Il Forum dei Tifosi dell'Empoli F.C.

La Serie A e il Calcio Internazionale, Stagione 2011/12

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view post Posted on 28/7/2011, 06:01
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INTERVISTA COL VAMPIRO: SPORT PEOPLE
Pubblicato il 26/07/2011 nella categoria:

Intervista col Vampiro Sostieni la tua Squadra del cuore Football belongs to us Leggetelo questo bel libro
Oggi è con vero piacere che intervistiamo gli amici di Sport Pepole. Tra l'altro è solo il primo passo di questa frequentazione. Restate sintonizzati!
- Iniziamo con presentare il progetto Sport People per chi ancora non lo conoscesse. Come è nato e come si è sviluppato?
Sport People nasce nel 2003: il web era in espansione e le webzine specializzate (quasi) inesistenti. Circolavano già le prime curatissime gallerie fotografiche, mancava però uno spazio in cui l’argomento ultras fosse trattato in maniera per così dire “professionale”: senza isteria verbale e con una certa onesta equità nelle analisi, che non risultasse però mera e fredda cronaca.
La scelta di una rivista “digitale” ci ha permesso di abbattere i costi, lasciandoci così la libertà di scrivere con quanta più dovizia possibile. “In quanti erano gli ospiti?”, “Ci sono stati scontri, cori o striscioni contro?”, “L’altra tifoseria com’è sembrata?”, domande come queste le abbiamo sentite mille volte davanti ad una pinta, dall’amico di un’altra città con la stessa passione per gli ultras, e noi volevamo essere l’amico con quel tipo di risposte.
Il fatto che la nostra base provenisse tutta da esperienze di militanza attiva, ci ha permesso un’aderenza all’argomento che altri non avevano o non potevano esplicare per il limite legato al costo della carta. La stessa adesione ideologica ci ha poi spinti a distribuire la rivista gratuitamente, senza voler in alcun modo speculare sugli ultras né mettendoli le mani in tasca né guadagnando su loro con pubblicità o altro. Scelta radicale e sofferta da portare avanti, ma è il prezzo che paghiamo volentieri per dire sempre tutto quello che pensiamo, senza timori di cali di vendite per non esser stati abbastanza ruffiani.
Oltre alla rivista settimanale, all’indirizzo www.sportpeople.net, abbiamo poi implementato una quotidiana rassegna stampa, con gli articoli di cronaca ed approfondimento riguardanti tifo e ciò che ruota intorno ad esso. Nell’ultimo biennio abbiamo cominciato a sfruttare anche le potenzialità comunicative dei social network, con facebook prima e twitter poi, per espanderci ulteriormente.
- Curiosità: che squadre tifano/seguono i redattori?
Le squadre che seguiamo di più sono Livorno, Rimini, Modena, Bari, Benevento, Pagani, Fasano. Poi ci sono altre squadre seguite un po’ meno continuativamente come Taranto, Avellino, Cava de’ Tirreni, Barletta, Chieti per via degli impegni personali e lavorativi dei corrispondenti in loco. Infine ci sono squadre che vengono seguite (più o meno assiduamente) pur se il corrispondente non ne è direttamente un tifoso, come Cesena, Fiorentina, Bologna, Empoli, Parma, Ravenna, Monopoli.
Ogni tanto proponiamo anche qualcosa dalla vicina Svizzera, qualche report da nostri amici in viaggio all’estero (questa stagione abbiamo coperto due Derby con la D maiuscola come quelli di Glasgow e Belgrado) e persino un po’ di basket.
- Parlaci dell'associazione "Ragazzi di Stadio".
Il nome ovviamente è un omaggio al libro-documentario di Daniele Segre. L’associazione è un’appendice della rivista: è stata creata sempre da noi per far da editore senza ricorrere a terzi, per permetterci di poter registrare la testata e avere le credenziali per richiedere accrediti e superare ostacoli burocratici di varia natura.
L’associazione è finanziata da noi stessi corrispondenti della rivista, che ogni anno ci autotassiamo per pagare le spese del dominio del sito, le spese telefoniche per richiedere gli accrediti e tutte le altre piccole spese vive che abbiamo. Qualcosina la raccogliamo grazie a qualche vecchio corrispondente, che ancora versa il suo contributo pur non partecipando più alla rivista. Infine, un piccolo ulteriore introito ce lo dà la vendita del Dvd con tutti i numeri della rivista dal 2003 ad oggi: l’unico modo che abbiamo per chiedere ai nostri lettori di sostenere la nostra attività; in verità i Dvd che vendiamo annualmente, si possono contare tranquillamente sulle dita di due mani, ma va bene lo stesso.
- Progetti per il futuro? Qualche novità in cantiere?
Per il futuro ci dovremmo incontrare a breve, come facciamo ogni estate, per decidere le linee programmatiche per l’anno a venire. Con la situazione attuale del movimento italiano, saremmo ipocriti se non dicessimo che si naviga a vista ma, sicuramente e insolitamente, nelle difficoltà di questo periodo si sono viste parecchie cose buone. Abbiamo dunque ancora qualcosa da raccontare, e speriamo di continuare a farlo fino all’ultimo ultras rimasto sui gradoni. Non è facile farlo, inoltre, con questa filosofia totalmente “copyleft”, e molte volte è proprio la mancanza di risorse economiche a limitare i salti di qualità e i progetti. Proprio in virtù di ciò, vorremmo evitar proclami puntando piuttosto a bissare la quantità e la qualità fin qui garantita. Sulle cronache del tifo, modestia a parte, ci sentiamo imbattibili. C’è da lavorare laddove ci sono margini di crescita: nell’allargamento dei campi coperti, nel basket, negli editoriali, negli approfondimenti, nelle interviste. Daremo fondo ai nostri sforzi in queste direzioni: più di riuscirci è per noi importante provarci.
- I gruppi ultras come hanno visto questa vostra iniziativa? Vi hanno supportato? Avete avuto anche qualche problema?
Nota è la refrattarietà del mondo ultras alle “intrusioni”, ma dopo la diffidenza iniziale hanno capito che eravamo non “intrusi” ma gente come loro, che dal basso e con onestà voleva creare una spinta contro-informativa uguale e contraria a quella meschina dei media cosiddetti “mainstream”.
Ovviamente non sono mancati i problemi, spesso legati a equivoci su un nostro giudizio o commento sul tifo, ma abbiamo sempre risposto ad ogni richiesta di chiarimento, ci abbiamo sempre messo – come si dice – la faccia, e questo gli ultras l’hanno apprezzato. Molte volte, paradossalmente, da un malinteso è poi nato uno stupendo rapporto personale.
Siamo apprezzati perché siamo sempre stati al fianco degli ultras, dentro gli stadi e fuori, dalla manifestazione per Paolo a Brescia fino all’ultima a Roma contro la tessera. Abbiamo dato spazio senza preclusioni e preconcetti a tifoserie di destra e di sinistra, di Serie A come dei Dilettanti. Soprattutto non lo abbiamo mai fatto per soldi, e questo alla lunga pesa parecchio, perché nessuno ti può mai imputare la cattiva fede o la strumentalità.
- Ed ora, poichè siamo amici, ne approffitto per fare una domanda un po' cattiva: leggendo la vostra pagina Facebook spesso tocca leggere tanti commenti oltre il limite dell'idiozia, scritti da persone che parlano solo per slogan... Immagino che deve essere un po' frustrante sapere che magari riflessioni più profonde che vengono poste sono ignorate, mentre la gente preferisce ridursi a scannarsi virtualmente... la vecchia "Sindrome di Radio Radicale", quando anni fa lasciò i microfoni aperti tutto il giorno in segreteria telefonica ed il 90% degli interventi erano insulti a sfondo calcistico/campanilistico.
Dice già abbastanza la domanda stessa. Sì, vero, è frustrante, ma è anche un effetto collaterale statisticamente prevedibile: per la maggiore, il movimento ultras appartiene alla verde età dell’impulsività, dell’azione più che della riflessione.
Abbiamo posto in essere tutte le misure in nostro potere, dal blocco agli under 18 ad una costante moderazione, ma salta e salterà sempre fuori il ragazzino esaltato che straparla come se avesse 20 anni di curva sulle spalle. Se continuiamo a crederci e ancora non chiudiamo la pagina, è perché tra le righe, rimestando in mezzo a ovvietà e frasi fatte, troviamo ancora materiale “pesante”: su due piedi possiamo citare una testimonianza sulla morte di Giancarlo di Cagliari che era veramente notevole e che rimbalzò parecchio per la rete. Quando non ne varrà più la pena, quando il male della banalità avrà soverchiato completamente l’intelligenza, tireremo giù le serrande.
- Cosa ne pensi del futuro del mondo ultras? Non ti nego che sono pessimista.
Partendo dal presupposto che il pessimismo ci accomuna, a parte ciò, in quest’anno in giro per gli stadi e a veder tifoserie, mi sono fatto l’idea (che forse è un’illusione, forse una speranza) che l’ultras non morirà. È di materia resistente: potrà mutare forma per sopravvivere, diventare completamente diverso da come lo eravamo noi da ragazzini, dietro il nostro striscione, sciarpa al collo e torcia alla mano. Non ci rispecchieremo per niente in loro e magari li troveremo persino detestabili in certi atteggiamenti così distanti dai nostri, eppure saranno sempre lì: (permetti la licenza) il cordiale dito nel culo del Sistema, proprio come lo eravamo noi.
Repressione, tessere e quant’altro possono servire per nascondere la polvere sotto il tappeto ma, dopo un po’ di tempo di latenza, il morbo prima o poi riesplode in tutta la sua virulenza. Lo dimostrano chiaramente, giusto per citare gli ultimi, gli scontri di Darlington-Newcastle, alla faccia dei soloni del “modello inglese” come Capello e chi gli dà credito.
- Conclusione a te: microfono aperto! Dì pure quello che vuoi.
Il microfono aperto mette un certo imbarazzo, porta involontariamente a deragliare verso una chiusura ad effetto, e da vittima dello slogan facile, non vorrei correre il rischio di diventare carnefice.
Posso sicuramente concludere ringraziandovi per lo spazio, le argute riflessioni poste e la piacevolissima chiacchierata. Posso ringraziare voi e la gente come voi che pur se passano gli anni, pur se cambiano i contesti, resta vera ed onesta. La gente che mi ha dato (e ci ha dato) la spinta e il piacere di scrivere di ultras, la gente che spero di ritrovare davanti all’obiettivo della mia macchina fotografica per trovare la voglia di andare avanti in quello che faccio.

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Caro ritiro, quanto mi costi: ecco chi paga per i club
Caro ritiro, quanto mi costi. A sospirare non sono, come si potrebbe pensare, le società sportive, bensì i Comuni, le Aziende di Promozione Turistica, gli sponsor. Dal cosiddetto "top club" scendendo fino alle squadre di B e LegaPro, infatti, quasi nessuno sborsa di tasca propria i soldi dell´albergo o del pullman, che sempre più spesso sono offerti alle squadre assieme a cesti di prodotti tipici o centinaia di migliaia di euro. Ma come si organizza un ritiro? Da aprile/maggio le società compiono svariati sopralluoghi per assicurarsi strutture alberghiere e impianti sportivi in linea con le esigenze dello staff e dei giocatori, senza dimenticare l´importanza che hanno logistica e trasporti.
Top club in Trentino - Salvo rari casi come quello dei campioni d´Italia del Milan, che da anni si ritrova a Milanello pur non disdegnando qualche remunerativa trasferta negli States o a Dubai, le grandi squadre scelgono il Trentino come sede del proprio "ritiro estivo". A organizzare questi periodi di preparazione è la società Trentino Marketing, che riceve le richieste provenienti anche da club stranieri e si premura di contattare le singole Apt e i Comuni che potrebbero essere interessati. Il luogo più frequentato negli anni è stato ed è tutt´ora sicuramente Pinzolo. In principio fu il Brescia esattamente 35 anni fa, seguito poi, tra le altre, da squadre come Milan, Fiorentina, Torino, Roma e Juventus, dal 2006 al 2010. Quest´anno è stata la volta dell´Inter di Gasperini. Nei 13 giorni di ritiro, costati a Comune e sponsor vari mezzo milione di euro, spesi in ospitalità, gestione dei campi, allestimenti in sala stampa e nelle vie del paese, la società nerazzurra ha permesso il rientro (e non solo) dei soldi investiti grazie a numeri esorbitanti: 100 mila presenze durante il ritiro, 60 mila posti letto esauriti, quasi 9 mila panini venduti nei bar, quintuplicati gli incassi degli esercenti di Pinzolo rispetto a un anno fa. Dal canto suo la società di Moratti ha di che gioire degli incassi derivanti dalle vendite all´Inter Store allestito nel periodo del ritiro: 50 mila visite che hanno fruttato circa 14 mila scontrini battuti.
Dopo 5 anni a Pinzolo, la Juventus ha invece optato per Bardonecchia, a un tiro di schioppo da casa. Identità territoriale, certo, molto caldeggiata dalla Regione Piemonte, ma anche i 2 milioni versati nelle casse bianconere dalla Regione stessa e dai due Comuni toccati da Conte e i suoi (Bardonecchia e Chiusa di Pesio) hanno avuto un peso nella scelta del luogo. Di contro, restare a Pinzolo avrebbe fruttato un conguaglio di 1,2 milioni di euro, presumibilmente finiti nelle casse interiste.
Serie B, LegaPro e prodotti tipici - Folgaria è stata invece per la seconda metà di luglio la sede del ritiro del Padova, Serie Bwin, che succede al Napoli di De Laurentiis, trasferitosi a Dimaro dopo aver regalato a Folgaria il record di visitatori nel luglio 2010. Un club della serie cadetta, ci informano, garantisce un ritorno d´immagine, più che di costi, anche a detta degli esercenti locali. L´ospitalità è, anche, un cesto di prodotti tipici offerto a giocatori e staff. Un modo per far conoscere i canederli anche in Veneto...
Non per tutti essere scelti come sede di un ritiro si rivela, col tempo, una fortuna. E´ il caso di Santa Cristina in Val Gardena: "La serie A ha costi spropositati" ci spiegano all´Apt, che ha ospitato negli anni Lazio e Cagliari. "Per un top club il Comune contribuiva con alloggi, servizi come il trasferimento verso gli aeroporti per le amichevoli, lavanderia, strutture sportive. Si parla di una spesa media di 150 euro a testa, per uno staff che arriva anche a 35 persone che mediamente si fermano due o, più spesso, 3 settimane: si arriva presto a una spesa di oltre 100 mila euro. Albergatori e ristoratori non notano grandi cambiamenti da un anno con l´altro, che vengano ospitate squadre di Serie A o meno. Quest´anno eravamo stati in un primo momento contattati dal Napoli, ma avevano richieste esagerate per quanto riguarda le strutture alberghiere e non se n´è fatto nulla. Dallo scorso anno ospitiamo lo Spezia e ne siamo felici, è un club di LegaPro con grandi ambizioni".
Insomma, le spese derivanti dall´organizzazione e dalla gestione di un ritiro estivo sono alte e in molti casi il circolo vizioso finisce col ricadere sui tifosi, specialmente quelli dei grandi club internazionali, costretti a spendere decine di euro per assistere alle amichevoli giocate contro rappresentative locali senza nemmeno sfoggiare le divise da gioco ufficiali. Già acquistabili nei negozi, anche online, a non meno di 70 euro.

Fonte: sport.sky.it
 
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view post Posted on 3/8/2011, 07:03
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CALCIO - Prima giornata a rischio sciopero
"Sì, l'avvio del campionato è a rischio". Lo ha confermato, intervenendo in diretta a SkySport24, il presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi. Mancano poco più di tre settimane dal via del campionato, la firma definitiva sul nuovo contratto collettivo non arriva, eTommasi ribadisce - ma stavolta in maniera più esplicita - la linea dell'Assocalciatori: "Ho girato quasi tutti i ritiri della massima serie - dice il neopresidente succeduto a Sergio Campana - c'è unità di intenti. A nessuno piace non giocare, ma senza la firma la serie A rischia seriamente di non partire".
MESSAGGIO ALLA LEGA - E' un messaggio alla Lega retta da Maurizio Beretta in regime di proroga, in attesa che i club trovino un accordo sul nome del suo successore. "Il campionato rischia di non cominciare? Ma non scherziamo", aveva detto nei giorni scorsi il massimo dirigente di via Rosellini, quando in occasione del calendario della massima divisione Tommasi aveva già lanciato un avviso: "Si parte quando si firma". "L'accordo collettivo - aveva spiegato Beretta - è definito per la grandissima parte, diciamo il 90 per cento. Ora stiamo mettendo a punto poche cose tecniche, ma ci sono tutte le condizioni per un ottimo accordo prima dell'inizio del campionato".
I PRIMI SEGNALI - La vicenda era cominciata un anno fa, quando Campana nell'estate 2010 lanciò l'allarme: l'accordo collettivo è scaduto, siamo pronti a forme di protesta dure se la federcalcio non convoca un tavolo. Due volte proclamato, poi rimandato e infine revocato, lo sciopero ha aleggiato su tutta la serie A per lo scorso campionato, spaccando anche il fronte dei calciatori fino alla nascita di un'altra associazione di categoria, guidata da Gigi Buffon. Lo sciopero sarebbe una scelta di lavoratori privilegiati che la gente non capisce, l'accusa di molti presidenti; no, è una battaglia per i diritti di tutti i calciatori, anche quelli meno famosi, la risposta dell'Aic. Che nel frattempo ha firmato il nuovo accordo articolato in sette punti, per mano dello storico n.1
dell'associazione ma ora aspetta che lo stesso facciano i rappresentanti dei club.
IL PROBLEMA E' QUELLO DEI FUORI-ROSA - A dividere le parti è ancora l'art. 7, quello sui cosiddetti fuori rosa. Da parte della Federcalcio c'è l'impegno, una volta firmata l'intesa, a scrivere un vademecum che soddisfi le richieste dei club su come svolgere allenamenti differenziati e non apra le porte alle 'discriminazioni' temute dall'Aic. Che proprio in questi giorni, tra l'altro, raduna a Coverciano le cinque squadre con oltre cento calciatori rimasti senza contratto.

repubblica.it
 
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empoliga
view post Posted on 5/8/2011, 14:05




Devo dire che l'uscita del Palermo dalla coppa mi imbarazza, così come la nostra eliminazione al primo turno qualche anno fa. Con una differenza sostanziale, che il palermo giocava con i titolari - e non credo nella balla delle gambe pesanti - e l'empoli deliberatamente schierava le riserve. Giustamente siamo stati eliminati quella volta con lo Zurigo, sinceramente a Cagni questa cosa non la perdono, anche lui tra l'altro ha ammesso di averla gestita male... allenatore da salvezza cagni, grande uomo, ma mister da provincia, come Pioli (che è anche peggio).
 
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view post Posted on 7/8/2011, 18:56
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Accordo Collettivo
“In occasione dell'inizio della stagione agonistica con la partita della Supercoppa giocata ieri tra Milan ed Inter, i calciatori di Serie A, come anticipato nei giorni scorsi dal presidente Aic Tommasi, vogliono portare a conoscenza dell'opinione pubblica la sconcertante situazione attualmente in atto per il rinnovo del contratto collettivo.
Gli accordi conclusi tra la delegazione dell'Assocalciatori e la delegazione della Lega serie A e certificati dalla FIGC nel mese di Dicembre 2010, sono stati disattesi dall'Assemblea delle Società con una scelta sorprendente ed inaccettabile; in conseguenza di ciò, permane oggi un inammissibile periodo di deregolamentazione che lede le nostre tutele non di carattere economico e che potrebbe, ai sensi della legge 91/81, mettere in dubbio la validità dei nostri contratti.
Per quanto possa sembrare assurdo, l'Italia è oggi l'unico Paese calcisticamente evoluto nel quale non esistono precise norme contrattuali in vigore per tutti i tesserati. Riteniamo, quindi, che senza la firma dell'Accordo Collettivo non sia possibile iniziare un nuovo campionato e, per questo motivo, siamo certi che la Lega serie A terrà fede agli impegni assunti sottoscrivendo il Contratto già siglato dall'Assocalciatori in data 30 maggio 2011”.
In rappresentanza dei giocatori di tutte le squadre di serie A, hanno firmato il comunicato i seguenti calciatori: Giampaolo Bellini (ATALANTA); Marco Di Vaio e Jean Gillet (BOLOGNA); Michael Agazzi e Daniele Conti (CAGLIARI); Marco Biagianti e Ciro Capuano (CATANIA); Giuseppe Colucci e Maurizio Lauro (CESENA); Sergio Pellissier (CHIEVO); Alessandro Gamberini e Manuel Pasqual (FIORENTINA); Alessio Scarpi ed Emiliano Moretti (GENOA); Javier Zanetti e Paolo Orlandoni (INTER); Alessandro Del Piero e Giorgio Chiellini (JUVENTUS); Guglielmo Stendardo e Tommaso Rocchi (LAZIO); David Di Michele e Guillermo Giacomazzi (LECCE); Rino Gattuso, Massimo Ambrosini e Marco Amelia (MILAN); Paolo Cannavaro e Morgan De Sanctis (NAPOLI); Raffaele Rubino e Alberto Fontana (NOVARA); Fabrizio Miccoli (PALERMO); Stefano Morrone e Daniele Galloppa (PARMA); Francesco Totti e Simone Perrotta (ROMA); Simone Vergassola e Luca Rossettini (SIENA); Antonio Di Natale e Giampiero Pinzi (UDINESE).

assocalciatori.it
 
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anzianoclay
view post Posted on 9/8/2011, 11:38




CITAZIONE (empoliga @ 5/8/2011, 15:05) 
Devo dire che l'uscita del Palermo dalla coppa mi imbarazza, così come la nostra eliminazione al primo turno qualche anno fa. Con una differenza sostanziale, che il palermo giocava con i titolari - e non credo nella balla delle gambe pesanti - e l'empoli deliberatamente schierava le riserve. Giustamente siamo stati eliminati quella volta con lo Zurigo, sinceramente a Cagni questa cosa non la perdono, anche lui tra l'altro ha ammesso di averla gestita male... allenatore da salvezza cagni, grande uomo, ma mister da provincia, come Pioli (che è anche peggio).

Il Palermo subito fuori dall'Europa League gli permetterà di concentrarsi solo sul campionato e poter puntare decisamente....all'Europa League! :scompiscio:
 
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First Impact
view post Posted on 13/8/2011, 22:46




L' obbiettivo del Palermo è simile a quello dell' Udinese ovvero valorizzare al massimo i giovani e puntare a un bucio de culo che ti porti in CL.

Comunque il Milan ha asfaltato le merde Interiste. :godo:
 
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view post Posted on 14/8/2011, 11:50
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Esame di spagnolo: Juve rimandata
Un pallido 0-0 contro il Betis: squadra troppo lenta. Conte ha ragione: servono rinforzi

JUVENTUS BETIS 0-0
JUVENTUS (4-2-4) Buffon 6,5 (dal 1’ s.t. Storari 7); Lichtsteiner 5,5, Bonucci 6, Barzagli 6,5, De Ceglie 5,5; Marchisio 5,5, Pirlo 6 (dal 33’ s.t. Pazienza s.v.); Krasic 5 (dal 40’ s.t. Sorensen s.v.), Matri 5 (dal 21’ s.t. Iaquinta 6), Vucinic 5 (dal 21’ s.t. Del Piero 6), Pasquato 6,5 (dal 40’ s.t. Ruggiero s.v.). All. Conte 6.
BETIS (4-4-1-1) Casto 7; Chica 5,5 (dal 33’ s.t. Alex s.v.), Mario 6 (dal 12’ s.t. Amaya),Dorado 6,5 (dal 43’ s.t. Calahorro s.v.), Nacho 6 (dal 33’ s.t. Juanma s.v.); Salva Sevilla 5,5 (dal 21’ s.t. Matilla 6), Iriney 6 (dal 33’ s.t. Canas s.v.), Benat 6,5 (dal 21’ s.t. Sergio 6), Montero 7 (dal 33’ s.t. Isidoro s.v. ); R.Castro 6; Molina 5. All. Mel Perez 6.
ARBITRO Celi di Bari 6.
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO
7’ Pirlo lancia Pasquato, dribbling secco e cross su cui Matri è in ritardo
15’ annullato per fuorigioco un gol di Molina
29’ apertura di Matri per Pasquato, dribbling secco e gran tiro, splendida parata di Casto
44’ Montero salta Lichtsteiner e calcia, Buffon è battuto, salva Barzagli
SECONDO TEMPO
13’ Storari in uscita devia il tiro di Molina solo davanti a lui
21’ Del Piero scambia con Krasic, stoppa e inmezza rovesciata costringe il portiere a deviare in angolo
26’ Pasquato scambia con Del Piero, dribbla e tira: deviazione in angolo

Per una squadra in costruzione le amichevoli estive sono molto più importanti di quanto si pensi perché danno l’esatta percezione di cosamanca sia a livello di organico che dal punto di vista tattico. Contro il Betis Siviglia la Juve ha confermato che il grido d’allarme lanciato da AntonioConte alla vigilia poggiava su solide basi. E’ stato fatto un grande lavoro nel primo mese di preparazione, ma il cammino per trasformare la Juve in una squadra competitiva è ancoralungo: servono rinforzi immediati e va anche metabolizzato il calcio offensivo del tecnico. Conte viene osannat dai tifosi,ma per quanto possa essere importante il suo lavoro dalla panchina non può fare gol e nemmeno i miracoli.La bacchetta magica non ce l’ha e se la Juve negli ultimi due campionati è arrivata settimasignifica che ci sono grandi problemi da risolvere. Le lacune A rovinare la serata agli entusiasti tifosi non è statoil risultato (per la quarta volta la Juve non ha preso gol), ma la sensazione di precarietà emersa in certi momenti. Nel primo tempo sono arrivatechiare indicazioni sullo stato di forma dei bianconeri, opposti a un avversario più rodato perché tra una settimana il Betis esordirà in campionato. Alcuni errori fanno parte del processodi crescita, altri sono legati alla condizione ancora scadente di giocatori che stannosoffrendo la durissima preparazione. In difesa la tendenza a non buttare mai via il pallone è lodevole,maci sono delle situazioni in cui il rischio dconcedere una grande occasione agli avversari è eccessivo. A volte la palla in tribuna non è uno spreco ma una buona idea. A centrocampo il Betisha messo a nudo i limiti del 4-2-4 se non viene interpretato con i ritmi e gli equilibri giusti.Agli spagnoli (dotati di un buon palleggio ma il Barcellona è un’altra cosa) è bastato fare un po’ di densità intorno a Marchisio e Pirlo per spezzarei rifornimenti alle punte e per dare fastidio a Buffon o Storari. Il Betis passava dal 4-4-1-1 al 4-2-3-1 sfruttando soprattutto gli spunti dell’ottimo Montero a sinistra e il movimento senza palla di Castro. E la Juve soffriva per la circolazione di palla lenta e prevedibile,per la scarsa vena delle punte e per la lunghezza della squadra. E infatti a un certo punto gli esterni offensivi si sono abbassati un po’, cosa che nel calcio ideale di Conte non dovrebbe accadere. Non pronta Anche a Salerno,poi, è emerso il caso Krasic: l’unico esterno di ruolo a disposizione di Conte è costantemente tra i peggiori. E se viene amancare anche lo sbocco sulla fascia il gioco diventa prevedibile e macchinoso: tutto il contrario di quanto predica il tecnico. I problemi emersi ieri sera non devono far vedere tuttonero, perché a metà agosto la condizione atletica fa la differenza e poi la squadra sta mandando a memoria tutte le lezioni di Conte. Ci vuole tempo e la partecipazione dei giocatori al progetto è stata totale e convinta anche ieri. Però a due settimane dall’inizio della serie A la Juve non sembra ancora pronta per un campionato di vertice.

Promossi
Pasquato è da Juve. Barzagli a suo agio Storari sicuro
PASQUATO
Nel primo tempo tutte le iniziative più pericolose sono sue: dribbling e assist per Matri, dribbling e tiro con gran parata del portiere. Prova anche a tirare una punizione dal limite, ma Pirlo gli toglie il pallone. E’ comprensibile che Conte stia cercando un esterno titolareper la fascia sinistra, ma nella rosa della Juve Pasquato può starci senza alcun problema.

BARZAGLI
Salva poco prima della linea un tiro di Montero nel primo tempo, ma non è soloquest’intervento a piazzarlo sul podio di giornata. E’ sempre a suo agio, anche quando deve inventarsi qualcosa per evitare che la barca prenda acqua. Il senso della posizione non gli è mai mancato, usa il fisico e l’esperienza per guidare il reparto e chiudere ogni falla.
STORARI
Bravissimo a salvare il pareggio in uscita su Molina che era arrivato indisturbato davanti a lui. E’ sempre una garanzia esattamente come Buffon, che nel primo tempo aveva mostrato la solita sicurezza. Per quanto riguarda i portieri, la Juve di sicuro è a posto. E Storari sembra aver metabolizzato il suo ruolo di dodicesimo accettando di restare in bianconero come riserva di Buffon.

Da rivedere
Krasic impreciso Matri e Vucinic fanno molta fatica
KRASIC
Non ci siamo. Dal punto di vista tattico continua a mostrare le solite lacune: dovrebbe attaccare lo spazioe invece aspetta la palla sui piedi. E quando si trova nella propria metà campo è dannoso. L’imprecisione al cross, poi, sta diventandocronica: dovrebbe essere un punto fermo per questa Juve che vuol giocare sulle fasce, ma continua a generare seri dubbi sulle sue reali potenzialità.
MATRI
Probabilmente è solo un problema di condizioneatletica: Alessandro è uno dei giocatori che più sta pagando gli eccezionali carichi di lavoro imposti da Conte e dal suo staff. Però ieri, a parteuna splendida apertura per Pasquato, non ha fatto nulla. Costantemente anticipato sulle palle alte o lunghe, non è nemmeno riuscito a fraseggiare con Vucinic nello stretto.
VUCINIC
Anche lui fatica a entrare in partita e a capirsi con i compagni. Un paio di colpi di classe strappano applausi ai tifosi, ma la concretezza è un’altra cosa. Ovviamente non è solo colpa sua: gli arrivano pochissimi palloni giocabili, però il campione è anche quello che la situazione pericolosa la inventa dal nulla. Mirko sa farlo, ma non è successo ieri sera.

la gazzetta dello sport

interessante, pasquato tra i più positivi nella juve di conte...
 
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anzianoclay
view post Posted on 14/8/2011, 17:00




E' davvero messa bene la Juve si, se il migliore e' Pasquato :scompiscio:
 
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view post Posted on 15/8/2011, 12:52
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attenzione...cosa NON leggo, un errore di stampa, un errore di guidolin, oppure un altro motivo?
 
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empoliga
view post Posted on 15/8/2011, 15:07




Non capisco come mai fabbrini è dato in tribuna..
 
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anzianoclay
view post Posted on 15/8/2011, 17:12




Sarebbe un peccato: Hanno solo Di Natale davanti e Floro Flores in panchina. Secondo me Guidolin o fà pretattica o si suicida se rinuncia completamente al Fabbro: Queste sono le sue partite. Quando ci sono i riflettori puntati addosso si esalta e dà il meglio. Noi a Empoli lo sappiamo, no? Staremo a vedere.
 
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memix
view post Posted on 16/8/2011, 12:48




Zeman dai, fai piu attenzione....si tratta di un grave errore di disinformazione della gazza...eh si questa volta ha toppato, Floro Flores è infortunato , è addirittura l'unico giocatore che è rimasto ad Udine senza nemmeno seguire a Londa la squadra...e leggendo i commenti sul forum udinese, in molti dicono che Fabbrini giocherà , vedremo..e dicono pure che Guidolin potrebbe schierarlo titolare, io credo di no peró

P.s e comunque , vi ricordate quando Fabbrini fu convocato per la prima volta in nazionale ? La gazzetta manco lo metteva in panchina , mai nei 18 veniva messo...e invece si è visto..sempre nei 14 in campo , e tempo 3 allenamenti e numero 10 assegnato
 
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view post Posted on 16/8/2011, 13:25
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CITAZIONE (memix @ 16/8/2011, 13:48) 
Zeman dai, fai piu attenzione....si tratta di un grave errore di disinformazione della gazza...eh si questa volta ha toppato, Floro Flores è infortunato , è addirittura l'unico giocatore che è rimasto ad Udine senza nemmeno seguire a Londa la squadra...e leggendo i commenti sul forum udinese, in molti dicono che Fabbrini giocherà , vedremo..e dicono pure che Guidolin potrebbe schierarlo titolare, io credo di no peró

P.s e comunque , vi ricordate quando Fabbrini fu convocato per la prima volta in nazionale ? La gazzetta manco lo metteva in panchina , mai nei 18 veniva messo...e invece si è visto..sempre nei 14 in campo , e tempo 3 allenamenti e numero 10 assegnato

io non devo fare attenzione, anzi infatti se leggi quello scritto sotto le immagini:

CITAZIONE (Zeman! @ 15/8/2011, 13:52) 
attenzione...cosa NON leggo, un errore di stampa, un errore di guidolin, oppure un altro motivo?

quindi...n-esima occasione persa
 
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anzianoclay
view post Posted on 16/8/2011, 17:38




Sul televideo RAI lo danno in panchina.
Se e' in panchina prima o poi entra.
Se entra, prima o poi segna
Se segna.....Memix paga da bere a tutti. :sciarpa: :sciarpa:
 
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174 replies since 20/6/2011, 06:06   1666 views
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