| L’Empoli ritrova Dionisi, che sfida con Nicola Dal credo tattico al percorso: tante differenze Le filosofie dei due tecnici? Sono agli antipodi. E ora l’allenatore azzurro vuole riscattare il pesante 5-0 rimediato ai tempi di Salerno Sassuolo-Empoli di sabato alle 15 al Mapei Stadium sarà anche Alessio Dionisi (ex di turno) contro Davide Nicola. Classe ’80 il primo, nato nel 1973 il secondo, si troveranno di fronte per la terza volta nella loro carriera di allenatori. Nei due precedenti, giocati entrambi quando l’attuale tecnico azzurro sedeva sulla panchina della Salernitana, si sono registrate una vittoria di Dionisi (5-0 casalingo del suo Sassuolo nella stagione 2022-’23) e un pareggio (2-2 a Salerno nel precedente campionato). Tra le curiosità dei due confronti da notare come nel match perso Nicola abbia schierato la sua squadra con il 3-5-2, mentre in quello pareggiato si sia messo a specchio con l’avversario (4-2-3-1). Difesa a quattro che per altro in quella stagione aveva già più volte utilizzato.Entrambi difensori hanno vissuto una carriera da calciatori completamente diversa visto che Dionisi dopo aver svolto il settore giovanile alla Fiorentina ha militato esclusivamente tra Serie D e C (miglior periodo al Tritium quando da capitano ha guidato i milanesi ad una storica doppia promozione dai dilettanti alla Lega Pro Prima Divisione), mentre Nicola, cresciuto nel Genoa, conta oltre 400 presenze nel campionato cadetto e una stagione nella massima categoria con il Siena. Le soddisfazioni migliori, quindi, l’attuale allenatore del Sassuolo se le è tolte dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Dal debutto nel 2014 alla guida proprio del Tritium in Serie D, dove si è seduto anche sulle panchine di Borgosesia e Fiorenzuola, Dionisi ha successivamente bruciato le tappe passando in 3 stagioni dalla C alla Serie A con il Sassuolo, dopo aver vinto anche un campionato di B proprio a Empoli. Un’esperienza, quella in neroverde, che è giunta al terzo anno con piazzamenti in calo: 11esimo posto nel 2021-’22, 13esimo lo scorso anno. Nel complesso da tecnico ha conquistato finora 492 punti in 342 partite, alla media di 1,43 punti a incontro, leggermente superiore a quella di Nicola, che invece nei suoi 337 match ha colto 424 punti (1,25 di media).Oltre alle prime esperienze a Lumezzane in C, dove aveva chiuso la carriera da calciatore, l’attuale tecnico dell’Empoli ha però potuto disputare poche stagioni intere, ma questo non è mai stato un problema. Grazie alle sue grandi doti morali ed una spiccata cultura del lavoro, oltre naturalmente alle proprie qualità tattiche e gestionali, ha sempre portato alla salvezza in A le squadre in difficoltà che gli sono state affidate, dall’Udinese alla Salernitana passando per Genoa e Torino oltre a riportare nell’Olimpo del calcio italiano il Livorno dopo 3 stagioni di purgatorio. Tatticamente diversi, più votato alla fase offensiva Dionisi e molto più solido Nicola, sabato il successo di Sassuolo o Empoli passerà probabilmente pure dalle loro intuizioni la nazione
Il personaggio Pezzella, risorsa in più Dopo il calvario ora è un’alternativa per la fascia Una nuova grande risorsa che dovrà, partita dopo partita, ritrovare la condizione e il minutaggio. Pezzella ha fatto il suo rientro con la Fiorentina ed è stato come un nuovo debutto, dopo tanti mesi di stop. Pochi minuti che tuttavia sono destinati a crescere velocemente nelle prossime gare quando il suo impegno aumenterà gradualmente fino a entrare in ballottaggio con Cacace, per un posto da titolare. Con Zanetti e Andreazzoli, fino al giorno dell’infortunio, giocava a sinistra nella difesa a 4, ora invece con Davide Nicola sarà impiegato a tutta fascia. Più difficile invece vederlo come braccetto. In questa stagione Pezzella ha dovuto saltare ben 18 partite di Serie A dall’infortunio del 27 settembre contro la Salernitana, quando era stato costretto a uscire dopo appena 11 minuti e a fermarsi per mesi. È tornato fra i convocati con la Juventus il 27 gennaio, poi è stato in panchina pure con Genoa e Salernitana. Contro la Fiorentina invece ha rimesso piede in campo, anche se per soli 3 minuti. Poco tempo che però significa moltissimo.I.M. la nazione
Dal campo Grassi verso il forfait Pronto Marin dall’inizio. Sulla corsia ecco Bereszynski Filtra pessimismo per Grassi che molto difficilmente potrà essere titolare nella trasferta con il Sassuolo. La speranza ad ora è quella di averlo fra i convocati oppure potrebbe rimanere in città a lavorare in vista dell’impegno successivo. Il problema all’addome, che lo ha costretto a uscire dal campo contro la Fiorentina, non è infatti ancora del tutto alle spalle. Al suo posto al «Mapei» nel collaudato 3-4-2-1, Davide Nicola darà spazio a Marin, proprio come già accaduto a gara in corso domenica con i viola. Meno chance per Fazzini. Lo squalificato Gyasi dovrebbe essere sostituito da Bereszynski. In attacco spazio da primo minuto probabilmente di nuovo a Cerri, con Niang pronto a entrare nella ripresa. Del resto da subentrante è stato decisivo per ben due volte su altrettanti tiri dal dischetto e per adesso può andare più che bene così. Alle spalle dell’unica punta ci saranno gli intoccabili Zurkowski e Cambiaghi. Saranno invece ancora assenti, perché indisponibili, sia Caputo che Ebuehi. I.M. la nazione
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