| L’EMPOLI VOLA CON CERRI L’attaccante «sblocca» subito poi gli azzurri concedono poco Un Napoli apatico non sfonda L’ex Como può festeggiare il primo gol con la nuova maglia, ma al 19’ è costretto a uscire per infortunio Nella ripresa la squadra di Nicola non riesce a ripartire, ma Caprile deve compiere una sola parata importante di Simone CioniEMPOLIVedi Napoli... e poi vinci. Due su due, zero gol subiti e 6 punti in saccoccia contro i campioni d’Italia in carica. Mettiamo subito in chiaro. Il Napoli di quest’anno è lontano parente di quello scudettato di Luciano Spalletti (l’attuale Ct della Nazionale è in tribuna dove si concede alle consuete foto e autografi), sotto ritmo e incapace di innescare le sue stelle in attacco, ma rispetto a Lecce l’Empoli gioca con l’atteggiamento giusto, compatto, concentrato e capace di affrontare ogni situazione della partita da squadra. A decidere la sfida un gol in apertura di Cerri. Dopo il minuto di silenzio in memoria di Mattia Giani, il giovane calciatore scomparso per un malore durante una partita di Eccellenza, e di Pietro Allegri, ex presidente azzurro e morto ieri a 89 anni, ci ha messo appena 4 minuti l’attaccante azzurro a mantenere la promessa di provare a segnare subito il primo gol in azzurro, dopo quello che gli era stato tolto dal Var a Lecce. In una giornata per lui agro dolce, è stato poi costretto ad uscire al 19’ per un infortunio muscolare (brutte sensazioni per quanto visto, ma bisognerà attendere gli esami strumentali per capirne l’entità), l’ex centravanti del Como svetta più in alto di tutti su traversone dalla destra di Gyasi, dopo una bella iniziativa di Fazzini. Proprio il giovane centrocampista per Zurkowski è una delle quattro novità (azzeccatissima) proposte da Nicola rispetto all’undici di Via del Mare. Le altre sono Grassi e Maleh in mezzo al campo per Marin e Bastoni e Cambiaghi per Cancellieri al fianco di Cerri in attacco.Gli azzurri stringono le maglie in difesa, concedono pochissimo, tolgono spazi e tempo in mezzo al campo agli uomini dell’ex Calzona, ma soprattutto non rinunciano a ripartire. Anzi, lo fanno con ’cattiveria’ e qualità e possono perfino recriminare di non essere tornati negli spogliatoi con il doppio vantaggio. Colossale soprattuttpo l’occasione costruita al 35’ da Cambiaghi e Niang e fallita dal primo, che solo davanti a Meret calcia di prima intenzione scheggiando l’incrocio dei pali esterno. Si poteva fare meglio.Peccato perché avrebbe permesso di soffrire un po’ meno nella ripresa, dove il Napoli aggredisce di più e chiude l’Empoli nella propria trequarti. Rispetto alla prima frazione Niang e compagni non riescono però a ripartire con incisività, tuttavia anche i partenopei non è che creino poi così tante occasioni: un paio nel giro di due minuti con Anguissa che cerca Osimehn invece di concludere da buona posizione e Kvaratskhelia che trova la punta delle dita di Caprile ad alzare sopra la traversa un suo sinistro secco da appena dentro l’atrea di rigore. Con il passare dei minuti, poi, l’Empoli torna a blindare la propria area di rigore con il Napoli che tiene palla, ma non riesce a trovare i varchi giusti. Si materializza così una vittoria importantissima che permette all’Empoli di rimettersi in sella dopo lo scivolone di Lecce. Adesso un’altra prestazione di questo livello domenica prossima alle 18 a Bergamo contro l’Atalanta sarebbe il perfetto avvicinamento allo scontro diretto casalingo contro il Frosinone. la nazione
EMPOLI NAPOLI 1-0 EMPOLI (3-5-2): Caprile; Bereszynski, Walukiewicz, Luperto; Gyasi, Fazzini (69’ Zurkowski), Grassi (82’ Bastoni), Maleh, Pezzella (82’ Cacace); Cerri (20’ Niang), Cambiaghi (69’ Cancellieri). A disp. Perisan, Seghetti, Gogichidze, Shpendi, Kovalenko, Caputo, Marin, Destro. All. Nicola. NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Juan Jesus, Natan (46’ Mazzocchi); Anguissa (89’ Simeone), Lobotka, Zielinski; Politano (72’ Ngonge), Osimhen, Kvaratskhelia (72’ Raspadori). A disp. Contini, Gollini, Traoré, Cajuste, Lindstrom, Dendoncker, D’Avino. All. Calzona. Arbitro: Manganiello di Pinerolo.Rete: 4’ Cerri.Note. Ammoniti Juan Jesus, Pezzella e Bereszynski. Angoli 7-2 per il Napoli. la nazione
Le parole del tecnico nel post partita «Squadra concentrata e con grande intensità» Subito dopo il triplice fischio finale a Lecce Nicola aveva chiesto alla squadra di andare a prendersi il punto perso da un’altra parte. Detto fatto e con gli interessi. La vittoria col Napoli è stata ampiamente meritata e figlia di una prestazione con il giusto atteggiamento, per l’intero arco dei novanta minuti. «La nostra qualità migliore è stata l’intensità, abbiamo fatto un primo tempo molto importante dal punto di vista tattico, con aggressività e tempi di uscita giusti, ma anche con un buono sviluppo di gioco – commenta il tecnico azzurro –. Nel secondo tempo abbiamo invece speso tanto, ma siamo stati comunque compatti tra i reparti salendo anche con il baricentro della squadra quando possibile, mi è piaciuta la lettura delle varie situazioni, soprattutto perché non abbiamo concesso occasioni per distrazioni, oltre allo spirito con cui hanno giocato. Era la risposta che volevamo darci». Stimolato sulla prestazione di Fazzini e Grassi, l’allenatore piemontese sottolinea ancora una volta la necessità di tutti e la grande risposta che stanno dando i calciatori. «Fazzini secondo me diventerà un giocatore molto importante, ha fatto un grande primo tempo, ma da lui voglio entrambi i tempi a quel livello. Comunque lo accetto perché è un giovane, ha prospettive elevatissime ma ha bisogno di completare la propria maturazione – prosegue –. Grassi si è messo nella condizione di sviluppare le sue caratteristiche, anche alzando la pressione play su play e ha tempi di gioco».«In questa sfida abbiamo mostrato a noi stessi la voglia di competere e che possiamo giocare un certo tipo di calcio, aggressivo e con coraggio. Sono contento per Cerri, sarebbe stato il secondo gol consecutivo, se lo meritava, peccato per l’infortunio. Speriamo non sia nulla di serio – conclude Nicola –. Gli scontri diretti come quello che ci attende tra due partite contro il Frosinone sono importanti per il fatto di non mandare avanti loro, ma adesso a me interessa solo la sfida di Bergamo contro l’Atalanta, che dal punto di vista dell’intensità ci metterà a dura prova. Credo però che l’Empoli stia dimostrando che crede in quello che sta facendo. Col Napoli abbiamo giocato per dimostrare che le prestazioni le possiamo sempre fare».Si.Ci. la nazione
Riscatto Walukiewicz Grassi, rientro importante Il centrale polacco non commette sbavature, il mediano è intelligente Fazzini vero protagonista, Pezzella e Maleh qualche rischio di troppo CAPRILE 6.5 – Inizia con un paio di disimpegni di piede alquanto rivedibili e qualche uscita non è proprio precisa. Decisivo però nella ripresa su una staffilata di Kvaratskhelia. BERESZYNSKI 6.5 – Contiene Kvaratskhelia senza concedergli la profondità e accorciando quando può. WALUKIEWICZ 6.5 – Poche volte rischia l’anticipo su Osimhen, ma è bravo a leggere le traiettorie e i movimenti del talento Nigeriano. Riscatta l’errore di Lecce. GYASI 6.5 – Primo tempo intraprendente, argina bene Kvara e spinge a destra, suo l’assist per il gol partita di Cerri. FAZZINI 6.5 – Primo tempo sontuoso, tra inserimenti, giocate di valore ed una buona disciplina tattica. Nella ripresa si vede molto meno. ZURKOWSKI 6 – Ci mette verve e dinamismo, da rivedere qualche scelta ed ho troppo impreciso in fase di ripartenza. GRASSI 6.5 – Al rientro dopo il lungo infortunio ci mette la solita intelligenza tattica davanti alla difesa. Esce stremato per crampi. BASTONI S.V. – Entra con il piglio giusto nonostante il poco tempo a disposizione. MALEH 6 – Gran lavoro di pressione e contrasto in mezzo al campo, ma anche diverse sbavature con i piedi, compreso un retropassaggio rischiosissimo nella ripresa, che stava per innescare Osimhen. PEZZELLA 6 – Sicuro e preciso nella prima frazione, soffre maggiormente nella ripresa. Qualche leggerezza in uscita con la palla. CACACE S.V. – Entra per Pezzella ammonito. CAMBIAGHI 6 – Dà il solito contributo sia in fase offensiva che di ripiegamento, peccato per l’errore che poteva valere il raddoppio e far soffrire meno nel secondo tempo. CANCELLIERI 6 – Entra per attaccare gli spazi che il Napoli inevitabilmente lascia, però lo riesce a fare poco. Prezioso comunque anche in fase di ripiegamento. CERRI 7 – Stavolta può dedicare il suo primo gol azzurro al primogenito in arrivo, nipote tra l’altro dell’ex azzurro Gautieri, ma oltre al colpo di testa vincente ripulisce tanti palloni e lotta con furore. NICOLA 7 – Azzecca la mossa Fazzini e mette forze fresche quando il Napoli stava schiacciando un po’ l’Empoli. IL MIGLIORE 7.5 LUPERTO impeccabile Un baluardo il capitano Un vero e proprio gladiatore nella propria area. Il capitano, uno dei tanti ex in campo, non sbaglia un intervento e si vede anche in fase di impostazione con appoggi di qualità. Esce con il tempo giusto quando c’è da accorciare in avanti, bravo in anticipo, e mette anche un paio di rattoppi su alcune sbavature dei compagni. IL PEGGIORE 5.5 NIANG Un assist e poco altro Niang non si vede molto. Entra a freddo dopo l’infortunio di Cerri al 20’ e nel primo tempo mette Cambiaghi solo davanti a Meret, ma il compagno spreca. Per il resto però non ha le caratteristiche di Cerri e si vede. Non riesce a tenere alto il pallone, spesso anticipato e in difficoltà nei duelli fisici con Juan Jesus e Ostigard. Da uno con le sue qualità ci si aspetta qualcosa in più. LA NAZIONE
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