| Largo ai giovani? Primato per tre Cesena, Piacenza, Vicenza: ecco la vera linea verde. Piovono euro grazie alla nuova divisione dei contributi Lanciare i giovani paga, e in serie B non è un luogo comune. Paga davvero, 56 euro al minuto. Lo ha stabilito il mese scorso la Lega, decidendo di spartire una torta di 7 milioni (il 12,5% delle mutualità, per il resto il 50% è diviso in parti uguali, il 25% in base ai risultati degli ultimi anni e l’altro 12,5% secondo il piazzamento in campionato) in fette diseguali: più grossa a chi utilizza più under 21. Funziona così: il tetto massimo di pagamento per ogni partita è di 135 minuti, per ognuno di questi giocato da un atleta nato dal 1988 in poi vanno nel salvadanaio 56 euro. E nel caso qualcuno sia assente causa nazionali (non uno qualsiasi, deve aver giocato almeno il 20% delle gare precedenti), c’è un bonus di 45’ sommabile a quelli giocati con la maglia del proprio paese e spendibile nel tetto del minutaggio. Pare complicato, ma non lo è: basta avere due ragazzi titolari, o anche uno e mezzo, per beccare il massimo dei quattrini, che a fine anno saranno ancora di più: quello che resta dei 7 milioni, infatti, sarà ripartito con lo stesso criterio, in base all’utilizzo complessivo dei giovani. E a oggi, dopo 12 giornate, solo tre squadre sono al top. Verdi e contenti Cesena, Vicenza e Piacenza sono le tre dell’en plein, 135’ giovani a ogni gara, quelle che si mettono di più in tasca grazie a un criterio che premierà sempre più l’utilizzo dei giovani (il tetto salirà a 189’ il prossimo anno e a 225’ nel 2011). E se le prime due hanno un paio di under titolari all’interno di sistemi ben collaudati (Schelotto e Djuric per Bisoli, Brivio e Signori per Maran), il Piacenza non aveva grandi risorse per fare mercato e ha puntato forte sui ragazzi. E ora si trova con 2-3 gioielli pronti per fare cassa (Nainggolan e Bianchi su tutti) e una buona base su cui costruire il futuro. A spiccioli di distanza l’Empoli di Angella, il Padova di Renzetti e il Brescia. Caso curioso, quest’ultimo: non è a punteggio pieno solo perché ha saltato un paio di gare Rispoli, giovane solo d’età ma calcisticamente veterano, l’unico under in squadra quasi sempre titolare. Il golden boy designato, il ’91 polacco Salamon, è scivolato in panca, in compenso sta esplodendo Paghera, capitano della Primavera con la leadership nel sangue. Affare per tutti Un criterio di spartizione delle risorse che fa comodo anche alla A, che manda più volentieri i ragazzi in prestito al piano di sotto sapendo che i club sono più invogliati a farli giocare. Non a caso, molti di quelli che fanno numero per la mutualità sono di passaggio. Spiccano Kozak (Brescia, dalla Lazio), Daud (Crotone, dalla Juve), Gulan (Empoli, dalla Fiorentina), D’Alessandro (Grosseto, dalla Roma), Cani (Padova, dal Palermo) e Marilungo (Lecce, dalla Samp). Prima di tornare alla base, faranno fare soldi a chi li svezza in serie B. GLI INTROITI I guadagni in euro dopo 12 giornate CESENA 90.720 PIACENZA 90.720 VICENZA 90.720 EMPOLI 84.616 PADOVA 83.776 BRESCIA 78.894 MODENA 70.728 LECCE 68.936 GROSSETO 58.352 ALBINOLEFFE 54.712 CROTONE 53.928 SASSUOLO 53.500 TRIESTINA 48.944 FROSINONE 40.488 TORINO 37.128 REGGINA 36.008 MANTOVA 30.912 CITTADELLA 27.216 GALLIPOLI 25.872 ASCOLI 22.064 SALERNITANA 19.992 ANCONA 7.504
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