Il Forum dei Tifosi dell'Empoli F.C.

26ª giornata SASSUOLO - EMPOLI, 24/02/2024 Ore: 15:00

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view post Posted on 22/2/2024, 07:53
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Empoli. Serve una spallata al passato. Battere il Sassuolo ora vale doppio
L’ex Dionisi sta vivendo un periodo complicato: l’obiettivo è approfittarne

21 febbraio 2024 di Luca D’Alessandro
EMPOLI. Se è vero che ogni partita può portare punti cruciali per raggiungere l’obiettivo salvezza, è altrettanto giusto riconoscere che alcune storie sono più particolari di altre. Se ne sono già viste tante da quando Davide Nicola siede sulla panchina dell’Empoli: l’atteso esordio nel punto forse più basso della stagione contro il Monza; il ritorno a Salerno, patria di una delle sue imprese più importanti; il derby con la Fiorentina, che è sempre una vicenda a sé. Ora tocca a un’altra partita dal sapore particolare, verrebbe da dire più per i tifosi che per il tecnico azzurro, quella contro il Sassuolo che è diventata a tutti gli effetti un altro scontro salvezza.
È chiaro che i significati impliciti di questa vicenda riguardano chi guida i neroverdi, Alessio Dionisi. Non è difficile ricordare la sua storia. È un ex giocatore come Nicola ma, mentre il tecnico di Luserna San Giovanni può annoverare 401 presenze in Serie B, la carriera in campo dell’amiatino non è stata proprio eccezionale, divisa tra la Serie D e la C2. Molto meglio in panchina: fulminante la scalata iniziata subito dopo il ritiro, che in quattro anni lo ha portato dalla Serie D alla cadetteria; l’arrivo a Empoli la stagione successiva e l’immediata, clamorosa vittoria del campionato. In estate, quando tutto sembrava pronto per vederlo guidare la sua creatura al cospetto delle squadre più importanti del Paese, l’improvviso abbandono per andare a Sassuolo. Una scelta mai compresa fino in fondo, mai del tutto chiara, rimasta indigesta a tanti. Forse anche a lui stesso, almeno rileggendo le sue dichiarazioni sul tema rilasciate durante gli incroci degli scorsi due anni e mezzo: recalcitranti nella sconfitta, baldanzose nella vittoria.

Di ipotetiche rivincite il tecnico amiatino se ne è già prese abbastanza. Ha infatti uno score di tre vittorie e due sconfitte contro l’Empoli da quando guida il Sassuolo, società che comunque ha sempre avuto budget e obiettivi superiori agli azzurri. Come non ricordare l’1-5 di due anni fa viziato dall’espulsione insensata di Viti – oggi alla corte di Dionisi – o il 3-4 del novembre scorso maturato all’ultimo secondo. Ma mai come nella gara che andrà in scena sabato le parabole delle due squadre sono state così vicine. La classifica dice Empoli 22 al sedicesimo posto e Sassuolo 20 al diciassettesimo, a pari punti con il Verona terzultimo. Nicola ha conquistato 9 punti nelle 5 gare da lui allenate, nello stesso periodo i neroverdi ne hanno guadagnato uno solo. Un periodaccio che potrebbe portare addirittura, e abbastanza clamorosamente, alla fine dell’esperienza di Dionisi a Sassuolo, visto che più di una voce parla di un esonero se arrivasse la sconfitta anche nello scontro diretto. C’è da riconoscere una certa circolarità in questa storia, una sorta di chiusura del cerchio, se venisse sportivamente giustiziato dalla stessa squadra che ha abbandonato tre anni fa.
Ma guai a mettere il carro davanti ai buoi. Nonostante le difficoltà di questa stagione, e l’assenza di un giocatore fondamentale come Berardi, un Sassuolo all’ultima spiaggia può essere sempre molto pericoloso. La struttura è rimasta quella che Dionisi ha impostato da subito sulla panchina dei neroverdi: modulo che oscilla tra il 4-2-3-1 e il 4-3-3, con il trequartista centrale a calarsi sulla mediana a seconda delle esigenze della gara, grande mole di gioco sviluppato principalmente dal basso per finire poi sulle fasce, ottime individualità nei giocatori più offensivi. Un approccio molto diverso da quello che Nicola professa anche in quel di Empoli, composto da difesa a tre, grande organizzazione difensiva e molta attenzione all’equilibrio tra le due fasi. Sarà un’altra battaglia, insomma, contro un nemico ferito con poco o nulla da perdere e che avrà anche qualche motivazione in più del solito per affossare il colpo.

il tirreno del 22/02/2024
 
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L’Empoli ritrova Dionisi, che sfida con Nicola Dal credo tattico al percorso: tante differenze
Le filosofie dei due tecnici? Sono agli antipodi. E ora l’allenatore azzurro vuole riscattare il pesante 5-0 rimediato ai tempi di Salerno

Sassuolo-Empoli di sabato alle 15 al Mapei Stadium sarà anche Alessio Dionisi (ex di turno) contro Davide Nicola. Classe ’80 il primo, nato nel 1973 il secondo, si troveranno di fronte per la terza volta nella loro carriera di allenatori. Nei due precedenti, giocati entrambi quando l’attuale tecnico azzurro sedeva sulla panchina della Salernitana, si sono registrate una vittoria di Dionisi (5-0 casalingo del suo Sassuolo nella stagione 2022-’23) e un pareggio (2-2 a Salerno nel precedente campionato). Tra le curiosità dei due confronti da notare come nel match perso Nicola abbia schierato la sua squadra con il 3-5-2, mentre in quello pareggiato si sia messo a specchio con l’avversario (4-2-3-1). Difesa a quattro che per altro in quella stagione aveva già più volte utilizzato.Entrambi difensori hanno vissuto una carriera da calciatori completamente diversa visto che Dionisi dopo aver svolto il settore giovanile alla Fiorentina ha militato esclusivamente tra Serie D e C (miglior periodo al Tritium quando da capitano ha guidato i milanesi ad una storica doppia promozione dai dilettanti alla Lega Pro Prima Divisione), mentre Nicola, cresciuto nel Genoa, conta oltre 400 presenze nel campionato cadetto e una stagione nella massima categoria con il Siena. Le soddisfazioni migliori, quindi, l’attuale allenatore del Sassuolo se le è tolte dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Dal debutto nel 2014 alla guida proprio del Tritium in Serie D, dove si è seduto anche sulle panchine di Borgosesia e Fiorenzuola, Dionisi ha successivamente bruciato le tappe passando in 3 stagioni dalla C alla Serie A con il Sassuolo, dopo aver vinto anche un campionato di B proprio a Empoli. Un’esperienza, quella in neroverde, che è giunta al terzo anno con piazzamenti in calo: 11esimo posto nel 2021-’22, 13esimo lo scorso anno. Nel complesso da tecnico ha conquistato finora 492 punti in 342 partite, alla media di 1,43 punti a incontro, leggermente superiore a quella di Nicola, che invece nei suoi 337 match ha colto 424 punti (1,25 di media).Oltre alle prime esperienze a Lumezzane in C, dove aveva chiuso la carriera da calciatore, l’attuale tecnico dell’Empoli ha però potuto disputare poche stagioni intere, ma questo non è mai stato un problema. Grazie alle sue grandi doti morali ed una spiccata cultura del lavoro, oltre naturalmente alle proprie qualità tattiche e gestionali, ha sempre portato alla salvezza in A le squadre in difficoltà che gli sono state affidate, dall’Udinese alla Salernitana passando per Genoa e Torino oltre a riportare nell’Olimpo del calcio italiano il Livorno dopo 3 stagioni di purgatorio. Tatticamente diversi, più votato alla fase offensiva Dionisi e molto più solido Nicola, sabato il successo di Sassuolo o Empoli passerà probabilmente pure dalle loro intuizioni
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Il personaggio
Pezzella, risorsa in più
Dopo il calvario ora è un’alternativa per la fascia

Una nuova grande risorsa che dovrà, partita dopo partita, ritrovare la condizione e il minutaggio. Pezzella ha fatto il suo rientro con la Fiorentina ed è stato come un nuovo debutto, dopo tanti mesi di stop. Pochi minuti che tuttavia sono destinati a crescere velocemente nelle prossime gare quando il suo impegno aumenterà gradualmente fino a entrare in ballottaggio con Cacace, per un posto da titolare. Con Zanetti e Andreazzoli, fino al giorno dell’infortunio, giocava a sinistra nella difesa a 4, ora invece con Davide Nicola sarà impiegato a tutta fascia. Più difficile invece vederlo come braccetto. In questa stagione Pezzella ha dovuto saltare ben 18 partite di Serie A dall’infortunio del 27 settembre contro la Salernitana, quando era stato costretto a uscire dopo appena 11 minuti e a fermarsi per mesi. È tornato fra i convocati con la Juventus il 27 gennaio, poi è stato in panchina pure con Genoa e Salernitana. Contro la Fiorentina invece ha rimesso piede in campo, anche se per soli 3 minuti. Poco tempo che però significa moltissimo.I.M.
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Dal campo
Grassi verso il forfait
Pronto Marin dall’inizio. Sulla corsia ecco Bereszynski

Filtra pessimismo per Grassi che molto difficilmente potrà essere titolare nella trasferta con il Sassuolo. La speranza ad ora è quella di averlo fra i convocati oppure potrebbe rimanere in città a lavorare in vista dell’impegno successivo. Il problema all’addome, che lo ha costretto a uscire dal campo contro la Fiorentina, non è infatti ancora del tutto alle spalle. Al suo posto al «Mapei» nel collaudato 3-4-2-1, Davide Nicola darà spazio a Marin, proprio come già accaduto a gara in corso domenica con i viola. Meno chance per Fazzini. Lo squalificato Gyasi dovrebbe essere sostituito da Bereszynski. In attacco spazio da primo minuto probabilmente di nuovo a Cerri, con Niang pronto a entrare nella ripresa. Del resto da subentrante è stato decisivo per ben due volte su altrettanti tiri dal dischetto e per adesso può andare più che bene così. Alle spalle dell’unica punta ci saranno gli intoccabili Zurkowski e Cambiaghi. Saranno invece ancora assenti, perché indisponibili, sia Caputo che Ebuehi. I.M.
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io rimango sempre più deluso dalla nazione, quasi schifato.
mi spiego zurko ha iniziato la seduta, dopo 15 minuti ha lasciato il campo accompagnato da un elemento dello staff medico.
fazzini non c'era, non si è allenato.
non sono notizie queste?
che tristezza questa stampa locale, che non segue...ma che scrive.
 
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Empoli, Marin si racconta: "Club perfetto per me. Ho sempre sognato la Serie A"
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IERI ALLE 19:08SERIE A
di SIMONE BERNABEI @SIMO_BERNA
Il centrocampista dell'Empoli Razvzn Marin ha parlato ai canali ufficiali della Serie A, soffermandosi sulla scelta di sposare il progetto del club toscano e sulla sua vita al Castellani: "Ho iniziato a giocare a sei anni quando ero a Bucarest, da piccolo guardavo sempre i grandi club italiani, Milan, Inter e Juventus quando giocavano in Champions League. Quando il mio agente mi ha parlato dell'Italia sono stato davvero felice di venire qua, giocare in uno dei top 5 campionati europei era il mio sogno".
Da dove nasce la passione per il calcio?
"La passione per il calcio mi è stata tramandata da mio padre, era calciatore anche lui alla Steaua Bucarest. E' lui la prima persona con cui parlo dopo le partite, mi dà consigli. A volte è duro con me, ma questo mi ha aiutato a raggiungere gli obiettivi".
Come è arrivato il trasferimento all'Empoli?
"Quando sono arrivato all'Empoli ero felice, il livello era altissimo e la squadra giocava un calcio bello e divertente. Ero felice di giocare in un club con questa filosofia. Qua mi sento davvero bene, tutti sono molto gentili. Il club ha tutto per permettere ad un giocatore di migliorare".
Quali sono gli obiettivi da qui a fine stagione?
"A fine stagione dovremo scrivere la storia, perché restare in Serie A sarebbe un grandissimo traguardo per la società ed i tifosi, spero che riusciremo a dargli questa soddisfazione. Il mio momento preferito dell'Empoli è stato la salvezza dell'anno scorso, è stato bello restituire qualcosa ai nostri tifosi e quest'anno vogliamo fare lo stesso".


parole che fanno un po' riflettere se si legge tra le righe....

Maleh: "Questo Empoli è più squadra. La risalita è dipesa dall'atteggiamento"
TUTTO mercato WEB
IERI ALLE 16:08SERIE A
di LUCA BARGELLINI @BARGELLINILUCA
Con l'arrivo di Davide Nicola l'Empoli ha iniziato, probabilmente per la prima volta in stagione, a macinare gioco e risultati. L'ultimo dei quali nel derby pareggiato 1-1 al 'Castellani' contro la Fiorentina. Uno dei motori del club azzurro in questo periodo di ascesa si è dimostrato essere Youssef Maleh, centrocampista italo-marocchino che Nicola ha schierato titolare in 4 delle 5 gare dirette finora (2 vittorie e 3 pareggi). "La differenza la fa l’atteggiamento - racconta il centrocampista nel corso di un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport -, che ora è diverso. Siamo riusciti a cambiarlo grazie al lavoro che stiamo facendo. In estate qui ci sono stati tanti nuovi arrivi e abbiamo faticato anche per questo. Ora siamo più squadra, in tutti i sensi".
Tutto questo focalizzato alla terza salvezza consecutiva in Serie A che per l'Empoli sarebbe un record storico: "Quando sono arrivato in tanti parlavano di questo obiettivo. Adesso cerchiamo di non pensarci troppo. Se continuiamo così fare la storia del club sarà una conseguenza".
Infine Maleh riserva un pensiero anche al suo passato, fra Lecce, che definisce "un periodo difficile ma importante" e quello con la stessa Fiorentina: "Posso solo ringraziare il club perché mi ha portato in Serie A, ma avevo bisogno di una continuità che a Firenze non potevo avere".


Maleh: "Alla Fiorentina se sbagli stai fuori. All'Empoli ti concedono di più"
TUTTO mercato WEB
IERI ALLE 15:20SERIE A
di GIACOMO IACOBELLIS @GIACO_IACO
Grande protagonista della risalita dell'Empoli è Youssef Maleh: l'ex centrocampista viola, diventato un pilastro degli azzurri di Davide Nicola, oggi ha parlato al Corriere dello Sport, tornando anche sulla sua esperienza alla Fiorentina: "Posso solo ringraziare la Fiorentina perché mi ha portato in Serie A, ma avevo bisogno di una continuità che a Firenze non potevo avere e qui ad esempio ho. Differenze tra Fiorentina e Empoli? L'ambiente direi. Anche a Empoli c’è grande passione da parte dei tifosi ma qui è concesso qualche errore in più. Alla Fiorentina se sbagli stai fuori".
E sui centrocampisti più forti mai affrontati:
"Direi Barella, Milinkovic-Savic e Rabiot. Questi sono quelli che mi hanno messo più in difficoltà. Il centrocampo dell'Inter poi è impressionante”.
 
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CITAZIONE (Zeman! @ 22/2/2024, 14:49) 

Molto bello il servizio.Sembra quasi uno spot promozionale per Empoli.Le parole di Marin possono essere più o meno di circostanza però alla fine fanno sempre piacere anche perché per certi tipi di carattere possiamo davvero essere un ambiente ideale per giocare a calcio.
 
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granatiere granitico

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Grande studioso delle squadre avversarie ne valuta il sistema di gioco e i punti deboli, speriamo basti per fare l'ennesimo risultato utile. Si prevede una trasferta interessante in quel di Reggio Emilia a livello di tifosi al seguito.
 
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credo che vedremo una formazione molto sorprendente......
 
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Empoli, sfida significativa
Nicola inquadra la partita «Il nostro atteggiamento una parte fondamentale»
Il tecnico piemontese traccia la strada: «Dobbiamo sempre ragionare da squadra»

di Simone CioniEMPOLIConfermare la bontà del percorso intrapreso, consolidare ulteriormente determinate certezze, fare un altro step di crescita, confermare la continuità di risultati e dare un’altra spallata ad un diretto avversario nella corsa alla salvezza. Questi i principali obiettivi odierni dell’Empoli, che alle 15 sarà di scena al Mapei Stadium contro il Sassuolo degli ex Dionisi, Bajrami, Pinanonti e Viti. Un Sassuolo che al di là della classifica deficitaria, terzultimo a meno 2 dagli azzurri sebbene con una gara in meno, resta una squadra di qualità come sottolinea lo stesso Nicola. «Ha una propria idea di gioco, ha dei giocatori forti, è abile a dare verticalità, attua molte sovrapposizioni, molti cambi di gioco e ormai come tutte le squadre di una certa qualità ha tre, quattro strategie che applica molto bene – spiega il tecnico azzurro –. Da parte nostra abbiamo cercato di conoscerli per provare a costruire la nostra fase offensiva e soprattutto vedere dove possiamo limitarli. Dovremo essere abili a ragionare da squadra in entrambe le fasi, a capire se c’è la possibilità di cambiare sistema di gioco nel corso del match». In sede di presentazione l’allenatore del Sassuolo ha chiesto ai suoi giocatori la capacità di stare nella partita per tutto l’arco dei 90 minuti, aspetto che da quando è arrivato Nicola a Empoli invece non è mai mancato a Maleh e compagni. «L’intelligenza di una squadra si fonda sulla capacità di adattamento alle varie situazioni che si possono verificare durante una partita – sottolinea – e la capacità di rimanere all’interno di essa è basilare, bisogna sapersi distaccare dai vari momenti perché le partite finiscono quando fischia l’arbitro e quindi c’è sempre la possibilità di trovare, attraverso le trame di gioco, quell’episodio che ti può far cambiare la gara a tuo favore».Quello di questo pomeriggio è il primo di due scontri diretti consecutivi, domenica prossima al Castellani-Computer Gross Arena arriverà il Cagliari, ma Nicola è concentrato solo sulla sfida in Emilia. «Più avanti vai più ogni gara può assumere un valore diverso, ma se arriviamo a quel punto è perché prima di tutto poniamo tutta la nostra attenzione sulla singola partita. Del resto c’è talmente ancora tanto da fare, in una lotta salvezza dove sono coinvolte tante squadre e siamo tutti in 3/4 punti».«Cosa abbiamo noi in più degli altri? Francamente non so rispondere, il mio Empoli deve avere caratteristiche precise, organizzazione in campo e mentalità fuori, io scopro i miei ragazzi giorno per giorno e di certo non perdo tempo a guardare quello che hanno gli altri, perché sono totalmente assorbito da questa avventura, che mi piace perché vedo l’atteggiamento di chi vuol costruire qualcosa di importante. Proprio l’atteggiamento con cui affrontiamo ogni partita è fondamentale – conclude – perché senza quello nessun progetto tecnico ha valenza di esistere, e sappiamo che dobbiamo metterlo da qui fino alla fine. I ragazzi devono focalizzarsi sul fatto che c’è ancora ampio margine di miglioramento. Ci saranno tanti tifosi al Mapei? Siamo soddisfatti che le prestazioni della squadra possano contribuire a migliorare l’entusiasmo fuori, perché sappiamo benissimo che l’aiuto della nostra gente può rappresentare il valore aggiunto».
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la nazione
 
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view post Posted on 24/2/2024, 06:37
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X carità lo adoro sul campo che sembra di stare in 12 tanto è preso,va bene anche il nome dare riferimenti,ma le sue interviste alla fine son piatte non dice nulla (e ok..) sugli avversari e sulle idee,diciamo che son tutte interviste di circostanza,insomma almeno qualcosa sui ragazzi...x carità anche quello prima.. l'unico era Zanetti che era piacevole da sentire,cmq a me importa fare punti e questo sembra migliore degli altri (e non di poco), sicuramente a livello motivazionale.
 
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CITAZIONE (Zeman! @ 23/2/2024, 19:25) 

il mister si è "dimenticato" di rispondere alla domanda sui calciatori infortunati.
 
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