invocata invasione di campo, nonostante i tentativi di mediazione di Taccucci. Peccato. Ma non è certo questo a spegnere l’entusiasmo dei tifosi per una festa che sugli spalti dura più di mezz’ora e poi si trasferisce nel centro della città. Un attaccamento straordinario che vale da solo i tanti rospi ingoiati quest’anno. Grazie ragazzi. Grazie per queste emozioni. E grazie ai tanti lettori di Metagrifo, che in pochi mesi si è guadagnato uno spazio rispettabile nel cuore dei tifosi. Grazie a Grifagno e Saint Just di Forza Perugia, che mi hanno sostenuto fin dall’inizio e grazie a TifoGrifo, che ci ha dedicato un’articolo pochi giorni fa. Come dicevo prima, non è ancora finita. Saremo ancora qui la settimana prossima a commentare la finale di Coppa e la partita con lo Spoleto. Non mancate. In occasione della promozione, è possibile scaricare due album di foto (fatte da F. Gasparri). Basta cliccare qui sotto: ALBUM FOTO PERUGIA – CASTELRIGONE 10/04/2011
ALBUM FESTEGGIAMENTI PROMOZIONE PERUGIA LEGA PRO 2011
Alcune delle foto contenute:
Il fotografo e lo scriba: questo è Metagrifo.
Sembra impossibile che seguo ancora te questa è una malattia che non va più via Non voglio andar via, non voglio andar via di qua * IO NON RESISTO LONTANO DA TE *
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