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30ª giornata INTER - EMPOLI, 01/04/2024 Ore: 20:45

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view post Posted on 19/3/2024, 18:07

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Ma infatti Fazzini giocasse andrebbe al posto di Maleh. Il tutto fascia lo fa o Cacace o Pezzella.
 
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view post Posted on 19/3/2024, 21:39
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Caprile
Bere Walu Lupo
Gyasi Grassi Zurko Fazzini Cacace
Cambiaghi Cerri

Per me si andrebbe così con centrocampo folto messo a schermo con quello dell'Inter. Speriamo abbiano poca verve ma anche contro il Napoli nonostante il pareggio mi è sembrata una squadra che verticalizza e arriva al tiro in maniera agile.
 
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view post Posted on 20/3/2024, 05:30
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Il dopo sosta è un tabù per l’Empoli I tre punti solo nel derby di Firenze
Anche Nicola ha un bilancio negativo con le gare post nazionali: sono 19 le sconfitte su 31 partite

di Simone CioniEMPOLINel prossimo fine settimana il campionato di Serie A si fermerà per l’ultima sosta dedicata agli impegni delle Nazionali, che rappresenta sempre un’incognita sulla successiva ripresa dell’attività. E quest’anno l’Empoli non ha particolarmente brillato dopo una pausa, se non in occasione del 2-0 inflitto alla Fiorentina nel derby del Franchi dello scorso 23 ottobre. Nella prima occasione con Zanetti in panchina, a settembre, gli azzurri rimediarono un pesantissimo 7-0 all’Olimpico contro la Roma, che costò infatti l’esonero al tecnico veneto, mentre nell’ultima del 2023 sotto la guida di Andreazzoli furono beffati 4-3 nei minuti di recupero al Castellani-Computer Gross Arena dal Sassuolo. Un bilancio non molto lusinghiero, insomma, che non concede quindi grandi voli pindarici in vista della difficilissima trasferta di Milano contro l’Inter che attende Luperto e compagni dopo quest’ultima sosta stagionale. Tanto più che anche il rapporto di Davide Nicola con le gare dopo una sosta è decisamente conflittuale. Nella sua carriera da allenatore, infatti, l’attuale mister azzurro si è trovato a preparare 31 partite con più della canonica settimana a disposizione, perdendone ben 19 (oltre il 61 per cento) al fronte di 7 vittorie e 5 pareggi. Percentuale che sale se consideriamo solo le partite affrontate in trasferta: 3 successi, 2 pari e 11 battute d’arresto (il 68 per cento). Una statistica che ad inizio carriera non era poi così negativa visto che nelle esperienze di Lumezzane, Livorno e Bari aveva ottenuto 4 successi, 3 pari e 7 ko.Il bilancio è invece drasticamente peggiorato a partire da Crotone, dove in 8 occasioni ha racimolato appena 4 punti (una vittoria e un pareggio). Negli ultimi 8 anni, infatti, Nicola ha potuto festeggiare i 3 punti soltanto in 3 occasioni. Proprio una di queste, però, potrebbe rivelarsi una piacevole ricorrenza: l’8 marzo del 2020 il tecnico piemontese riuscì infatti ad espugnare il Meazza di Milano, sponda rossonera, con il suo Genoa. Un 2-1 firmato dalle reti nel primo tempo di Pandev e Cassata, vantaggio solo dimezzato nella ripresa dal Milan con Ibrahimovic. Una partita simile a quella che si troverà ad affrontare l’Empoli alla ripresa delle ostilità più che altro per la posizione in classifica di quel Genoa, terzultimo con 22 punti a meno uno dalla salvezza, perché rispetto alla corazzata Inter, che sta dominando il campionato, quel Diavolo era solo settimo con 36 punti, addirittura a 24 lunghezze dalla capolista e poi vincitrice del titolo Juventus. Numeri che di per sè non significano comunque nulla, anche se la tradizione talvolta un peso ce l’ha, ma soprattutto che non incideranno certamente sul raggiungimento o meno dell’obiettivo azzurro. Del resto perdere con questa Inter è la normalità e tornare eventualmente da Milano con qualcosa sarebbe tutto di guadagnato.
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Dal campo
Alla ripresa fuori Ebuehi, Grassi e Ismajli

Ripresa a ranghi ridotti quella che ha sostenuto ieri l’Empoli al Centro Sportivo di Petroio, dove la squadra continuerà ad allenarsi per tutta la settimana (oggi è prevista una doppia seduta). Oltre agli 8 convocati in Nazionale tra selezioni maggiori e Under 21 (Berisha, Walukiewicz, Bereszynski, Cacace, Goglichidze, Fazzini, Marin e Shpendi) non hanno infatti lavorato con il gruppo Grassi, Ismajli ed Ebuehi. Se per quest’ultimo purtroppo la stagione è finita, dopo la conferma della lesione parziale del legamento crociato del ginocchio destro rimediata venerdì scorso nel finale di gara contro il Bologna, le condizioni degli altri due dovranno essere costantemente monitorate: il mediano è ancora alla prese con il problema muscolare agli addominali che lo costrinse ad uscire alla mezzora nel derby casalingo contro la Fiorentina dello scorso 18 febbraio; mentre il difensore albanese sta procedendo nel suo percorso riabilitativo dopo la lesione muscolare accusata a San Siro con il Milan dieci giorni fa. Rientrato invece il fastidio alla schiena che aveva costretto Cancellieri a saltare l’ultima partita contro il Bologna. L’esterno d’attacco ha infatti regolarmente svolto tutta la seduta insieme ai compagni, così come Fazzini, che dopo il turno di squalifica contro il felsinei tornerà a disposizione per la sfida con l’Inter dell’1 aprile. Peccato che per una pedina recuperata lo scacchiere azzurro ne perda subito un’altra: sempre per squalifica, infatti, a San Siro non ci sarà il ’motorino’ Maleh.
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Verso la sfida all’inter
Maleh salta San Siro Squalificato un turno

Al match di San Siro a Milano contro l’Inter mancano ancora 13 giorni, ma in casa Empoli è già sicura un’assenza. Il prossimo 1 aprile, infatti, mister Nicola non potrà contare sul dinamismo di Youssef Maleh. Il centrocampista marocchino è stato infatti squalificato per un turno dal Giudice Sportivo, dopo l’ammonizione (la decima stagionale) rimediata proprio nel finale della sfida persa col Bologna venerdì scorso al Castellani-Computer Gross Arena. Una perdita importante se si pensa che dal suo arrivo l’ex Lecce e Fiorentina aveva finora saltato soltanto un’altra gara, sempre per squalifica, disputando 2113 dei 2340 minuti a disposizione nelle altre 26 partite.
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Empoli, la sosta arriva nel momento giusto per riordinare le idee
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IERI ALLE 09:00SERIE A
di SIMONE GALLI @SIMO981S
L'impressione è che stavolta la sosta arrivi al momento giusto. L'Empoli deve ricompattarsi perché le tre sconfitte consecutive sono un piccolo campanello d'allarme rispetto all'avvio choc - in senso positivo - con Nicola alla guida. Il gruppo, al netto degli assenti impegnati con le varie Nazionali, dovranno fare quadrato e mantenere alta la concentrazione in vista del prossimo incontro, che pare sulla carta proibitivo. L'Empoli farà visita alla lanciatissima Inter di Simone Inzaghi, assoluta dominatrice del campionato.
Contro il Bologna l'Empoli ha ancora raccolto zero punti davanti al proprio pubblico. Un feeling che quest'anno al Castellani non sembra decollare. Analizzando il match i felsinei sono stati nettamente superiori e solo le provvidenziali parate di Caprile hanno evitato un passivo più ampio. Da rimarcare la prova tutto sommato positiva della difesa, che ha tenuto botta contro una delle squadre più in forma del campionato. Ma è stato ancora una volta l'attacco a tradire i toscani. Né Niang né Cerri né il rientrante Caputo sono riusciti a creare qualche grattacapo all'ex Skorupski. Rispetto a un mesetto fa l'Empoli è tornato a incidere poco là davanti.
Come detto alle viste c'è la partita con l'Inter e chiaramente non è la migliore occasione per rifarsi. Ma l'Empoli deve prepararsi bene per questo finale di stagione, nel quale in ogni giornata può succedere di tutto e possono rimescolarsi le carte in zona retrocessione. La spunterà chi sarà più lucido e la squadra azzurra dovrà lavorare sodo per non fallire il suo momento.
 
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Empoli, Caputo è pronto per la volata finale «Ho sofferto tanto, ora serve compattezza»
Rientrato dopo un lungo stop l’attaccante pugliese guarda alla sfida contro l’Inter: «Tutto può succedere, ci faremo trovare pronti»

di Simone CioniEMPOLISedici presenze e 3 reti stagionali, ma soltanto 15 minuti negli ultimi 63 giorni, quelli finali di venerdì scorso contro il Bologna. Quello di Ciccio Caputo, che adesso ha due settimane a disposizione senza partite per migliorare la condizione, è però un rientro quanto mai importante per il reparto offensivo in vista del rush finale a caccia della salvezza.
Caputo, come sta dopo il lungo problema alla caviglia?
«Sicuramente sto meglio, riesco ad allenarmi con la squadra facendo tutto, questo è positivo. Ho sofferto tanto perché non ho mai avuto questo problema in passato, ma ci sta. Adesso serve solo continuare a lavorare e cercare di togliere questo piccolo fastidio che giorno dopo giorno va sempre meglio».
Una sosta caduta probabilmente a pennello per recuperare la miglior condizione di tutti e lavorare al meglio per il rush finale...
«La sosta casca nel momento giusto perché venivamo da una serie di partite molto impegnative, ora stiamo lavorando per preparare al meglio il finale di nove partite, che sono quelle più importanti e decisive di tutto il campionato. Siamo consapevoli di questo e stiamo lavorando per farci trovare pronti».
Con il Bologna è arrivato il terzo ko di fila, nonostante buone prestazioni della squadra, come state vivendo questo momento?
«Questa terza sconfitta di fila ci ha fatto un po’ rosicare, a livello di prestazioni non avremmo meritato di perdere le ultime tre gare. Sappiamo che questo è il nostro cammino, siamo in piena lotta salvezza e cercheremo di raggiungere l’obiettivo fino all’ultima giornata».
Sta tornando a pesare la difficoltà in fase di finalizzazione?
«Non credo, nelle scorse partite i gol li abbiamo fatti. Di sicuro in questa parte di campionato servirà il contributo di tutti, soprattutto di noi attaccanti. Dobbiamo cercare di essere più lucidi e di finalizzare il più possibile perché è anche con i nostri gol che possiamo portare la squadra alla salvezza».
Alla ripresa ci sarà l’Inter, un’altra gara sulla carta proibitiva...
«Una partita difficilissima, sulla carta una gara che non ha chances. Ma l’anno scorso a San Siro con l’Inter abbiamo fatto una grande vittoria, quindi può succedere di tutto. Ci faremo trovare pronti».
Dalla sua esperienza come si prepara una trasferta di questo calibro?
«Si prepara in tanti modi, gare così a volte si preparano da sole perché quando giochi contro grandi squadre le motivazioni sono alte. Siamo consapevoli di affrontare una grandissima squadra, ma ce la giocheremo per raccogliere dei punti».
Dopo la sosta mancheranno 9 giornate, cosa servirà per centrare l’obiettivo?
«Servirà compattezza, restare uniti tutti e pensare partita dopo partita. Vero che ne mancano nove, ma possiamo raggiungere il nostro obiettivo solo ragionando gara dopo gara».
Saranno decisivi gli scontri diretti con Lecce, Frosinone e Udinese?
«Sono partite sicuramente importanti, ma per salvarti devi affrontare anche le squadre più forti di te, solo facendo risultato anche con le altre possiamo lottare per la salvezza. Gli scontri diretti sono importanti, ma dobbiamo ragionare partita per partita».

la nazione

Dal campo
Prosegue il lavoro verso l’Inter

Ieri svolta una doppia seduta tra palestra e terreno di gioco Out Grassi, Ismajli ed Ebuehi Oggi allenamento di mattina

Doppia seduta di allenamento senza grandi novità quella che hanno sostenuto ieri gli azzurri, impegnati prima al mattino nella palestra del Castellani-Computer Gross Arena e poi nel pomeriggio sul campo del Centro Sportivo di Petroio, dove lavoreranno anche questa mattina alle 11. Così come martedì, quando la squadra di Nicola ha ripreso il lavoro dopo l’ultima gara contro il Bologna, non si sono infatti allenati con il gruppo Grassi, Ismajli ed Ebuehi. Come detto la stagione del terzino nigeriano è già finita dopo la lesione parziale del legamento crociato del ginocchio destro rimediata proprio nel match contro i felsinei, mentre per quanto riguarda gli altri due si valuterà giorno per giorno la possibilità di averli o meno per la trasferta di Milano con l’Inter del prossimo 1 aprile. La nota positiva è che alla partita mancano ancora 12 giorni, quella negativa che il centrocampista è alle prese con questo problema muscolare agli addominali ormai da oltre un mese, mentre il centrale albanese deve fare i conti con una lesione di basso grado del bicipite femorale della coscia sinistra, rimediata solo dieci giorni fa.
la nazione

Anticipi e posticipi
Tre partite di sabato nella fase clou

Dalla 31esima alla 33esima giornata di Serie A l’Empoli sarà impegnato sempre di sabato. Ieri la Lega ha reso noti anticipi e posticipi dei tre turni in questione, con l’Empoli che ospiterà il 6 aprile in notturna (fischio d’inizio alle 20.45) il Torino, mentre la settimana successiva (13 aprile) sarà di scena al Via del Mare di Lecce alle 15. Infine, il 20 aprile ancora al Castellani-Computer Gross Arena per ricevere la visita dei campioni in carica del Napoli. Nel frattempo è stata decisa anche la data di inizio del prossimo campionato, che prenderà il via sabato 17 agosto, due giorni dopo Ferragosto, e a cui l’Empoli spera chiaramente di poter partecipare. La seconda giornata si disputerà poi nel weekend 24-25 e la terza nel fine settimana del 31 agosto e 1 settembre. Dopo di che classica sosta per gli impegni delle Nazionali, con la Serie A che riprenderà il 14-15 settembre con la quarta giornata. Per il calendario, invece, è chiaramente ancora troppo presto.
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Figc, un minuto di raccoglimento in memoria di Joe Barone
20 Marzo 2024 - 10:26 -- TOP NEWS
In memoria di Joe Barone, direttore generale della Fiorentina morto all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato domenica in seguito al malore accusato a poche ore dall’inizio del match di campionato con l’Atalanta, la Figc ha disposto un minuto di raccoglimento, che sarà osservato prima dell’inizio delle gare delle competizioni organizzate dalle Leghe professionistiche e dalla Divisione Serie A Femminile Professionistica, in programma dalla giornata odierna e fino alla prossima rispettiva giornata di campionato.
https://empolifc.com/figc-un-minuto-di-rac...-di-joe-barone/
 
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view post Posted on 21/3/2024, 12:44
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Caputo lo vedo molto bene in panca...
 
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Anche la difesa è da “registrare” per il tour de force della salvezza
Jacopo Fazzini, che potrebbe essere la chiave fondamentale di Davide Nicola per l’ultima parte della stagione

Empoli Nelle ultime sfide il reparto arretrato sembra aver accusato un calo. Fazzini potrebbe essere l’uomo chiave di Nicola nell’ultima parte di campionato
21 marzo 2024
EMPOLI. Se da una parte la sconfitta interna con il Cagliari ha inavvertitamente interrotto la serie positiva di sei risultati utili consecutivi inaugurata con l’arrivo di Davide Nicola sulla panchina azzurra, dall’altra il doppio ko patito contro Milan e Bologna non può e non deve rappresentare un punto di rottura per quanto pazientemente costruito ed ottenuto dall’Empoli sotto la guida di Nicola: fatta eccezione per la sfida con i sardi dello scorso 3 marzo, dove peraltro gli azzurri hanno sprecato l’impossibile salvo poi vedersi affossare dal sinistro di Jankto, la squadra vista a San Siro e alla Carlo Castellani-Computer Gross Arena ha mostrato preoccupanti lacune sulle quali il tecnico di Luserna San Giovanni dovrà lavorare per preparare al meglio gli impegni, Inter permettendo, con Torino e Lecce.
Il reparto arretrato sembra aver accusato un calo che dalle parti di via delle Olimpiadi non si vedeva dal girone di andata: Caprile si sta confermando su ottimi livelli dopo un inizio a dir poco complicato, ma a parte Luperto e Cacace l’impressione è che a questa difesa, in questo momento, manchi qualcosa per invertire la tendenza.
I numeri dicono che contro il Cagliari la retroguardia azzurra ha concesso quattro tiri nello specchio, cinque al Milan e ben nove al Bologna a fronte dei sei totali che non hanno sortito alcun effetto in termini di risultato.
Numeri che dicono tanto e che segnano il passo di una squadra tuttora padrona del proprio destino ma che, per l’ennesima volta, dovrà attingere a tutte le risorse possibili per mantenere la Serie A per la quarta stagione consecutiva.
Risorse che potrebbero rispondere al nome di Jacopo Fazzini, il classe 2003 cresciuto nel florido vivaio azzurro e che in quest’ultima parte di campionato potrebbe rappresentare una validissima alternativa nelle rotazioni di mister Nicola: giocatore brevilineo e dotato di un ottimo senso della posizione, nel corso della stagione Fazzini si è distinto sia come mezzala che come giocatore di interdizione garantendo ai compagni della difesa un’adeguata copertura in fase di non possesso. Quindici presenze nel solo girone di andata per un totale di settecentocinquantacinque minuti, quasi un’ora contro l’Hellas Verona nella disgraziata trasferta del 13 gennaio, poi il vuoto: appena quattro minuti in campo contro il Monza, uno all’Allianz Stadium e cinque contro il Genoa.
Alla mezz’ora complessiva concessagli tra Salernitana e Fiorentina seguono il problema alla coscia che lo tiene lontano dal rettangolo verde in occasione del blitz di Reggio Emilia ed un nuovo rientro nel match casalingo contro il Cagliari nel quale si distingue per l’ottima prova offerta in soli diciotto minuti di gioco e nell’inedito ruolo di esterno d’attacco. Meno bene a Milano, dove ha sofferto non poco le geometrie del dirimpettaio Bennacer, ma tanto è bastato per convincere il ct dell’Under 19 Carmine Nunziata a convocarlo per le due sfide di qualificazione alla fase finale dell’Europeo 2025 contro Lettonia e Turchia in programma domani pomeriggio al Manuzzi di Cesena e martedì prossimo al Mazza di Ferrara.
Della spedizione che partirà alla volta del Meazza non farà quasi sicuramente parte Maleh e con Grassi a rischio squalifica ed ancora alle prese con il dolore all’addome la carta Fazzini potrebbe rivelarsi più di un’opzione per le speranze azzurre di ottenere un buon risultato contro la capolista.
A proposito di nazionali, in questi giorni saranno impegnati con le rispettive rappresentative anche Bereszynski, Berisha, Cacace, Marin, Goglichidze e Shpendi per un tour de force al quale, tra aprile e maggio, seguirà il ritorno in campo per le ultime nove gare di Serie A.

il tirreno
 
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Della Scala Il grande ex crede nell’Empoli
Il centrocampista sulla salvezza del 1987: «Noi eravamo un gruppo storico, ma raggiungemmo l’obiettivo per il rotto della cuffia»

di Ilaria MasiniEMPOLI Luca Della Scala, lei è stato fra i protagonisti della prima storica salvezza in Serie A del 1987. Vede differenze e similitudini con la formazione attuale?
«Noi eravamo un gruppo “storico“ con pochi innesti diversi di stagione in stagione, e di conseguenza eravamo affiatatissimi. Pure l’allenatore era il solito, senza tanti cambi in panchina a differenza di quello che, per necessità, è accaduto quest’anno».
Adesso come vede la corsa per non retrocedere?
«Per noi la situazione in classifica era peggiore e ci siamo salvati soltanto per il rotto della cuffia all’ultima giornata, anche grazie alla coincidenza di altri risultati. Quest’anno mi pare che le circostanze siano più rosee e la salvezza potrebbe arrivare anche prima».
Chi erano i vostri leader?
«Di leader c’era soltanto Della Monica che aveva un tasso di qualità più alto rispetto al resto della rosa. Noi eravamo tutti ottimi gregari e ognuno ha fatto il proprio ruolo ed è così che si arriva alla meta».
Come vede la prossima sfida con l’Inter?
«Mi sembra che dopo il cambio di allenatore non ci siano stati avversari contro cui non poter vincere, quindi vale lo stesso anche per la sfida di Milano. Certo, i nerazzurri sono assolutamente superiori e non si può negare, però la difesa azzurra regge e anche il portiere è bravo. Contro il Bologna l’Empoli ha sofferto, ma ha perso solo nel finale».
L’Empoli è reduce da tre ko di fila. È complicato a livello psicologico ripartire?
«Si, però perdere contro squadre forti come Milan e Bologna, ci può stare. Quella che brucia davvero è la sconfitta interna col Cagliari. Però è anche vero che ci sono stati dei risultati insperati come a Torino grazie al pari con la Juve o prima ancora con la vittoria a Napoli. I punti alla fine si compensano».
Il mese di aprile le sembra particolarmente complicato?
«Il calendario è comunque sempre difficile perché, se non incontri i club più forti, ci sono gli scontri diretti. Fra le concorrenti, anche a livello morale, mi sembrano messi peggio Frosinone e Sassuolo. L’importante è trovare continuità, come è stato fatto con i sei risultati utili consecutivi, e lottare fino alla fine».
Conosce Davide Nicola?
«Solo indirettamente perché Gelain, di cui sono grande amico, è stato il suo secondo al Livorno e me ne ha sempre parlato molto bene».
Quali sono i giocatori a cui potrebbe aggrapparsi adesso?
«Soni rimasto sorpreso che nelle ultime uscite non sia partito titolare Cerri che ha sempre lottato e sfiancato la difesa avversaria nella prima frazione di partita. Per poi far subentrare Niang e Caputo. Con l’Inter io sceglierei di nuovo Cerri dal primo minuto e poi gli altri in corsa».
Segue sempre l’Empoli?
«Sì, guardo ogni gara in tv. Anzi, mi piacerebbe tornare allo stadio un giorno con qualche altro ex giocatore, invitati allo stadio dal club. Non c’è stata mai l’occasione fino ad ora, ma credo che sarebbe bello se la società ci chiamasse per assistere insieme a una partita».

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Dal campo
Berisha stop in Nazionale Sempre in tre ai box

Prosegue il periodo sfortunato in casa Empoli per quanto riguarda gli infortuni. Ieri sera, infatti, la Nazionale albanese ha reso noto con un comunicato lo stop del portiere azzurro Etrit Berisha, che ha accusato un problema di natura muscolare ai pettorali. L’estremo difensore resterà comunque nel ritiro dell’Albania, sebbene dovrà saltare la prima amichevole contro il Cile. Lo staff sanitario albanese ne monitorerà poi le condizioni nei prossimi giorni, ma è plausibile che sia costretto a saltare anche il test con la Svezia. Intanto al Centro Sportivo di Petroio l’Empoli prosegue il proprio lavoro di preparazione in vista della trasferta del prossimo 1 aprile a Milano contro l’Inter. Purtroppo anche in questo caso non è cambiata la situazione degli infortunati: anche ieri mattina infatti non si sono allenati Ebuehi, Grassi e Ismajli. Per gli ultimi due la speranza è quella di poterli veder lavorare almeno a parte la prossima settimana.
la nazione
 
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dal campo mi dicono che il gruppo è stato infoltito da un buon numero di ragazzi della primavera, che vogliosi di mettersi in mostra stanno mettendosi in evidenza, con un nicola prodigo di indicazioni, per tutti, anche a questi ragazzotti, fermando il gioco e correggendo anche la postura di come si mettono per ricevere palla.
molto didattico sui particolari dei giocato.
completamente diverso da andreazzoli che curava maggiormente i movimenti di squadra in fase di possesso e meno puntiglioso sui singoli.
grassi fa un lavoro differenziato, ma sempre più intenso. dovessi scommettere...scommetterei sulla sua presenza.
buono spirito.
ancora non si hanno notizie precise su ebuhei, sul suo percorso riabilitativo.
ismajli è stato avvistato al castellani entrare nel ventre della tribuna.
la squadra lavora a petroio perchè stanno facendo alcuni interventi sul sussidiario.

mancherà maleh. peccato per l'ammonizione col bologna presa nel finale di gara...non abbiamo un giocatore simile a lui, con le stesse caratteristiche.
 
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view post Posted on 22/3/2024, 08:18

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Penso invece che l ammonizione di Maleh sia capitata a fagiolo. Meglio perderlo con l Inter che al 95% è persa ugualmente che con toro o Lecce che diventano decisive. Anzi x me lo è già il Torino. Con gli scontri diretti di domenica già peggioreremo la ns classifica. Se perdi anche col toro avrai 5 sconfitte consecutive sul groppone e andare a Lecce a quota 25 vuol dire non vincere di sicuro. Dopo I 2 punti buttati con Bologna e Cagliari battere il toro diventa basilare. Il Cagliari andava affrontato dopo Milan e Bologna non dopo l euforia di 6 risultati utili.
 
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view post Posted on 22/3/2024, 08:56

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Sull'ammonizione a Maleh la penso anch'io come re.Meglio assente con l'Inter che col Toro e quelle dopo.Per il tipo di gioco che fa è sottoposto al cartellino.Anzi,mi pare fosse anche da tanto tempo in diffida.Io darei fiducia a Bastoni nel suo ruolo.A Milano con un bel 352 o 3421.Nel primo caso Cambiaghi seconda punta,nell'altro neo due dietro Cerri insieme a Zurkowski con Fazzini Marin e Bastoni in mediana.
 
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probabilmente è meglio non averlo con l'inter...e averlo dopo...ma il problema di non avere un giocatore simile resta.
allora era meglio portare grassi in panchina e fargli predere un giallo per proteste...così....entrava dall'infortunio pulito e non in diffida.
magari son troppo machiavellico.
 
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CITAZIONE (R'96 @ 22/3/2024, 08:56) 
Sull'ammonizione a Maleh la penso anch'io come re.Meglio assente con l'Inter che col Toro e quelle dopo.Per il tipo di gioco che fa è sottoposto al cartellino.Anzi,mi pare fosse anche da tanto tempo in diffida.Io darei fiducia a Bastoni nel suo ruolo.A Milano con un bel 352 o 3421.Nel primo caso Cambiaghi seconda punta,nell'altro neo due dietro Cerri insieme a Zurkowski con Fazzini Marin e Bastoni in mediana.

mi sono dimenticato una cosa importante, zurko mercoledì in un contrasto sul pallone con un compagno si è fatto male, è rientrato negli spogliatoi zoppicando sorretto un po' dal massaggiatore e ieri non si è allenato.
speriamo recuperi...dovrebbe essere la stessa caviglia che lo aveva tenuto fermo qualche settimana fa.
 
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view post Posted on 22/3/2024, 10:09

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Andiamo bene. Ma anche Grassi. Ma che infortunio è dolore agli addominali? È fuori da un mese e mezzo. Caputo 2 mesi x una caviglia. Non vorrei fare il gufo della situazione. Ma ogni retrocessione è sempre starà costellata da un numero di infortuni troppo elevato.
 
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view post Posted on 22/3/2024, 10:16

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Io credo che Grassi si sia stirato o comunque abbia riportato un problema muscolare.Per Zurkowski speriamo sia solo una botta e che nel giro di un paio di giorni possa tornare in gruppo.Abbiamo bisogno come il pane della sua migliore condizione fisica.
 
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