| Arbitri senza segreti, ma soltanto in Spagna La svolta della Federazione nel 2003: tutte le decisioni on line Negli altri Paesi privacy garantita. In Germania libertà di parola «Il gol è stato assegnato a Messi, a dirmelo è stato l’arbitro... ». Fine del primo tempo tra Maiorca e Barcellona, la squadra di Guardiola è avanti grazie alla rete realizzata da Sanchez. Almeno è quello che pensano giornalisti e tifosi. Certo, il tocco dell’ex Udinese è stato davvero impercettibile, forse neppure c’è stato. Il dubbio è degli stessi compagni della Pulce. E allora ci pensa Andoni Zubizarreta, grande portiere del Barça dal 1986 al 1994 e attuale dirigente blaugrana, a dirimere la questione. Come? Chiedendo al direttore di gara Ayza Gámez: «Scusi, lei a chi ha dato il nostro gol?». La risposta la conoscete già, quello che forse non tutti sanno è la particolarità di questo fatto: non una «mattana» del fischietto in questione, ma una prassi che va avanti dal 2003, anno nel quale la Federazione spagnola ha deciso di rendere visibile a tutti il referto dell’arbitro per una questione di «trasparenza». Nonsolo chi è l’autore del gol (una rarità:Uefa e Fifa non assegnano questo compito ai loro uomini,strada seguita da quasi tutte le altre federazione, Italia compresa), masoprattutto chi è statoammonito o espulso con le relative motivazioni. E ancora: sono pubbliche tutte le altre annotazioni che di solito restano un segreto tra arbitro e giudice sportivo. Sfumature Così accade che dopo soli 15 o 20 minuti dalla fine di una partita, chiunque può soddisfare la propria curiosità su ammoniti e marcatori andando a controllare direttamente il sito della Federazione spagnola. A volte i referti diventano fonte di notizia per i giornalisti: qualche settimana fa gli insulti di Pepe (Real Madrid) all’arbitro sono stati riportati parola per parola e in pochi minuti rilanciati da radio, tweet e siti on line. Senza contare un altro vantaggio: sono eliminate le polemiche infinite legate ai tanti fantacalcio attivi nel mondo: cartellini gialli e rossi, gol e autorete sono «punti» importanti che possono fare la differenza. Non avendo una fonte ufficiale (il referto) sono i giornali a dettare la linea,maspesso con versioni diverse. Cosa impossibile, invece, dalle parti di Madrid o Barcellona. Ma quello che più interessa è la questione arbitrale: un referto pubblico nell’idea dei dirigenti spagnoli elimina qualunque «cattivo pensiero» su possibili manomissioni legate alle prove tv o ai giocatori diffidati. Attenzione: è questa l’unica apertura concessa al mondo arbitrale. Per il resto i fischietti restano in rigoroso silenzio, non concedono interviste(tranne i casi autorizzati) e non danno spiegazioni. Le designazioni sono effettuate da una commissione composta da tre ex arbitri: uno in rappresentanza della Liga, uno della Federazione e l’ultimo slegato da entrambe e super partes. Così va in Spagna. Gli altri Paesi sono più o meno allineati all’Italia. In Italia Da noi il referto è compilato dall’arbitro negli spogliatoie subito spedito al giudice sportivo e alla Federazione. Resta segreto, mentre alle squadre è consegnata una lista dove sono segnati i numeri di maglia degli ammoniti o degli espulsi (ma senza motivazioni). Non è un compito del direttore di gara, invece, indicare i marcatori: sono solo segnati i gol complessivi del club. Gli arbitri, poi, non possono parlare. Interviste possibili solo se autorizzate dal presidente della associazione. Da anni si discute su questopunto: perché non permettere ai fischietti di dare spiegazioni sulla concessione o non di un rigore? Una promessa in questo senso era stata fatta da Marcello Nicchi (attuale numero uno dell’Aia), che però ha innestato la retromarcia («i tempi non sono maturi») dopo le ultime polemiche legate al gol non visto di Muntari in Milan-Juve. Germania libera Gli arbitri tedeschi hanno invece questa opportunità: nessun divieto di parola, madiscrezione totale. In pratica possono fare come i giocatori e decidere di presentarsi ai giornalisti (di solito la Ard o Zdf, Rai 1 e Rai 2 di Germania) per rispondere alle domande. C’è da aggiungere che raramente il clima è avvelenato come in Italia, anche in presenza di gravi sviste. Sul referto i tedeschi sono per la privacy: nessuna pubblicazione e tutto resta coperto da segreto. La stessa cosa accade in Inghilterra (è scritto subito dopo la gara e inviato alla Federazione) e in Francia. Insomma,Messi può considerarsi fortunato: fuori dalla Spagna quel gol sarebbe finito sulle spalle di Sanchez. la gazzetta dello sport
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