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| Il tecnico Simone Bombardieri promuove i suoi: «E’ stata un’annata eccezionale e l’ingresso alle finali ha rappresentato la ciliegina sulla torta»
L’INGRESSO nelle final eight ha reso più che positiva la scorsa annata dei Giovanissimi Nazionali azzurri.
I ragazzi allenati da Simone Bombardieri hanno centrato quest’obiettivo al termine di un campionato in cui sono arrivate parecchie vittorie.
«In verità abbiamo pure incontrato alcune avversarie piuttosto modeste – dice il tecnico – tra le formazioni emiliane e romagnole. Tranne Cesena e Rimini, che ci hanno messo in difficoltà, abbiamo spesso ottenuto larghi successi con le altre».
Come sono andate le due sfide con i viola?
«In trasferta abbiamo perso 2-1 ma venivamo da tre settimane di sosta che hanno condizionato la nostra prestazione. Invece a Monteboro abbiamo pareggiato 1-1. Alla fine della regular season, noi avevamo la miglior difesa del girone e loro l’attacco più prolifico».
In sostanza, il duello con la compagine gigliata è proseguito per tutto il campionato…
«Sì. E’ stato un testa a testa avvincente anche se i momenti più significativi li abbiamo vissuti nelle gare seguenti ad eliminazione diretta che ci hanno consentito di entrare nelle migliori otto squadre italiane».
Vi siete distinti in alcuni tornei?
«Siamo sempre stati all’altezza della situazione. Per esempio, abbiamo avuto un ottimo ruolino di marcia nella ‘Nike Cup’ a Pescara dove siamo stati battuti in finale dall’Inter soltanto ai rigori. Eravamo arrivati alla sfida decisiva superando il girone che comprendeva anche Torino e Bogliasco. Poi abbiamo eliminato il Milan nei quarti ai rigori e, in semifinale, abbiamo sconfitto 1-0 il Napoli».
Questo è stato il risultato migliore?
«No, perché ci siamo aggiudicati il prestigioso memorial ‘Gallini’ a Pordenone. Abbiamo passato il girone battendo una selezione euroamericana, il Donatello Udine e, soprattutto, l’NK Bravo Lubiana, che aveva vinto l’edizione precedente, per 1-0 grazie a un rigore trasformato da Diousse. Negli ottavi abbiamo poi sconfitto la Sacilese per 2-0 e nei quarti abbiamo prevalso sull’Udinese per 4-1. In semifinale abbiamo piegato l’Atalanta per 2-0 con reti di Copia e Pacifico mentre, in finale, l’abbiamo spuntata sul Partizan Belgrado per 1-0 con un gol di Fantacci».
Carlo Salvadori
la nazione
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