Nicola, o chi per lui (il capitano ad esempio), sabato avrebbero dovuto spiegare come sia possibile che una squadra che arrivava dalla gara col Torino, con la determinazione mostrata dopo il loro 2-2, si trasformi, nel giro, di una settimana, in un branco di coniglioli impauriti. Con in più l'aggravante data dalla consapevolezza che, sbancare Lecce, poteva dare una grossa spinta verso l'obbiettivo finale. Basta non mi dicano "i primi caldi", perché non è che il Lecce sentiva freddo. Aggiungo, partenza più che buona, segni e annullano, ok, ci sta un po' di delusione, ma cazzo, sei al 5 del primo tempo, non all'80esimo. Ergo, vogliamo cominciare a pensare male? No perché, io comincio ora a smaltire le ultime tossine di rabbia di Palermo '17........ Stop, chiudo un attimo e cerco di tornare lucido....vorrei il conforto di qualcuno che sa meglio come funzionano le cose, al giorno d'oggi, è più conveniente rimanere in A, rispetto a 40 anni fa? Intendo a livello di uscite ed entrate. Vero che, sicuramente, entrano più soldi, ma i giocatori sono altri, e i costi aumentano. Da una parte, riassumendo, penso sempre male, da quell'altra non capisco dove stia il vantaggio. Passando alla squadra.....la voglia di Niang quando è entrato? La poco lucidità del polacco che non ha capito che, in quella situazione, è meglio sparacchiare via la palla, invece di contenere l'attaccante??? Sono tutte cose che mi portano, ancora, ad avere pensieri poco sani.
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