Il Forum dei Tifosi dell'Empoli F.C.

La serie A, stagione 23/24

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view post Posted on 12/6/2023, 17:37
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io mi annoio, so stanco..influenzato....io a pigiare cancella ci metto 0,05 secondi...voi perdete più tempo a scrivere.
Ora basta.
 
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view post Posted on 12/6/2023, 17:56

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Zeman io cerco di evitare, ma ogni volta che scrivo qualcosa sta sempre a polemizzare e offendere, poi dice che io vengo a flammare qui e meno male che il tenore delle cose che scrive e' sotto gli occhi di tutti. Io ho parlato di fortuna, vista la traversa a fine partita del giocatore del bari e lui offende chiamando terroni i baresi e noi. Mi sembra fin troppo evidente chi sta a flammare!
 
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view post Posted on 12/6/2023, 18:07

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CITAZIONE (Zeman! @ 12/6/2023, 18:04) 
ecco chi è un Signore.
con la ESSE MAIUSCOLA

lo voglio in Nazionale

Davvero un Grande.Spessore umano enorme.
 
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view post Posted on 12/6/2023, 19:22
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Vero Tifoso non è come ombra che si vede solo quando c'è il sole. (Cit. Vujadin Boškov)

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Ammiro Ranieri come tecnico e persona e lo prenderei domani a Empoli...ma questa è una forzatura...classico gesto compassionevole del vincente...gesto che da lui non mi devo aspettare...visto che poi era uno sfottò innocuo quello di...quelli li😁😁.. fosse stato un coro biasimabile allora ok gli avrei detto bravo...stavolta gli dico ipocrita...almeno un pò...ma la stima rimane.
 
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view post Posted on 12/6/2023, 20:34
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Ha fatto invece bene Ranieri ad intervenire e non è di certo stato un gesto ipocrita: non si può gridare SERIE B alla tifoseria ed alla squadra avversarie, alla città di Bari intera ... è brutto, è crudele, è umiliante, è mortificante, è peggio di un insulto e noi del Cagliari lo abbiamo già sperimentato sulla nostra pelle un anno fa a Venezia.
Ranieri, da uomo di calcio, queste cose le sa ... bravo Ranieri :b:
 
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view post Posted on 13/6/2023, 18:05
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CITAZIONE (Ermenegildo Apicella @ 12/6/2023, 17:57) 
proprio per te e quall'altro esaltato ero contento se non salivate.

Mi fai sentire quasi in colpa ;_;
 
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view post Posted on 14/6/2023, 13:23
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Campione Bronostico 2009/10 - 2011/12 ; Campione TotoMondiale 2010

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Torno sul discorso della lotta salvezza del prossimo anno.

Noi Lecce Frosinone Verona..
Ok nel pacchetto ci siamo eccome e siamo belli che papabili (almeno vediamo prima il mercato di tutti però), ma secondo me anche altre che ci sembrano di un altro pianeta per disponibilità economiche potrebbero accordarsi:

Monza - ... I soldi li metteva Silvio, da vedere cosa vorranno fare gli eredi. Intanto Carlos Augusto fa gola a tanti, non so i contratti degli altri big della squadra. Magari non rischieranno mai, ma hanno un futuro non più così certo come prima

Sassuolo - la Mapei è una garanzia, ma se quest'anno salutano anche Frattesi e Berardi la squadra va reinventata. L'impressione è che anche qui il dopo Squinzi abbia strinto i rubinetti. Lo scorso anno via tanti big, mal rimpiazzati tranne forse Laurientè, quest'anno via altri. In classifica sono arrivati sopra di noi solo di 2 punti e se non c'era quel finale folle a Sassuolo, stavano dietro.
E se tira brutta aria e gli arrivano delle proposte chissà che l'amiatino non faccia il solito giochino di sempre...

Salernitana - non dovrebbe avere problemi ma anche in questo caso ci sono tante variabili a partire dall'allenatore, da alcuni vecchietti... sembravano di un altro livello rispetto a noi, però sono arrivati dietro. E Dia rimane?
 
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view post Posted on 17/6/2023, 04:30
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L'SMS 'cortese', il rapporto con Grosso e il modello Empoli. Stirpe illustra il progetto Frosinone
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OGGI ALLE 00:45I FATTI DEL GIORNO
di SIMONE LORINI @SIMO_LOR
Maurizio Stirpe, patron del Frosinone, è tornato sull'addio di Grosso durante la conferenza stampa andata in scena ieri, spiegando come si è consumato: "La sera del 20 maggio, quando è stata consegnata la cittadinanza onoraria alla squadra, ho invitato a cena Angelozzi, Doronzo, Grosso e il suo vice, per iniziare a fare alcuni ragionamenti. Lascio sempre liberi i miei collaboratori di decidere, a prescindere dall’esistenza dei contratti. A chi aveva un contratto ho spiegato i programmi della società, chiedendo di rimanere soltanto in caso di piena convinzione. Ho chiesto una risposta entro la fine della prima settimana di giugno, in modo da pianificare la stagione senza affanni. Il primo di giugno ho ricordato che il tempo stava per finire. Guido Angelozzi e Doronzo mi hanno risposto anche prima del termine del 9 giugno, decidendo di proseguire la loro esperienza professionale con noi, fatto di cui sono molto contento. Angelozzi è la persona con cui ho iniziato questo percorso 20 anni fa, per motivi diversi non abbiamo avuto la possibilità di lavorare assieme nel corso degli anni, ma quando è stato possibile ho avuto estremo piacere nel farlo e i risultati sono arrivati. L’allenatore, invece, non ha risposto entro il 9, ma il 14 sera mi ha inviato un SMS molto cortese, garbato, in cui ha ripercorso la bella esperienza che abbiamo avuto in questi anni. Mi ha comunicato, però, di non sentirsi pronto a continuare il rapporto da allenatore, senza approfondire sui motivi che, tra l’altro, non voglio nemmeno sapere".
Il perché "bisogna chiederlo a lui. Noi con chiarezza abbiamo detto quello che siamo e quello che possiamo fare. Non so se sia tanto o poco, ma giustamente la persona che deve prendere una decisione ha tutti gli elementi per farlo. Se ha scelto di non rimanere, evidentemente è perché ha delle riserve o ha fatto altre considerazioni. Non bisogna sempre avere un retro pensiero, credo che le persone siano libere, e se si ha rispetto per il lavoro che hanno fatto, bisogna metterle nella condizione di poter scegliere. A Fabio ho sempre detto che questa è stata la squadra con cui ho parlato meno. Mi ha semplificato buona parte dell’agenda personale. Ogni tanto parlavamo di calcio, ma non avevamo una confidenza importante come ho avuto con altri allenatori, anche perché l’organizzazione negli ultimi due anni è stata perfetta. La società sta diventando sempre più “spersonalizzata” dal proprietario, e più si accentua questo movimento, più significa che tutto funziona al meglio. La modalità dell’ SMS, che può sembrare irrituale, potrebbe far parte anche del carattere di una persona. Frosinone è e rimarrà la casa di Grosso".
Modello Empoli e la salvezza come 'secondo' obiettivo: "Prima viene quello di vivere questa stagione con grande dignità, facendo parlare di noi perché abbiamo saputo mettere in campo qualcosa di valore. Il campo, poi, è il giudice che non mente mai, e se saremo stati capaci di intraprendere un percorso interessante, con un occhio alla situazione economico-finanziaria, avremo fatto il nostro. La proprietà investirà soltanto nelle infrastrutture, la mia famiglia metterà mano sugli impianti in tutto il territorio provinciale, perché lo riteniamo elemento fondamentale per permetterci di rimanere a certi livelli in modo stabile, senza dipendere dalle sorti dell’azionista. L’esempio dell’ Empoli è quello più lampante, che prendiamo a modello sia per dimensione della città che per livello dei dirigenti e del settore giovanile. Vogliamo salvarci, ma qualsiasi risultato non deve rappresentare un disastro economico-finanziario. Il vero fallimento è quello di non garantire la stabilità nel futuro in casi di insuccesso. In caso di retrocessione, mi assumerò tutte le responsabilità come ho sempre fatto, ma il punto da cui partiamo è quello che ho appena descritto, anche in occasione di valutazioni future da parte vostra. Per competere in un mondo calcistico sempre più d’elite, che chiude al mondo “provinciale” del calcio, serve inventarsi una terza strada. Oltre alla valorizzazione dei giocatori, ampliamo la parte del marketing con l’inserimento di due nuove unità, oltre alla parte della comunicazione. Vogliamo valorizzare il marchio Frosinone, aggiungendo anche quella parte legata alle infrastrutture che manca".


CITAZIONE (Zeman! @ 17/6/2023, 05:28) 
L'SMS 'cortese', il rapporto con Grosso e il modello Empoli. Stirpe illustra il progetto Frosinone
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Maurizio Stirpe, patron del Frosinone, è tornato sull'addio di Grosso durante la conferenza stampa andata in scena ieri, spiegando come si è consumato: "La sera del 20 maggio, quando è stata consegnata la cittadinanza onoraria alla squadra, ho invitato a cena Angelozzi, Doronzo, Grosso e il suo vice, per iniziare a fare alcuni ragionamenti. Lascio sempre liberi i miei collaboratori di decidere, a prescindere dall’esistenza dei contratti. A chi aveva un contratto ho spiegato i programmi della società, chiedendo di rimanere soltanto in caso di piena convinzione. Ho chiesto una risposta entro la fine della prima settimana di giugno, in modo da pianificare la stagione senza affanni. Il primo di giugno ho ricordato che il tempo stava per finire. Guido Angelozzi e Doronzo mi hanno risposto anche prima del termine del 9 giugno, decidendo di proseguire la loro esperienza professionale con noi, fatto di cui sono molto contento. Angelozzi è la persona con cui ho iniziato questo percorso 20 anni fa, per motivi diversi non abbiamo avuto la possibilità di lavorare assieme nel corso degli anni, ma quando è stato possibile ho avuto estremo piacere nel farlo e i risultati sono arrivati. L’allenatore, invece, non ha risposto entro il 9, ma il 14 sera mi ha inviato un SMS molto cortese, garbato, in cui ha ripercorso la bella esperienza che abbiamo avuto in questi anni. Mi ha comunicato, però, di non sentirsi pronto a continuare il rapporto da allenatore, senza approfondire sui motivi che, tra l’altro, non voglio nemmeno sapere".
Il perché "bisogna chiederlo a lui. Noi con chiarezza abbiamo detto quello che siamo e quello che possiamo fare. Non so se sia tanto o poco, ma giustamente la persona che deve prendere una decisione ha tutti gli elementi per farlo. Se ha scelto di non rimanere, evidentemente è perché ha delle riserve o ha fatto altre considerazioni. Non bisogna sempre avere un retro pensiero, credo che le persone siano libere, e se si ha rispetto per il lavoro che hanno fatto, bisogna metterle nella condizione di poter scegliere. A Fabio ho sempre detto che questa è stata la squadra con cui ho parlato meno. Mi ha semplificato buona parte dell’agenda personale. Ogni tanto parlavamo di calcio, ma non avevamo una confidenza importante come ho avuto con altri allenatori, anche perché l’organizzazione negli ultimi due anni è stata perfetta. La società sta diventando sempre più “spersonalizzata” dal proprietario, e più si accentua questo movimento, più significa che tutto funziona al meglio. La modalità dell’ SMS, che può sembrare irrituale, potrebbe far parte anche del carattere di una persona. Frosinone è e rimarrà la casa di Grosso".

Modello Empoli e la salvezza come 'secondo' obiettivo: "Prima viene quello di vivere questa stagione con grande dignità, facendo parlare di noi perché abbiamo saputo mettere in campo qualcosa di valore. Il campo, poi, è il giudice che non mente mai, e se saremo stati capaci di intraprendere un percorso interessante, con un occhio alla situazione economico-finanziaria, avremo fatto il nostro. La proprietà investirà soltanto nelle infrastrutture, la mia famiglia metterà mano sugli impianti in tutto il territorio provinciale, perché lo riteniamo elemento fondamentale per permetterci di rimanere a certi livelli in modo stabile, senza dipendere dalle sorti dell’azionista. L’esempio dell’ Empoli è quello più lampante, che prendiamo a modello sia per dimensione della città che per livello dei dirigenti e del settore giovanile. Vogliamo salvarci, ma qualsiasi risultato non deve rappresentare un disastro economico-finanziario. Il vero fallimento è quello di non garantire la stabilità nel futuro in casi di insuccesso. In caso di retrocessione, mi assumerò tutte le responsabilità come ho sempre fatto, ma il punto da cui partiamo è quello che ho appena descritto, anche in occasione di valutazioni future da parte vostra. Per competere in un mondo calcistico sempre più d’elite, che chiude al mondo “provinciale” del calcio, serve inventarsi una terza strada. Oltre alla valorizzazione dei giocatori, ampliamo la parte del marketing con l’inserimento di due nuove unità, oltre alla parte della comunicazione. Vogliamo valorizzare il marchio Frosinone, aggiungendo anche quella parte legata alle infrastrutture che manca".

nei panni del presidente dell'empoli manderei un sms a stirpe per ringraziarlo.
 
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view post Posted on 17/6/2023, 05:08
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I grandi nodi del pallone
La Nazionale non decolla I diritti tv non salgono Il rilancio così resta a metà
Mancini non trova le soluzioni per l’Italia mentre è fumata nera per le televisioni

MILANO Il giorno del mea culpa. La sconfitta degli azzurri contro la Spagna è per il ct Roberto Mancini una ferita aperta più di quanto non dicano prestazione e risultato in sè. Sulla possibilità di giocarsi la finale di Nations League, il tecnico puntava per ridare slancio a una nazionale nei fatti ancora depressa dalla mancata qualificazione ai Mondiali, ora invece un giorno di scarico fatica e domani già si deve pensare all’Olanda, a Enschede nella finalina di consolazione. La testa, a dire il vero, è piuttosto alle qualificazioni europee, che per le quattro impegnate nelle final four della competizione Uefa slittano a settembre. Se i club in sostanza hanno fatto segnare una precisa inversione di tendenza per il nostro calcio con le tre finali europee e la Nazionale Under 20 ha dato ulteriore prova della salute ritrovata del nostro movimento, la Nazionale espressione di vertice del calcio italiano stenta a completare questo processo che ieri ha conosciuto un altro passo falso anche nella difficile partita della cessione dei diritti tv. Nell’assemblea svoltasi ieri, sono state aperte le buste relative alle prime offerte: tre i broadcaster in corsa, ovvero Sky Sport, Dazn e Mediaset, spinta dalla possibilità di trasmettere una partita in chiaro. Il grande assente è stato Amazon, dopo la trasmissione della Champions League per il triennio 2021-24 il colosso statunitense ha deciso di tirarsi indietro, così come la Rai. Ora inizierà la seconda fase del bando ‘Matrioska’, ovvero quello delle contrattazioni private.Non è escluso invece il canale della Lega Serie A, strumento che verrà valutato nel caso in cui le trattative private - al momento le prime offerte sono state rifiutate perché ritenute troppo basse -, non dovessero ottenere i risultati sperati. «Qualora tali trattative private non andassero a buon fine - prosegue la nota -, la Lega Serie A procederà, nell’assemblea del 27 giugno, all’apertura delle offerte ricevute da parte di 6 soggetti nell’ambito dell’invito a presentare proposte per la commercializzazione e distribuzione del canale Serie A, cui seguirà una fase di trattativa con gli stessi 6 soggetti. L’assemblea ha inoltre approvato, sempre all’unanimità, l’invito ad offrire per i diritti audiovisivi della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana per il triennio 2024/2027». L’obiettivo della Lega Serie A è quello di raggiungere la cifra di 1,2 miliardi di euro a stagione, aumentando di conseguenza anche la durata.
la nazione

Mancini va difeso
E’ il ct col più alto numero di vittorie

PaoloFranciSi può discutere l’allenatore più vincente della storia della Nazionale? L’unico ad aver toccato quota 70% di vittorie nei sui 5 anni azzurri? Si può discutere un ct che ha vinto un Europeo con una squadra in gran parte inventata da lui e con più di un giocatore senza esperienza internazionale? A proposito di percentuali: Lippi ha vinto il 50% delle sue partite, Bearzot il 49, Conte il 56, Sacchi il 64. Ok, questi sono numeri, freddi numeri, perchè poi è vero che Lippi o Bearzot il Mondiale l’hanno vinto e il Mancio è tornato a casa per due maledetti rigori, uno per partita, falliti contro la Svizzera. Però, guardate quanto è viva la nostra Nazionale, pur con i suoi tragici limiti di scelta. Il nostro ct ha giusto un pugno di giocatori tra i quali pescare, poi si affida al colpo di genio, in un campionato dominato dagli stranieri. Un’occhiata alla classifica cannonieri di quest’anno per credere. Perchè poi Lippi, o Bearzot, avevano Toni, Rossi, Bettega, Del Piero, Totti, Antognoni, Tardelli, Bruno Conti, Nesta, Cannavaro, Buffon e mi fermo sennò arrivo in fondo. Il Mancio ha riportato la Nazionale ad essere competitiva attingendo anche da - lo dico con rispetto eh! - Sassuolo, Torino,|Atalanta, squadre che non hanno una grande tradizione europea. Ha lanciato ad alto livello tanti e tanti giocatori, ripensando a Sensi Barella, Kean, Gnonto, Grifo. Ha avuto il coraggio di lanciare Zaniolo quando non aveva ancora debuttato in serie A, o Tonali che giocava in B. Ha trasformato la Nazionale in una factory alla perenne ricerca del talento, con una 60ina di esordienti. Per non parlare dell’appeal. Con lui la maglia azzurra è tornata ad essere un brand che ’tira’ per la gioia del capo del marketing Figc Giovanni Valentini. Con lui, molto semplicemente, la gente è tornata a sognare. Di questi tempi, una gran cosa no?



mancini va cambiato
I giocatori ora ci sono Ma lui chiama Bonucci

CorradoPiffanelliRoberto Mancini ha ammesso a fine gara i propri errori nelle scelte fatte contro la Spagna. La decisione più clamorosa è stata quella di schierare Bonucci, reduce da un campionato più che insufficiente e da molti infortuni con la Juventus, solo il lontano parente del Bonucci della BBC. In difesa, è sconcertante l’esclusione della coppia Romagnoli-Casale, che ha composto la miglior difesa del campionato. Più avanti, Dimarco è un giocatore on fire che andava utilizzato subito, Jorginho ha fatto buone cose ma è un giocatore a sua volta in calo, in attacco Zaniolo è ricomparso come un fiume carsico all’improvviso e senza un perchè, visto il suo deludente campionato in Turchia, e Chiesa resta l’ombra di se stesso dopo l’infortunio. In compenso Zaccagni è stato lasciato a casa e Retegui chiamato dall’Argentina per far giocare nella seconda parte di gara Chiesa e Zaniolo. Altro che falso nueve. Ammettere gli errori è lodevole, ma commetterne così tanti e così incomprensibili rievoca le parole di don Milani, quando chiamava in causa . In altre parole, Mancini non fa apposta, ma questo ora è anche peggio.La vittoria dell’Europeo ha consegnato nelle mani del ct un salvacondotto in grado di fargli attraversare le peggiori tempeste senza danni. In pratica, da Wembley in poi i media italiani perdonano a Mancini tutto quello che ad altri ct sarebbe costato il posto. Ad iniziare dalla allucinante eliminazione dal mondiale per opera della Macedonia del Nord. Ma il giochino degli alibi comincia a scricchiolare. L’Italia non è il terzo mondo del calcio dove gli italiani non giocano e i club spariscono dalle coppe al primo turno. L’Inter in finale di Champions League aveva cinque italiani in campo. I giocatori ora ci sono: basta chiamarli e farli giocare.
la nazione



per me mancini era a dare i pane ai piccioni da una panchina da tempo... anzi...sulla panchina dell'italia non ci sarebbe mai stato.
 
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view post Posted on 17/6/2023, 11:30
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Pure x me non ci stava, abbiamo vinto un europeo solo x aver avuto un culo assurdo e abbiamo fallito una qualificazione ai Mondiali fattibilissima.
 
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view post Posted on 17/6/2023, 15:15
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Io invece assolvo Roberto Mancini, lui le ha provate tutte e li ha provati tutti, poi, non è colpa sua se in Italia i ruoli chiave sono tutti in mano agli stranieri, e non solo in Serie A ma anche in Serie B.
Questo vale anche per i centrocampisti, dai registi agli esterni di fascia sino ai c d. trequartisti ma, soprattutto, vale per gli attaccanti ...
Gli attaccanti, questo è il vero problema della Nazionale da quando hanno appeso le scarpette al chiodo i vari Totti, Del Piero, Gilardino, Vieri, Toni, Inzaghi, con i quali disputammo un gran mondiale Francia '98, perdemmo al golden gol la finale degli Europei Belgio-Olanda 2000 e vincemmo di stramacchio il mondiale 2006.
È vero, che rimediammo anche figure di merda clamorose, come a Corea/Giappone 2002 ...
però gli attaccanti c'erano, poi il buio, perché in Italia quel ruolo è da una decina d'anni appannaggio degli stranieri, con le rare eccezioni di Immobile e Belotti che, ormai è unanimemente sancito, sono inadeguati a livello di Nazionale. Ci sta, lo furono a suo tempo anche dei superbomber come Beppe Savoldi, Paolino Pulici e Roberto Pruzzo, giocatori che vincevano a suon di gol la classifica cannonieri del campionato di Serie A ma poi fallivano regolarmente in Nazionale: non tutti possono avere caratura internazionale ed Immobile e Belotti ce lo stanno dimostrando da sempre, sin dallo spareggio mondiale con la Svezia del novembre 2017 ...
Antonio Conte, per qualificarsi agli Europei 2016 e poi disputare il grande europeo che sappiamo, ebbe l'acume di reclutare un centravanti italiano che giocava da tempo all'estero, prima in Olanda nel Feyenoord e poi in Inghilterra, nel Southampton, sempre ad altissimi livelli, tanto da essere soprannominato, nella terra di albione, "The italian goal machine" (la macchina da gol italiana): Graziano Pellè, l'ultimo grande centravanti della Nazionale Italiana, che ci trascinò agli Europei a suon di gol e che con la sua sola presenza, essendo al contempo un uomo reparto come lo fu Vieri ma anche, per la statura, un uomo-boa come lo fu Toni, nella fase finale del Campionato d'Europa, ci consentì di giocare alla pari con tutti e fece fare bella figura anche ad Immobile e Belotti.
Peccato solo che, guascone com'era, sbagliò il rigore contro La Germania con quel cucchiaio maledetto (mdi Totti ce n'è solo uno ...), ed ancora più peccato per il litigio con quel permalosone di Ventura che lo epurò dalla Nazionale e lo spinse a guadagnare ingaggi faranoici in Giappone ... con Pellè in campo di sicuro ci saremmo qualificati per i Mondiali in Russia del 2018, questo è poco ma sicuro.
Dopo Pellè, mi ripeto, non abbiamo più avuto un centrattacco di spessore internazionale, ma abbiamo comunque vinto l'Europeo 2021, grazie proprio alla sapienza tattica di Roberto Mancini che ha saputo sopperire all'assenza di punte di valore (eccezion fatta per Chiesa che però non è certo una prima punta, un uomo d'area o di riferimento per il reparto avanzato) con un gioco di squadra organizzato ed essenziale, grazie ad un centrocampo di assoluto spessore e registrato alla perfezione, con Jorginho, Barella e Verrati in stato di grazia, dei subentranti all'altezza come Pessina ed una super difesa fondata sulla garanzia della coppia centrale Chiellini/Bonucci, più l'esplosione di Spinazzola.
Purtroppo oggi, dopo due anni, non si è registrata l'esplosione di nessun attaccante in Italia ed a questa mancanza si è aggiunto il gravissimo infortunio di Chiesa, che ha pregiudicato la qualificazione mondiale ...
All'orizzonte non si vede nulla di nuovo ... centravanti italiani non se ne vedono titolari, neanche in Serie B, e quelle poche promesse che c'erano sono sparite, vedi Inglese, Destro, Kevin Lasagna, Pinamonti, Gabbiadini, Sottil, Petagna, Pellegri, lo stesso Scamacca.
L'unico attualmente arruolabile nel ruolo di centravanti resta, a mio modo di vedere, Balottelli, e di certo la caratura internazionale non gli manca

Edited by su pippiu - 17/6/2023, 21:29
 
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mancini è italiano, ha iniziato ad allenare in italia col presta nome, lo fanno in tanti, pazienza...poi molti vanno a coverciano e prendono il patentino... lui no...va a in inghilterra...e poi torna in italia...non ha mai fatto così il corso a coverciano.
furberia italiota.
la federazione gli affida pure la nazionale.
per me è assurdo.
non meritava la nazionale solo per questo.

gliela danno....pazienza.

fallisce miseramente.

non si dimette.
pazienza non si di mette nessuno.

fa un'intervista irrispettosa su pafundi... lo convoca... ma non lo fa giocare.... fatti non parole...
evita di convocare attaccanti che segnano ...per ripicchina...senza avere le palle per dire chiaramente il perchè..."si sono comportati in modo irrispettoso...ecc." facendo nascere illazioni all'infinito.

ha inserito nello staff dalla nazionale una pletora di amichetti...inesperti....senza esperienza pregressa nei ruoli assegneti...in passato pratiche del genere venivano bollate con nepotismo.

per me mancini rappresenta tutto quello che c'è di brutto nel calcio di oggi..

tra parentesi...mi sta stava antipatico anche da calciatore...

comunque ci sono anche altre mille cose che non mi son piaciute nella gestione delle convocazioni...anche la creazione di oriundi usa e getta...
 
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view post Posted on 17/6/2023, 16:18
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CITAZIONE (Zeman! @ 17/6/2023, 17:02) 
ha inserito nello staff dalla nazionale una pletora di amichetti...inesperti....senza esperienza pregressa nei ruoli assegneti...in passato pratiche del genere venivano bollate con nepotismo.

per me mancini rappresenta tutto quello che c'è di brutto nel calcio di oggi..

tra parentesi...mi sta stava antipatico anche da calciatore...

Beh, Evani, Lombardo, Vialli avevano già un'esperienza da allenatore pluriventennale; Evani aveva inoltre già allenato le Italie Under 18, Under 19, Under 20 ed Under 21 prima dell'arrivo di Mancini.
Non parlerei pertanto di nepotismo.
La simpatia e l'antipatia sono sentimenti molto personali, spesso immotivati.
A me Mancini è sempre stato simpatico, sarà perché siamo quasi coetanei e l'ho visto esordire già con i colpi di un campione a Bologna in Serie A a neanche 17 anni.
E poi, la fascinazione esercitata su di me della Sampdoria di Vialli e Mancini a fine anni '80, ragazzi della mia età condottieri di una "provinciale" capace di dettare legge in Italia ed in Europa, è stata unica :b:
 
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view post Posted on 18/6/2023, 05:48
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CITAZIONE (su pippiu @ 17/6/2023, 17:18) 
CITAZIONE (Zeman! @ 17/6/2023, 17:02) 
ha inserito nello staff dalla nazionale una pletora di amichetti...inesperti....senza esperienza pregressa nei ruoli assegneti...in passato pratiche del genere venivano bollate con nepotismo.

per me mancini rappresenta tutto quello che c'è di brutto nel calcio di oggi..

tra parentesi...mi sta stava antipatico anche da calciatore...

Beh, Evani, Lombardo, Vialli avevano già un'esperienza da allenatore pluriventennale; Evani aveva inoltre già allenato le Italie Under 18, Under 19, Under 20 ed Under 21 prima dell'arrivo di Mancini.
Non parlerei pertanto di nepotismo.

vero quei tre avevano esperienze pregresse...
le interviste? il patentino? ecc.
vediamo cosa fa oggi dopo le interviste di donnarumma ecc.
si siampatia e antipatia è una cosa molto soggettiva...ma i risultati sono oggettivi.
 
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view post Posted on 18/6/2023, 11:26
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Vero Tifoso non è come ombra che si vede solo quando c'è il sole. (Cit. Vujadin Boškov)

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Mancini ha vinto un bel campionato Europeo, ma lui era stato preso con la qualificazione ai Mondiali quale obiettivo principale e irrinunciabile dopo il disastro di 4 anni prima....obiettivo miseramente fallito...forse in maniera peggiore rispetto a Ventura...doveva essere mandato a casa...punto.
 
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