| L’ esperienza al servizio dei giovani
A breve avrò il patentino Uefa di Prima categoria Carmine Gautieri Allenatore Allievi nazionali
Carmine Gautieri torna ad Empoli dopo vent’anni trascorsi sui campi di serie A e non solo per diventare allenatore della squadra Allievi nazionali giunta seconda nel campionato scorso
UN LEGAME ininterrotto. Carmine Gautieri, nuovo tecnico degli Allievi Nazionali azzurri, ha giocato nell’Empoli vent’anni fa, ma non hai mai perso i contatti con la società che lo lanciò.
“In tutto questo periodo ho parlato spesso con il presidente Corsi – dice l’ex attaccante – e, nell’ultima stagione, ho anche seguito alcune partite per segnalare all’Empoli talenti di squadre di Lega Pro oppure gare giovanili per individuare ragazzi da collocare nel vivaio. Il mio ritorno è, quindi, una logica conseguenza”.
Può rivelare se ha notato qualche elemento già pronto per la ‘rosa’ di Aglietti?
“Questo non era certo il mio compito. Ho soltanto visionato alcuni giocatori promettenti, relazionando sulle loro caratteristiche. Ma i dirigenti non hanno bisogno dei miei consigli; basta vedere quanti grandi giocatori sono usciti dal settore giovanile azzurro”.
Lei è uno di questi…
“Mi fa piacere essere in quest’elenco, ma il merito è stato soprattutto dell’ambiente ideale sia per un calciatore che per un allenatore. Empoli è una piazza tranquilla dove puoi esprimerti al massimo, visto che al mio primo campionato di serie C1, dopo due anni trascorsi nella Primavera, realizzai 10 reti. Poi sono contento di quanto ho fatto nel prosieguo della carriera che si è conclusa da poco”.
Ha smesso al termine della stagione 2007/2008, disputata con il Sorrento in C1. Ma per molti anni ha giocato in serie A con Bari, Perugia, Roma, Piacenza e Atalanta: c’è un campionato che ricorda più degli altri?
“No, perché il mio bilancio è positivo nel complesso. E’ chiaro che qualche anno ho avuto un rendimento più alto, anche per il numero di gol segnati. Ma farei un torto alle altre società, se citassi una stagione che mi è rimasta impresso in maniera particolare”.
Subito dopo il ritiro ha iniziato ad allenare…
“Sì, visto che nell’estate 2008 ho cominciato al Potenza, nell’ex C1. Ma la stagione più formativa l’ho vissuta con l’Olbia quando siamo riusciti a salvarci nell’ex C2 nonostante i gravi problemi societari che poi determinarono il fallimento del club. Il successivo anno di inattività mi ha comunque permesso di frequentare a Coverciano le lezioni del Master Uefa Pro. Il 4 o 5 luglio, infatti, sosterrò l’esame di laurea per diventare tecnico professionista di Prima categoria, con una tesi sulla mia esperienza di allenatore…”.
Carlo Salvadori
la nazione
E Di Stefano si presenta al meglio: «Contento di tornare nel settore giovanile dopo la lunga esperienza in Lega Pro»
OLIVIERO Di Stefano, neo tecnico degli Allievi ‘B’ azzurri per la prossima stagione, è stato da giocatore uno dei punti di forza della Lucchese di fine anni ’80 con Orrico allenatore e Vitale dirigente, che adesso ha espresso parere favorevole sul suo arrivo a Empoli. Ma il nuovo mister della squadra, che sarà composta per la maggior parte da ragazzi nati nel ’96, ha già accumulato tante esperienze in panchina dopo aver chiuso la carriera di calciatore al termine dell’annata 1998/’99 col Prato in C2. I primi passi da allenatore li ha mossi proprio nella Lucchese.
«Sono rimasto due anni nel settore giovanile rossonero — spiega l’ex ala destra — prima di guidare il Cappiano in serie D, conquistando subito la serie C2. Poi ho allenato altre formazioni di questa categoria, quali Sansovino, Carrarese e Prato, ma ora sono molto contento di tornare a lavorare coi giovani in una società seria come l’Empoli, che non a caso è una delle più forti d’Italia».
In maglia azzurra ha centrato la promozione in serie A nel ’97 con Spalletti allenatore...
«Pur avendo giocato poco, quella fu anche per me una stagione esaltante. In tutto l’ambiente c’era un grande entusiasmo. Lo stesso che, da agosto, metterò per far crescere i ragazzi a mia disposizione sotto ogni profilo...».
c.s.
la nazione
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