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31ª giornata EMPOLI - TORINO, 06/04/2024 Ore: 20:45

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view post Posted on 5/4/2024, 04:35
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Empoli, Pratali punge l’attacco
«Per salvarsi serve un centravanti che garantisca la doppia cifra»

L’ex difensore sul momento no degli azzurri: «Finalizzare è la chiave. E gli sbagli ora possono fare la differenza» E poi sull’esonero di Zanetti: «Ha pagato errori non suoi, molte pedine sono arrivate agli sgoccioli del mercato»

di Ilaria Masini EMPOLI Archiviata la sconfitta di San Siro, per l’Empoli è già vigilia della sfida contro il Torino. Una partita delicata per gli azzurri che devono tornare a fare punti dopo quattro giornate a secco ma decisiva anche per il Torino, a caccia di un posto in Europa. L’ex difensore Francesco Pratali conosce bene le due piazze e inquadra la sfida.
Pratali, per la sua esperienza, qual è il primo ingrediente che serve adesso all’Empoli?
«Tutte le volte che mi sono salvato in carriera avevamo una punta da doppia cifra. È fondamentale. Tavano, Saudati, Rocchi hanno sempre fatto più di 10 reti e questa è una statistica che va tenuta presente. La chiave è la finalizzazione».
Serve più ferocia sotto porta?
«L’importante è concretizzare e non tutte le partite sono uguali. A volte basta mezzo tiro per vincere, altre volte la palla non vuole mai entrare. Se ci sono due occasioni vanno sfruttate perché gli episodi fanno la differenza. A livello difensivo invece hanno sempre fatto abbastanza bene e hanno perso con pochi gol di scarto».
Quale il rimpianto maggiore nelle ultime 4 sconfitte?
«Meritavano qualcosa di più con il Cagliari e il risultato poteva essere diverso. Le altre tre gare con Bologna, Milan e Inter credo che siano da considerare proibitive. Ora ci sono in palio punti pesanti e devono sbagliare il meno possibile, soprattutto in casa».
Con il Torino cosa si aspetta?
«Prima di tutto grandi motivazioni che possono fare la differenza. Il Torino sulla carta è nettamente più forte però in una partita secca può succedere di tutto. Il Toro è una squadra che gioca l’uno contro uno a tutto campo e a livello fisico ti può mettere in difficoltà, però se l’Empoli riesce a uscire dalla prima pressione può trovare gli spazi per fare male».
Da doppio ex come ha vissuto le due piazze?
«A Empoli sono legatissimo ed è un rapporto particolare, fra giovanili e prima squadra. Anche a Torino sono stato bene ed è una città in cui c’è una grande tifoseria, attaccata a quella maglia storica. Quello del Toro è il secondo risultato che guardo ma certamente ora faccio il tifo per l’Empoli e per la sua salvezza».
Chi vede più in difficoltà in zona retrocessione?
«Il Sassuolo senza Berardi ha perso tanto e poi loro non sono abituati a lottare per la salvezza. Però anche le altre non possono certo stare tranquille».
Come mai secondo lei Paolo Zanetti ha avuto difficoltà all’inizio della stagione?
«Ha pagato errori non suoi e una squadra in fase di costruzione durante la preparazione, molte pedine sono arrivate negli ultimi giorni di mercato e poi quando inizia il campionato è difficile dare un’identità. Ha tutte le capacità per rientrare subito in pista. Può avere tante opzioni sia in A che in B ed estero. Deve fare solo la scelta giusta per il suo percorso».
E lei ora come vive il calcio?
«Con la polisportiva Monteserra nel Comune di Buti con cui ci stiamo togliendo tante soddisfazioni, compresa la recente vittoria dei 2011 in un importante torneo. Ai ragazzi della scuola calcio consiglio sempre di dare tutto sul campo e di divertirsi».

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Mancano i gol? Al vaglio la soluzione delle due punte a gara in corso
Niang verso la conferma, in mezzo torna Maleh

Per una squadra che ha il peggior attacco del campionato, affrontarne una che ha già totalizzato 15 clean sheet in 30 partite, può essere una sfida ancora più affascinante. È quello che accadrà domani sera all’Empoli contro il Torino quando gli azzurri, dopo quattro turni senza riuscire a trovare la via del gol, sono chiamati ad andare oltre i propri limiti. Un grande peso sarà nella forza realizzativa della prima punta. Dall’inizio potrebbe essere confermato di nuovo Niang ma, in base a come si metterà la partita, non è escluso che Nicola possa passare pure a una soluzione con due centravanti contemporaneamente a gara in corso. Nell’undici iniziale tornerà Maleh, dopo aver scontato il turno di squalifica, e alle spalle dell’attaccante centrale non sono previste novità e agiranno Zurkowski e Cambiaghi. Fra i convocati tornerà con ogni probabilità Grassi che manca dalla sfida interna contro la Fiorentina del 18 febbraio. Se dovesse giocare, sarebbe la sua cinquantesima in azzurro. Ancora out Ismajli e Berisha, oltre naturalmente a Ebuehi. La posta in palio è altissima per entrambi i club anche se gli obiettivi sono diversi perché l’Empoli punta alla salvezza e il Torino vuole rimanere aggrappato alla speranza di un piazzamento europeo. E servirà anche la massima attenzione perché lo scorso anno la partita terminò in parità (2-2) con gli azzurri che si fecero rimontare il doppio vantaggio: alle reti di Luperto e Marin seguirono quelle di Ricci e Sanabria. Oggi alle 13 Davide Nicola parlerà all’interno della sala stampa del «Carlo Castellani-Computer Gross Arena» e spiegherà con quale tipo di atteggiamento vorrà affrontare i granata che lui conosce molto bene in quanto ex, sia come calciatore che da tecnico.
la nazione

IL CONFRONTO
Nicola contro Juric La sfida nei numeri

M’Baye Niang, 3 gol con l’Empoli Davide Nicola nella sua carriera non ha mai vinto contro il Torino e Ivan Juric non ha mai perso contro l’Empoli. Ma quali sono i numeri dei loro scontri diretti? In realtà anche da questo punto di vista i precedenti non sono del tutto incoraggianti. Quello di sabato sera sarà infatti il nono confronto assoluto tra i due allenatori, l’ottavo nel campionato di Serie A. Il bilancio è nettamente a favore delcroato, che in otto partite della massima serie ha vinto per ben quattro volte, pareggiato in tre occasioni e ne ha persa una soltanto. L’ultimo confronto, in ordine di tempo, tra Juric e Nicola è dello scorso 8 gennaio, in Salernitana-Torino, gara disputata alla stadio Arechi e terminata sul risultato finale di 1-1 con le reti messe a segno daSanabria e Vilhena. L’unica vittoria di Nicolacontro il collega attualmente in granata risale invece alla stagione 2019/2020 quando era sulla panchina del Genoa ed è riuscito a battere il Verona, allenato allora da Juric. La gara terminò 3-0 e per domani sono entrambi pronti a scrivere un’altra pagina delle loro sfide.
I.M.

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Empoli. Gli azzurri nella zona rossa ma con il miglior ruolino di marcia
Nessuna tra le squadre in lotta per la salvezza ha fatto meglio nelle ultime 10 giornate Nicola è l’allenatore subentrato che finora è riuscito a ottenere di più in campionato

04 aprile 2024
EMPOLI. A otto giornate dal termine del campionato è giusto armarsi (oltre che di pazienza) anche di taccuino e calcolatrice per fare un po’ di conti e spulciare la situazione delle avversarie dell’Empoli nella corsa salvezza. Se è vero che l’arrivo di Davide Nicola a gennaio sulla panchina azzurra ha indubbiamente rappresentato un momento di svolta per la stagione, l’ultimo periodo impone una riflessione e costringe per certi versi a guardare anche “in casa d’altri” per giudicare lo stato di forma delle rivali che vogliono rimanere aggrappate con le unghie e con i denti alla cara vecchia Serie A. Le otto squadre che attualmente stanno lottando per la salvezza (l’aritmetica ancora non condanna la Salernitana, ultima a 14 punti) sono Lecce, Udinese, Verona, Cagliari, Frosinone, Empoli, Sassuolo e – per l’appunto – Salernitana. Il Genoa, dodicesimo in classifica, dopo il pareggio con il Frosinone ha raggiunto quota 35 punti, accumulando quindi dieci lunghezze sulla zona rossa (occupata da Empoli e Frosinone appaiate a 25), quindi può lecitamente considerarsi “virtualmente” salvo. La bagarre comincia sotto e vede quindi otto squadre lottare per evitare le ultime tre posizioni della graduatoria che varrebbero la retrocessione in B. Guardando il lungo periodo, ovvero le ultime dieci giornate, lo stato di forma migliore lo detiene ancora l’Empoli, nonostante gli ultimi brutti risultati: dall’arrivo di Davide Nicola sulla panchina azzurra sono arrivate tre vittorie e tre pareggi, “tradotti” in dodici punti. Nessuna delle dirette concorrenti per la salvezza ha fatto meglio: Verona e Udinese hanno raggranellato dieci punti nelle ultime dieci giornate, il Cagliari nove, il Lecce otto, il Frosinone sei, il Sassuolo cinque e la Salernitana due. L’altro parametro a cui far riferimento è quello rappresentato dalle ultime cinque giornate di campionato. In questa ulteriore “classifica” la squadra che ha fatto meglio è il Cagliari. I rossoblù di Ranieri infatti hanno raccolto otto punti nelle ultime cinque giornate, facendo meglio di Verona (sette), Udinese e Lecce (cinque), Sassuolo (quattro), Empoli (tre), Frosinone e Salernitana (due). Il momento di svolta per i sardi è stato senz’altro il successo il mese scorso al “Castellani” proprio contro l’Empoli: un risultato giunto alla ventisettesima giornata che ha di contro segnato uno spartiacque nella stagione dell’Empoli targato Nicola. Dopo quella sconfitta infatti gli azzurri non sono più riusciti a trovare il risultato positivo che manca ormai da sei giornate (la vittoria per 3-2 in casa del Sassuolo nell’ultimo match di febbraio, la ventiseiesima giornata di campionato).

Certo, il ruolino di marcia collezionato all’inizio dal tecnico di Luserna San Giovanni è invidiabile e rimane l’allenatore subentrato che (per ora) ha fatto più punti, ma proprio per non disperdere quel prezioso capitale è bene invertire subito la rotta, a partire dal match di sabato che vedrà l’Empoli impegnato in casa contro il Torino. Luperto e compagni scenderanno in campo conoscendo il risultato dello scontro diretto che andrà in scena la sera prima fra Salernitana e Sassuolo: un pari o, peggio ancora, una vittoria dei neroverdi in Campania potrebbe costare caro in termini di classifica, con gli azzurri che si troverebbero appaiati alla squadra di Ballardini o, peggio ancora, scavalcati, scendendo in penultima posizione.

Uno scenario da scongiurare raccogliendo senza se e senza ma i tre punti con i granata il giorno successivo. Senza dimenticare di tenere d’occhio il Lecce (che sabato alle 15 sarà impegnato a San Siro contro il Milan), avversario dell’Empoli nella giornata successiva, il 13 aprile, quando andrà in scena lo scontro diretto al “Via del Mare”.

il tirreno 04/04/2024
 
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view post Posted on 5/4/2024, 14:50
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Dovete strappare almeno un pareggio
 
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CITAZIONE (U.S. Salernitana @ 5/4/2024, 15:50) 
Dovete strappare almeno un pareggio

Speriamo....ma se voi fate due pere al sassuolo...ancora meglio :woot:
 
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view post Posted on 5/4/2024, 21:27
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Ahimè c'è le hanno fatte loro a noi... anche se ancora non è finita..
Quest'anno un disastro per noi..
 
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Aspe 2a2... pareggio al 91... :D
 
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Empoli, un altro stress test
Nicola non si nasconde «È una partita importante Serve della sana pazzia»
Il mister azzurro ancora contro il suo passato: «Non voglio una squadra timorosa»

di Simone CioniEMPOLIUn’altra ex sulla strada di Davide Nicola e il suo Empoli. Dopo Genoa e Salernitana, l’attuale allenatore azzurro si trova nuovamente a misurarsi con il suo passato: 59 presenze tra giocatore e allenatore con il Torino, che stasera alle 20.45 sarà appunto di scena al Castellani-Computer Gross Arena. Maglia granata con cui segnò anche un’importante gol nei play-off della B 2005-’06. «Quel gol appartiene ormai al passato, ma sicuramente la struttura del Torino di Cairo è partita anche da quanto facemmo noi, con grande soddisfazione, in quell’occasione – esordisce Nicola in fase di presentazione del match –. Chi mi conosce lo sa, però, io ogni volta mi immedesimo in maniera forte in quello che rappresento e adesso per me conta solo l’Empoli. Anzi, spero di rimanere nel cuore dei tifosi azzurri, che mi auguro vengano in massa allo stadio perché in questo momento è ancor più importante la sinergia che si sta comunque creando fra la squadra, noi all’interno del campo dobbiamo dimostrare che viviamo solo per raggiungere l’obiettivo e fuori nel trasmetterci quell’energia che per noi è fondamentale». L’apporto della Maratona sarà sicuramente una chiave dell’odierna sfida, ancora una volta come le ultime tre dal coefficiente di difficoltà importante.«Il Torino è una squadra molto fisica, che ha 15 clean-sheet sulle 30 partite giocate, che non subisce quasi mai gol nella prima mezzora e che viene da un importante lavoro di tre anni svolto con Juric – ammette il tecnico azzurro –. Anche noi, però, in queste ultime 10 partite abbiamo numeri importanti. Il problema dell’attacco per me è un falso problema, perché abbiamo segnato 11 reti in 10 partite dopo che ne erano state realizzate altrettante in 20, subendo allo stesso tempo solo 10 dei 45 gol incassati complessivamente. E non dimentichiamoci che abbiamo affrontato le prime tre migliori difesa del campionato. Per me è importante la consapevolezza del lavoro che stiamo facendo e da questo punto di vista quella odierna è una partita molto importante, che dovremo affrontare con una “sana pazzia“, senza fare calcoli ma pensando esclusivamente a noi stessi. Abbiamo una grossa opportunità per dare credito a tutto quello che abbiamo fatto nelle ultime tre partite, a livello di prestazione. Voglio che i ragazzi giochino con la voglia di fare un’impresa e non con timore».La formazione iniziale non dovrebbe discostarsi molto da quella partita a Milano contro l’Inter, ma occhio anche alla soluzione doppio centravanti: «È una scelta possibile anche dall’inizio, naturalmente mantenendo la nostra struttura di gioco – conclude Nicola –. In settimana abbiamo provato due assetti, ma il lavoro più grande fatto finora è stato quello di riequilibrare la condizione fisica di tutti, che adesso è performante anche se questa settimana abbiamo avuto due giorni in meno di recupero rispetto al Torino. Se può essere la partita di Cancellieri? Sarà la partita di tutti perché noi abbiamo giocato lunedì e dobbiamo tenere un’intensità altissima, che potrà fare la differenza insieme alla lucidità e alla personalità di sviluppare il proprio gioco. Il gruppo deve capire che anche mezzora può fare la differenza, non solo per se stessi, ma per l’intera stagione».
la nazione

Numeri e curiosità della sfida
Il bilancio sorride agli azzurri Contro i granata più pari in A

Quella odierna è la sfida numero 40 tra Empoli e Torino con il bilancio che pende dalla parte degli azzurri, vincitori finora in 13 delle 39 precedenti occasioni, contro gli 11 successi granata. Sono 15 invece i pareggi, di cui 11 in Serie A e contro nessun altra squadra il club di Corsi ha ottenuto così tanti ’nulla di fatto’ nel massimo campionato italiano. Parlando delle sole gare giocate al Carlo Castellani-Computer Gross Arena, 19, il bilancio ha ancora più marcatamente le tinte azzurre con ben 10 vittorie e 7 pari contro le sole 2 affermazioni del Torino, l’ultima l’1 maggio2022 con il punteggio di 3-1. Questa tra l’altro al momento è l’unico successo granata a Empoli in Serie A, nelle 11 volte che le due squadre si sono affrontate sul palcoscenico più prestigioso (3 vittorie empolesi e 7 pareggi nelle altre 10 partite). Una curiosità che accomuna le due compagini riguarda i gol segnati durante le loro partite. Torino ed Empoli sono infatti rispettivamente la prima e la seconda squadra nei cui incontri si è finora segnato di meno: 55 reti nelle partite disputate dal team di Juric (1.8 gol di media), 67 in quelle giocate dagli azzurri (2.2 di media).
la nazione
 
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Empoli Per l’assalto al Torino Nicola sperimenta anche il 3-5-2
Non escluso un cambio di modulo con Niang e Cambiaghi a formare l’attacco Out Ismajli, possibile ritorno in campo, probabilmente a gara in corso, di Grassi
05 aprile 2024
EMPOLI. Si lavora senza sosta in casa Empoli per preparare il match contro il Torino che verrà al Castellani in cerca di punti per l’Europa. In questi giorni mister Davide Nicola sta insistendo con il solito modulo, il 3-4-2-1, ma con qualche variante che potrebbe essere utile in fase di non possesso. Il tecnico di Luserna San Giovanni starebbe infatti collaudando anche il 3-5-2, con Niang e Cambiaghi a comporre il duo d’attacco e Zurkowski arretrato prudenzialmente in mediana. Maleh contro l’Inter ha scontato il turno di squalifica e dovrebbe tornare titolare per dettare i tempi nel tondino di centrocampo. Accanto a lui possibile l’impiego di Marin, come è stato negli ultimi incontri, ma ci sarebbero da considerare anche le condizioni di Grassi, in netta ripresa. In questi giorni, il bresciano si è allenato sempre di più in gruppo con i compagni: che sia arrivato il momento di rientrare in campo, magari a gara in corso? Potrebbe essere una soluzione a cui Nicola sta pensando in questi giorni, anche per ovviare a un problema sempre più palpabile. Nelle ultime uscite, l’Empoli nel tiro dalla distanza ha colto poco lo specchio della porta e ha il “viziaccio” di finire spesso, troppo spesso in fuorigioco. Sono sessantuno gli offside fischiati in stagione all’attacco empolese, record negativo del campionato. Ecco che un diverso interprete dei lanci dalle retrovie potrebbe fare comodo. Due giocatori che in questi giorni stanno lavorando a parte sono Berisha e Ismajli: il portiere albanese potrebbe accomodarsi in tribuna domani, con Perisan pronto a fare la sua parte da vice-Caprile in panchina. In difesa fiducia confermata quindi a Bereszynski sulla destra: l’esterno polacco anche in occasione della gara contro l’Inter ha dato prova di personalità, pur dovendo fronteggiare avversari del calibro di Martinez e domani potrebbe tornare a farsi valere contrastando a dovere le avanzate del temibilissimo Zapata, l’attaccante più prolifico dei granata con dieci reti. Davanti a Caprile troverà naturalmente posto Walukiewicz, sulla fascia sinistra Luperto non farà altro che aumentare il suo già lauto minutaggio guidando a dovere i compagni nella fase di rientro. Davanti al capitano, Gyasi è pronto all’ennesima prova di corsa e sacrificio: il ghanese dovrà provare a farsi spazio in avanti quando l’occasione si presenterà e dovrà essere pronto a ripiegare aiutando la difesa nella lettura delle azioni offensive granata. Anche da Zurkowski ci si aspetta tanto, dopo quanto di buono fatto vedere nelle sue prime partite di ritorno all’Empoli: il polacco dovrà svariare sui due fronti, il centrocampo e l’attacco, cercando di rendersi imprevedibile per la difesa granata. In attacco potrebbe ancora partire titolare Niang, con Cerri pronto a subentrare. All’appello non mancherà il dodicesimo uomo, chiamato a fare la sua parte nell’ennesimo crocevia della stagione. Come contro il Bologna, gli Under 14 accompagnati avranno diritto a un biglietto omaggio; ogni abbonato potrà acquistare al massimo quattro biglietti a un prezzo ridotto e chi acquisterà il tagliando per la gara contro il Torino avrà la possibilità di acquistare in prelazione e a tariffa promozionale al massimo due ingressi per la gara contro il Napoli.
il tirreno del 05/04/2024
 
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CITAZIONE (U.S. Salernitana @ 5/4/2024, 22:35) 
Aspe 2a2... pareggio al 91... :D

come diceva il trap...non dire gatto se non l'hai nel sacco...
 
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Torino, Juric: "La classifica è giusta. Rimpianti? Solo i tanti infortuni"
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IERI ALLE 10:23SERIE A
di EMANUELE PASTORELLA
fonte Tuttomercatoweb
9.45 - A Empoli il Torino cerca il tris di vittorie consecutive dopo quelle contro Udinese e Monza, ma nel triennio Juric non è mai riuscito il filotto. Per continuare a sognare l'Europa, però, i granata non possono fare altro che puntare al colpo grosso in Toscana, anche per arrivare al meglio al derby contro la Juventus di sabato prossimo. A breve, dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico Ivan Juric presenterà la sfida di domani sera alle 20.45. Segui la diretta testuale su Tuttomercatoweb.com, l'inizio della conferenza stampa è previsto per le 10.

Ore 10.09 - Comincia la conferenza stampa di Juric
Quattro risultati utili di fila e tanti clean-sheet: in cosa siete migliorati?
"Siamo solidi e facciamo buone prestazioni, dobbiamo continuare così. A volte vinciamo e a volte no, ma siamo giusti già da diversi mesi"
Cinque punti in più sull'anno scorso: è giusta la classifica?
"E' sempre giusta. Quando non segni vuol dire che ti manca qualità, a volte non ottieni massimo. Non ci sono rimpianti se non gli infortuni: non puoi fare niente, capitano. Ma è un rammarico"
Quali sono i rischi di domani?
"Li ho visti dal vivo a San Siro. La differenza tra noi e loro è minima, dipende tutto dal lavoro e dalla voglia di migliorarsi. A San Siro hanno fatto bene, sarà difficile e si giocherà sui dettagli"
Chi manca domani?
"Gineitis, che è una cosa seria. Il resto della squadra è in ottima forma, abbiamo fatto un'altra settimana giusta. Dobbiamo dimostrare di essere mentalmente e fisicamente pronti"
Come stanno Sanabria e Zapata?
"Sanabria dopo le cure si è ripreso bene, ha fatto un'ottima settimana. Zapata ha la continuità dei grandi, cura sempre il suo corpo e li vedo bene"
Lazaro è di nuovo il titolare a sinistra?
"Non ci sono titolari e no. Siamo in pochi, ogni settimana cerchiamo le soluzioni giuste. Può succedere anche domani di cambiare qualcuno, dobbiamo tirare fuori il meglio da tutti e i cambi sono decisivi per dare lo slancio"
Quanto è importante l'aspetto psicologico per il finale di stagione?
"Tutto parte dagli allenamenti, non è che fai un discorso e poi sistemi. Bisogna sempre andare forti, in partita serve fare ciò che si è provato. Dobbiamo essere sempre sul pezzo, ma mi sembra un Toro maturo: anche nelle difficoltà siamo sempre tosti. Il lavoro sulla testa si crea con il tempo e con gli allenamenti per poi portarlo in partita"
Ricci è in diffida: ci sta pensando per il derby?
"Non ci penso proprio al derby"
Si sente evoluto a livello personale?
"Molto evoluto. Ho affrontato situazioni diversamente rispetto al passato. Non è solo il campo e tattica, anche altre situazioni che prima non avevo"
Cosa si porta dietro di questa esperienza al Toro?
"Non lo so, sono sorpreso dalla domanda...Faccio fatica a dirlo al volo. Ho ancora tutto contrastante (ride, ndr)"
Non dovesse arrivare l'Europa, avrebbe un senso d'incompiutezza anche della sua evoluzione?
"Non ci ho pensato. Bisogna far felice la gente, questa è la cosa che mi porta avanti. E quando non riesci a farlo, è meglio togliersi. Stiamo facendo bene, ci sono tanti giovani che prima non avevamo e si lavora bene. Poi si vedrà. Ora voglio vincere a Empoli e giocare così, l'obiettivo è quello. Manca l'ultima pazzia di spingere forte e ottenere un risultato che tre mesi fa mai avrei pensato"
Nei primi tempi non avete preso gol in 26 gare su 30: è un gruppo che non sbraca mai?
"Sono molto soddisfatto del Toro. Ricordo i 140 gol presi in due anni, i giocatori che lottavano per salvarsi: è per questo che dico che la differenza è poco tra un traguardo importante e lottare per non retrocedere. Il dato è da un lato positivo, ma dall'altra puoi pensare che ci manchi la panchina più lunga per ottenere qualcosa in più. Già domani è una sfida molto pericolosa, basta poco per cambiare questa serietà: se due o tre giocatori non remano dalla stessa parte, poi diventi fragile come tre o quattro anni fa nonostante una rosa molto importante"
Chi manca domani?
"Questo è il mio rammarico. Ci sono Ilic, Schuurs e Djidji, poi è un peccato per Gineitis perché volevamo vederlo all'opera"
Ha visto la finale di coppa Primavera di ieri sera persa dal Toro ai rigori?
"Hanno fatto la partita giusta, meritano complimenti. Il problema dei nostri giovani è come impostarli bene: il passo tra Primavera e prima squadra è enorme, c'è un abisso tra i nostri allenamenti e i loro. Ciò che fanno Atalanta e Juve è fantastico con l'Under 23. Abbiamo tanti giocatori interessanti come Dellavalle che domina in tutte le partite, ma deve farsi le ossa e trovare soluzioni per farlo crescere. In tanti possono diventare giocatori nostri, magari non subito"
Ore 10.23 - Termina la conferenza stampa di Juric
 
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