| Okaka: Io e SuperMario, che coppia! E’ la nuova Italia che avanza «Balotelli è già un campione ma per la nazionale maggiore deve avere pazienza. Stiamo in stanza insieme, ci giochiamo Roma-Milan alla playstation» di Rinaldo Boccardelli ROMA - «Mario è un campione, deve stare tranquillo, avere pazienza. La maglia della nazionale maggiore un giorno sarà sua, ma per adesso deve rispettare le scelte di Lippi e far bene qui nell’Under 21, magari per insinuare qualche dubbio in più al ct » . Parole da vecchio saggio ma dettate in realtà da Stefano Okaka, vent’anni e un futuro luminoso davanti. «Magari non ho lo stesso tiro di destro di Balotelli, ma sto lavorando per migliorare anche in questo fondamentale». Giocheranno insieme, probabilmente, domani a Rieti nella delicata sfida tra Italia e Ungheria Under 21. «Per la prima volta insieme anche se conosco Mario da tempo e in questo ritiro dividiamo anche la stanza » . Un tandem d’attacco inedito per scardinare la difesa magiara, un tandem di italiani neri e veri, e non per caso. «Già, è il segno dei tempi che cambiano, dell’evoluzione e dell’integrazione di razze diverse nella stessa società civile. Bello no? E c’è anche Ogbonna così fanno tre». Stessa stanza con Mario, che come al solito evita di parlare. Allora ci facciamo svelare qualcosa da Stefano che in Inghilterra ha trovato un calcio più «umano», senza troppe pressioni esterne. « Ascoltiamo musica, ci piace l’Hip Pop, poi ci giocheremo Roma- Milan (perchè com’è noto Balotelli è tifoso del Milan...) alla play- station. E sul campo spero che la Roma possa vincere, 1-0 si può fare». Roma ancora in corsa per lo scudetto? « Difficile con questa Inter e con questo Balotelli. Per il resto la Roma può tranquillamente contendere al Milan il secondo posto e riproporsi il prossimo anno in Champions League. Peccato per i punti, trippi, persi in avvio di campionato. Senza quella partenza fasulla adesso la Roma sarebbe all’altezza dei nerazzurri, in lotta per il titolo». Prosegue l’avventura inglese di Okaka. Tra l’altro da quando è arrivato il Fulham non perde più. «Già, da sette partite. E pensare che quando sono arrivato venivano da cinque sconfitte consecutive. E in campo erano tutti sorridenti. Chissà che atmosfera ci sarebbe stata a Roma in una situazione del genere!». Quali sono le differenze maggiori in campo tra serie A e Premier League? « Che in Inghilterra la partita non si ferma mai. Gli arbitri non fischiano, ci si picchia beatamente ma alla fine se vai a vedere i tabellini trovi pochissimi ammoniti. E’ un’altra mentalità, c’è più senso sportivo e meno furbizia». L’esordio in Under 21 nello scorso novembre in Lussemburgo. Prestazione più che buona ma niente gol. L’occasione per segnare arriva contro l’Ungheria. « La cosa più importante sarà vincere e tenere la squadra in corsa per le finali europee. Questa è una bella vetrina per tutti noi e vogliamo fortemente che l’avventura continui». Corriere dello Sport
Domani insieme a Rieti per battere l’Ungheria ROMA - La nazionale Under 21 si trasferirà questa mattina da Roma a Rieti dove domani, alle 18, affronterà l’Ungheria in una gara valevole per le qualificazioni alle finali europee di Danimarca 2011. Una partita da vincere assolutamente per gli azzurrini, pena la possibile eliminazione prematura. Contro i magiari (privi di Nemeth, che all’andata ci castigò con una doppietta), Casiraghi dovrebbe schierare il tandem Balotelli-Okaka in avanti. Per il resto il tecnico azzurro sembra voler optare per un 4-4-2 con Mannone in porta, Bellusci, Ariaudo, Ogbonna e De Silvestri sulla linea difensiva, Schelotto, Poli, Bolzoni e il rientrante Di Gennaro a centrocampo. Ma non è escluso l’utilizzo di Marilungo con un assetto più offensivo. Pesanti le assenze di Santon e Paloschi, infortunati, alle quali va aggiunta quella di Barillà, squalificato per un turno. Dirigerà una quaterna arbitrale francese. Oggi intanto si gioca Lussemburgo- Bosnia, partita da seguire con attenzione perchè una vittoria della squadra bosniaca rilancerebbe anche la candidatura degli ex jugoslavi per la qualificazione alle finali. Alla partita assisteranno anche il presidente federale Abete (che rinuncia alla nazionale maggiore) e il presidente del Coni Petrucci, di ritorno da Vancouver. r.b. Corriere dello Sport
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