Il Forum dei Tifosi dell'Empoli F.C.

Notizie dalle altre squadre e tifoserie, stagione 2010/11

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view post Posted on 14/6/2010, 20:42
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Comunicato da inviare - testo e sottoscrizioni

"Www.magicolane.com rappresenta la più importante community di tifosi del Vicenza Calcio.
Tale community è frequentata da centinaia di tifosi che quotidianamente si scambiano idee, commenti, speranze sul “Lanerossi Vicenza”.
In questo momento importante per il futuro del glorioso Vicenza Calcio e di totale silenzio da parte delle altre associazioni di tifosi, sentiamo il bisogno di “uscire” dalla nostra community virtuale e, utilizzando gli organi di stampa e contattando singolarmente le personalità della nostra provincia, di esternare le nostre preoccupazioni, speranze e richieste. Per questo motivo:

1) Al Presidente Cav. Sergio Cassingena e a tutta l’attuale proprietà, alla quale va il Nostro ringraziamento per aver riacquistato il Lanerossi Vicenza dall’Enic nel lontano 8 settembre 2004, chiediamo di interrompere il loro progetto sportivo più volte sbandierato (l’ultima volta durante la presentazione di Nedo Sonetti) che ha portato in 6 anni ad una retrocessione, a tre salvezza raggiunge nell’ultima giornata, ad una nella penultima ed ad infinite e cocenti delusioni;

2) Al Sindaco Di Vicenza, Achille Variati, al Presidente della Provincia di Vicenza, Attilio Schneck, al Presidente della Camera di Commercio, Dott. Vittorio Mincato , chiediamo di attivarSi immediatamente e pubblicamente per salvaguardare il patrimonio Vicenza Calcio che in più di 100 anni di storia ha fatto vivere emozioni indimenticabili a numerose generazioni e ha reso Vicenza famosa non solo per il Teatro Olimpico, per il Palladio ma per i colori Biancorossi della sua squadra di calcio;

3) Ai potenziali acquirenti del Vicenza Calcio, ai quali riconosciamo gli sforzi economici ai quali vanno incontro, chiediamo chiarezza sia sui di programmi che trasparenza nelle finalità perseguite. A coloro che sapranno mettere i colori Biancorossi come finalità del proprio agire, non fineremo mai di garantire il nostro supporto;

4) Agli organi di stampa ai quali inviamo questo comunicato, “Il Giornale di Vicenza” , “Corriere Veneto”, “Il Vicenza”, “TVA Vicenza” chiediamo di pubblicare o leggere questo comunicato. Inoltre chiediamo a tali testate di essere in questo periodo veri organi di informazione permettendo a TUTTI i tifosi del Vicenza Calcio di conoscere in maniera corretta l’evoluzione delle vicende che riguardano la propria squadra del cuore;

5) Ai Responsabili Tecnici del Vicenza Calcio chiediamo in questo periodo di trasferimenti, di operare in modo da permettere un futuro certo a questa società evitando di svendere il patrimonio calcistico del Vicenza Calcio.

Cogliamo l’occasione per ringraziare l’Avv. Luigi Polato per tutto quello che in questi anni ha dato al Vicenza Calcio ricordandogli che a volte vale più il vero pensiero di 50 persone che il non pensiero di molte altre perchè, citando Vasco Pratolini, le idee fanno paura a chi non ne ha.
Certi che questo nostro appello sarà preso in considerazione da tutti coloro al quale è destinato, un solo grido ci deve unire in questo momento. Forza Vicenza.

http://WWW.MAGICOLANE.COM
 
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Cisco Roma e nuovo look, ecco l'Atletico Roma
Uno storico traguardo per la Cisco Roma, con la Prima Divisione raggiunta grazie ai Play-Off. Per il terzo club della capitale, dopo i colossi Roma e Lazio è un'enorme soddisfazione, oltre che un risultato per molti impensabile.
Ma ora ci saranno importanti novità, a cominciare dal nuovo nome. Infatti, dopo il concorso indetto dal club per identificare meglio la squadra capitolina, ecco che per la prossima stagione si passerà da Cisco Roma ad Atletico Roma. Una nuova denominazione che è stata in ballottaggio - come ci ha spiegato l'addetto stampa Alfredo Cocco - con il nominativo Urbe Capitolina, che per pochissimi voti non è riuscito a spuntarla.
Cambieranno anche i colori sociali, per passare dal biancorosso al giallo/blu, prendendo spunto dal giallorosso della Roma e dal biancoazzurro della Lazio.
In quasi quarant'anni di storia (il club è nato nel 1972 come Lodigiani), prima il passaggio a Cisco Roma (nel 2003) e ora, con la promozione in Prima Divisione, ecco nascere l''Atletico Roma.

TuttoLegaPro.com

che tristezza...
 
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Addio Arezzo, società rinuncia a iscrizione
L'Arezzo calcio ha comunicato che non si iscriverà al prossimo campionato di Lega Pro. L'annuncio arriva dopo che il presidente Mancini già nel corso delle ultime settimane aveva evidenziato difficoltà a portare avanti la squadra verso il prossimo torneo. La nota è rivolta a istituzioni, istituti finanziari e tifosi. "In prossimità della scadenza del 25 giugno - si legge nel comunicato - la società dovrebbe adempiere a degli impegni che consentirebbero il regolare futuro della gestione, ma stante l'attuale situazione essa non sarà in grado di assolvere. Questa società - si legge ancora - ha sempre rispettato gli obblighi grazie anche al sostegno storico di banche e amministrazione comunale. Ma la gestione del calcio è diventata sempre più complessa e onerosa: basti pensare agli insostenibili costi di gestione per la messa in sicurezza dello stadio che superano di gran lunga gli incassi delle partite, all'amministrazione comunale impossibilitata a dare supporto al mantenimento della nostra struttura sportiva e l'allontanarsi delle banche che fino ad oggi ci avevano sostenuto".
Repubblica

Foggia, domani il club passa nelle mani del Sindaco
Quando sembrava farsi strada la speranza ecco che, come un fulmine a ciel sereno, arrivare la notizia che il Foggia è del...sindaco.
Nonostante una serie di incontri, infatti, gli attuali otto proprietari del glorioso club rossonero non sono riusciti a metter insieme il famoso "pool" di imprenditori e quindi a trovare i fondi necessari per l'iscrizione al prossimo campionato 2010/11. Una situazione che porterà domani il socio nonchè presidente dimissionario del club rossonero Tullio Capobianco a "consegnare" simbolicamente l'U.S. Foggia nelle mani del sindaco Mongelli il quale, nonostante i tantissimi problemi che attanagliano il capoluogo dauno, avrà il compito (o l'incombenza, dipende dai punti di vista...) di sensibilizzare la classe dirigente ed imprenditoriale foggiana, la stessa che pare non sia affatto interessata alle vicende calcistiche rossonere in questi caldi giorni di giugno. E dovrà farlo in tempi strettissimi, visto che l'ultimo giorno valido per iscrivere la squadra al prossimo campionato di Prima Divisione è il 30 giugno, entro il quale bisognerà versare 400mila euro.
Un'azione forte, simbolica, una sorta di resa dovuta al continuo "menefreghismo" dell'imprenditoria foggiana, tutt'altro che interessata a non far sparire il gioco del calcio nell'ex Zemanlandia. Ed a proposito di tempi d'oro, potrebbe essere questo il momento ideale per Pasquale Casillo, che più volte ha dichiarato di voler ritornare ad "impadronirsi" del "suo" Foggia...

di Marco De Toma per tuttolegapro

foggia, arezzo, piazze ben più appetibili di empoli...foggia una città del sud dove i tifosi restano ancorati alla squadra andando allo stadio anche quando le cose non vanno bene....arezzo una delle province con il reddito procapite più alto d'italia, industria orafa italiana ha sede principalmente li...ma spariscono...
 
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Arezzo il giorno dopo, la lezione di Mancini .
L’Arezzo ripartirà dai dilettanti, come era già accaduto nel 1993? Potrebbe essere, se si vuole dare credito alla nota ufficiale diffusa dal sito web del club amaranto nella tarda serata di ieri.
Qualcuno nella città toscana ipotizza (spera?) che si tratti della solita provocazione, una delle tante alle quali il vulcanico presidente Piero Mancini ha abituato il contesto e in generale il mondo del calcio che frequenta da anni. Il tentativo di un uomo solo al comando di coinvolgere altri in un’impresa sportiva che ha gestito da sempre in modo troppo dirigistico per credere davvero che qualcuno voglia associarsi a uno come lui.
Altri, la maggioranza, osservano che la disponibilità finanziaria di Mancini sia prossima all’esaurimento. Il presidente ha il peso di aziende da sostenere e dipendenti da pagare in un momento di crisi economica che non permette distrazioni. Non può correre il rischio di far saltare il banco confondendo i bilanci del suo business personale con quelli della sua passione sportiva.
Il fatto è che i costi economici del calcio moderno, soprattutto nelle serie minori che non hanno alcuna forma di introito economico certo e/o di sussidio, sono lievitati oltre ogni decenza. In questo senso il comunicato di Mancini, nella sua stringatezza, è del tutto esaustivo.
I conti in Prima e Seconda Divisione di Lega Pro non quadrano più. I costi sono asfissianti e impediscono ogni forma di programmazione. Se ne vanno milioni di euro a stagione tra steward, utenze, adempimenti strutturali per adeguarsi a quella follia burocratica che chiamano Tessera del tifoso, incassi ridotti all’osso, spese di gestione incongrue, fideiussioni, stipendi fin troppo elevati, procuratori che succhiano il sangue alle società anche in categorie come queste in cui la loro funzione sarebbe quanto meno opinabile.
Il rischio che il patron di turno molli tutto, si sganci dal club e lo mandi a fondo c’è sempre stato in terza e quarta serie nazionale. Oggi questo rischio è in crescita esponenziale in rapporto ai costi insostenibili del calcio moderno a questi livelli, dove ritorni non ci sono.
E con esso il pericolo, grazie all’incolpevole beneplacito di tifoserie drammaticamente allo sbando, che planino in loco i soliti avvoltoi che svolazzano intorno a questo mondo (con regolare codazzo di nani e ballerine) pronti a mettere le mani sulle maglie che portano i colori delle nostre città per il loro esclusivo tornaconto .
Chi si rallegra oggi delle crisi degli altri, puntando ad avvantaggiarsene ricorrendo a quella deteriore pratica che è il ripescaggio, dovrebbe ficcarsi bene in testa che la vita è una ruota che gira. C’è poco da stare allegri. Il mors tua vita mea oggi non paga più, per trasformarsi nel giro di qualche anno in un mors mea vita tua.
Bisognerebbe smetterla di zappare il proprio angusto orticello. Si dovrebbero trovare soluzioni lungimiranti e condivise, per aiutare il calcio ormai alla deriva a costruirsi un futuro sostenibile.

Sergio Mutolo - www.calciopress.net

Lega Pro, scade il 25 giugno deposito delle liberatorie .
Mancano nove giorni al deposito delle liberatorie. La situazione dei 90 club iscritti alla Lega Pro è molto precaria sotto questo profilo, tanto che nell’ultima assemblea che si è tenuta a Firenze il presidente Macalli non ha esitato a definirla drammatica.
Se finora è ufficialmente stato cancellato dalla terza serie nazionale solo il Perugia (che dovrà ripartire dai campionati dilettanti) è un dato di fatto che fino a qualche giorno fa almeno 60 dei club iscritti tra Prima e Seconda Divisione non risultavano in regola con il pagamento degli stipendi al 30 aprile. Di questi erano stimati in 22 quelli a forte rischio di ammissione al prossimo campionato di terza e quarta serie nazionale.
Come precisano le norme emanate dal Consiglio federale in materia di iscrizione ai campionati professionistici 2010-2011, “le società sono tenute a documentare l'avvenuto soddisfacimento degli impegni assunti con i propri tesserati quantomeno fino al 30 Aprile 2010 compreso, fermo restando l'obbligo di pagamento delle mensilità successive”.
La procedura dovrà essere completata su “appositi stampati (1dichiarazioni liberatorie’) che dovranno essere sottoscritti dagli interessati. Le sottoscrizioni devono essere autenticate da notaio”. Per quanto riguarda la Lega Pro “detti stampati dovranno essere utilizzati sia dalle società già facenti parte dell’organico della Lega Italiana Calcio Professionistico, sia dalle società che provengono dalla Serie B, nonché, nei casi previsti, anche dalle società provenienti dalla Lega Nazionale Dilettanti”.
Le dichiarazioni liberatorie al 30 Aprile 2010 dovranno pervenire, in originale, alla Lega entro il termine del 25 Giugno 2010. L’inosservanza dei termini indicati comporterà gli effetti pregiudizievoli previsti nel Com. Uff. n. 117/A della F.I.G.C. pubblicato il 25 Maggio 2010, riportato nel Com. Uff. n. 168/L della Lega Italiana Calcio Professionistico pubblicato il 28 Maggio 2010.

calciopress.net

Norme per i ripescaggi, tutto quello che c’è da sapere
Il Consiglio Federale che si è tenuto l’8 giugno scorso a Roma, sotto la presidenza di Giancarlo Abete, ha stabilito le norme per il ripescaggio che saranno applicate in funzione della riammissione ai campionati di calcio professionistici 2010-2011 (serie A, serie B, Prima e Seconda Divisione Lega Pro).
Fideiussione. Alla fideiussione necessaria per l’iscrizione ai campionati di competenza andrà aggiunto il versamento di una somma piuttosto cospicua. Il suo ammontare è determinato da una fideiussione integrativa e da una ulteriore contribuzione erogata a favore della Figc (utilizzata per finanziare attività giovanili). L’esborso complessivo derivante dalle due cifre è stato fissato in:
- 2milioni di euro per il ripescaggio in serie A;
- 1milione di euro per il ripescaggio in serie B;
- 400mila euro per il ripescaggio in Prima Divisione;
- 200mila euro per il ripescaggio in Seconda Divisione.
Graduatorie. Sono stati fissati anche i criteri in base ai quali definire le graduatorie per ottenere i ripescaggi nei rispettivi campionati, che saranno stabiliti su:
1. classifica finale dell’ultima stagione (valore 50%);
2. tradizione sportiva della città (valore 25%);
3. numero medio delle presenze allo stadio dalla stagione 2004/05 alla stagione 2008/09 (valore 25%).

Esclusioni. Il ripescaggio non sarà comunque possibile:
1. in caso di sanzioni per illecito sportivo;
2. per le società che abbiano usufruito di ripescaggi nelle ultime 5 stagioni;
3. per le società assegnatarie di titolo sportivo a seguito di fallimento o di Lodo Petrucci

So. Gian. - www.calciopress.net
 
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Lega Pro, Macalli: "Basta regali alle società. Le regole vanno rispettate"
"Andiamo a leggere i bilanci delle società: che prendano un brocco di meno e vadano a giocare ad Algeri tutte le domeniche. La Lega Pro è un campionato nazionale, non regionale".

In un'intervista rilasciata a TuttoLegaPro.com il presidente della Lega Pro, Mario Macalli ha fatto il punto sulla situazione delle iscrizioni al prossimo campionato di Prima e Seconda Divisione. Il presidente Macalli ha avuto parole dure nei confronti della crisi in cui versano numerose società di Lega Pro, puntando l'indice contro le spese folli e ricordando che "bisogna spendere per quello che si ha". Inoltre Macalli parla delle fidejussioni per i ripescaggi come di "regali di Natale" fatti alle società che possono così concorrere a partecipare a campionati non conquistati sul campo. Infine il presidente della Lega Pro non vuole sentir parlare ancora di suddivisione dei gironi, dato che non si conosce il numero esatto delle squadre che vi parteciperanno, ma anche qui avvisa: "La Lega Pro è un campionato nazionale, non regionale: se uno vuole giocare vicino a casa, deve andare nei Dilettanti".
Presidente, cosa ci può dire riguardo all'attuale situazione di molti club di Lega Pro che - con l'approssimarsi delle scadenze relative all'iscrizione al prossimo campionato - paiono sempre più in serie difficoltà?
"Io credo che le problematiche relative ai club non siano limitate alla Lega Pro, ma molto estese in tutte le categorie a cominciare dalla Serie B a scendere fino ai Dilettanti. Addirittura in quest'ultima categoria, in parecchie zone dove esistono più realtà, si fondono in una sola. Il mondo del calcio - per chi lo scopre adesso - è fatto così, ma noi queste cose le diciamo da tempo: c'è una crisi irreversibile. Si è fatto poco per sistemare questa situazione: ci sono le imprese in crisi, c'è la finanza in crisi e quindi se c'è necessità di tagliare dei rami, si tagliano quelli secchi, non quelli produttivi. E il calcio non produce reddito: il calcio produce perdite a valanga. Il problema sta nel fatto che la gente non può più permettersi di mettere nel calcio centinaia di milioni di euro e quindi abbiamo questa crisi e questa preoccupazione che molte squadre non riescano a rispettare quello che la norma prevede. D'altra parte era abbastanza prevedibile, quando si fanno delle cose strane... Bisogna spendere per quello che si ha. Noi sotto questo profilo sappiamo perfettamente quello che abbiamo fatto perché siamo una Lega molto pragmatica - forse l'unica - e abbiamo ragione un'altra volta. Dobbiamo pensare alle società e vedremo cosa succederà".
Per quanto riguarda i ripescaggi sono state fissate delle fidejussioni non indifferenti. Lei però era scettico riguardo alle possibilità di ripescaggio...
"Abolire i ripescaggi non si può. L'anno scorso sono andato in rotta di collisione perché io li ho voluti. Quando si abolisce qualcosa significa cambiare il format del campionato e per regola bisogna dirlo entro il 30 giugno di un anno prima: per cui al massimo lo si può fare quest'anno per la stagione non prossima, ma quella dopo ancora. Adesso i ripescaggi è giusto vengano fatti perché la regola lo prevede. Certamente fino a ieri sono stati regalati, mentre non c'è un diritto del ripescaggio: hanno diritto solo quelli che metteranno le somme previste. E posso dire che sarà comunque 'un regalo di Natale' perché chi viene in Seconda Divisione mette 200.000 euro a fondo perduto e vince un campionato praticamente. Chi viene in Prima Divisione mette 400.000 euro, quando per vincere il campionato si spendono cifre anche di 10 milioni di euro e poi non si vince. Sono 'regali di Natale'. Se qualcuno si lamenta, sappia che non è obbligato a chiedere il ripescaggio: se ne stia nella categoria che il campo le ha assegnato. Quindi si può benissimo decidere di non concorrervi, mettere giù la testa e cercare di vincere sul campo".
Come potrebbe essere la suddivisione dei gironi per il prossimo campionato?
"Non si può parlare certo ora di suddivisione dei gironi: non conosciamo l'organico, non sappiamo quante squadre vi parteciperanno. E poi io non capisco una cosa: il problema dei gironi c'è solo da noi. In Serie B c'è un problema sulla composizione dei gironi? No! Io dico che se fosse necessario andare a giocare in Africa, si andrebbe in Africa: che problemi ci sarebbero? Bisogna informare la gente, non disinformarla. Quando un presidente si lamenta perché fa una trasferta significa che sta prendendo per il naso tutti. I costi di locomozione per le trasferte in un bilancio incidono solo per l'1,50%. E allora andiamo a leggere i bilanci delle società: che prendano un brocco di meno e vadano a giocare ad Algeri tutte le domeniche. La Lega Pro è un campionato nazionale, non regionale: se uno vuole giocare vicino a casa, va nei Dilettanti".
E il problema degli stadi? E' risaputo che molti impianti di Lega Pro difficilmente saranno ritenuti a norma...
"Ci sono delle regole: chi le rispetterà, otterrà la licenza da parte della FIGC; chi non le rispetterà, non otterrà la licenza, quindi non giocherà il campionato. Basta leggere i comunicati: ci sono delle norme e uno deve rispettarle, altrimenti che cambi mestiere".
E' anche vero che spesso si cercano delle scappatoie che permettano di aggirare le norme...
"Vedrete che tutto verrà rispettato perché da noi le norme si rispettano".
E anche la Tessera del Tifoso è una delle norme previste per questa stagione.
"Se seguiamo i banditi non andiamo da nessuna parte! Anche qui ci sono solo polemiche sterili. Chi non la vuole fare, non la farà. Ma per fare l'abbonamento ci vorrà la Tessera del Tifoso: lo dice la legge dello Stato, non la FIGC o la Lega. Cominciamo in Italia a rispettare le regole dello Stato: se ad una persona non piace, non farà l'abbonamento ed ogni domenica andrà a comprarsi il biglietto. Andrà in trasferta - perché ci potrà andare - ma non avrà accesso alla curva. Non creiamo problemi, dove non esistono. Noi non seguiamo la parte marcia del calcio: seguiamo la parte buona".

Fonte: Valeria Debbia - TuttoLegaPro.com
 
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Arezzo: appello del sindaco Fanfani per salvare la società
"Chiederò un incontro urgente sia alle categorie economiche che al sistema del credito. Il nostro obiettivo è garantire il proseguimento dell'attività dell'Arezzo Calcio". Il Sindaco Fanfani e l'assessore De Robertis annunciano le iniziative del Comune di Arezzo dopo la dichiarazione del Presidente dell'AC Arezzo che ha messo fortemente in discussione la possibilità di iscrizione al prossimo campionato.
"Il Comune di Arezzo – ha ricordato il Sindaco – ha fatto la sua parte con la ristrutturazione e la manutenzione dello stadio. Continua ad occuparsene tuttora, impegnando sia risorse finanziarie che personale. Lo sbilancio della Società sportiva è purtroppo, come ci ha annunciato il Presidente Mancini, molto grave e tale da non poter essere minimamente compensato dalle entrate dei biglietti. E la stessa questione delle bollette, chiarito che il Comune non può farsene carico né per legge né per logica, è comunque irrilevante nel contesto dei conti aziendali".
Il Comune non è in grado di intervenire in maniera diretta a sostegno della società amaranto: "abbiamo già investito oltre 2 milioni di euro sull'impianto – ha sottolineato l'assessore De Robertis. La convenzione ha esaurito la sua validità alla fine del campionato ed abbiamo proposto al Presidente Mancini un nuovo testo che è in fase di discussione".
Rimane, oggi, l'emergenza rappresentata dall'iscrizione al campionato. "Nelle prossime ore faremo quanto nelle nostre competenze e possibilità", hanno ribadito Fanfani e De Robertis

coloreamaranto.it
 
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Arezzo, i tifosi anticipano quota per l'iscrizione
Comunicato diffuso dagli Ultras Arezzo:
"premettendo che coerentemente con quanto detto fino ad oggi non sottoscriveremo la tessera del tifoso, e di conseguenza l'abbonamento, gli Ultras comunicano che sono disposti, alla luce delle recenti vicende societarie, ad anticipare la quota pari a 17 singoli biglietti per le gare interne dell'A.C. Arezzo del campionato 2010/2011 per il settore di curva sud. Basteranno 152 adesioni alla nostra iniziativa (204,00€ è l'equivalente per ogni partecipante) per raggiungere la cifra di 31.000,00 euro necessari alla società per l'iscrizione al campionato 2010/11 di prima divisione. Ancora una volta ci frughiamo in tasca per salvaguardare un bene di tutta la provincia e della città in particolare. Ci aspettiamo che istituti di credito, associazioni di categoria, imprenditori, amministrazione comunale e la stessa società amaranto prendano come esempio la nostra iniziativa e si sforzino di trovare una soluzione da mettere in atto nell'immediato e nell'interesse dell'Arezzo calcistica!
L'auspicio è che, una volta superato questo difficile momento, si cominci ad interpretare il calcio e più in generale lo sport in questa realtà come una risorsa e non come una "patata bollente" e le forze sopra citate si assumano, nel rispetto dei propri ruoli, una parte di responsabilità ciascuna nei confronti di quasi 90 anni di storia di calcio amaranto e verso i tifosi che poi sono anche elettori, correntisti e soprattutto consumatori!!!

arezzonotizie.it
 
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LEGAPRO MEDIE SPETTATORI E MEDIE INCASSI 2009-10
STAGIONE 2009-2010
Spettatori paganti + abbonamenti + biglietti omaggio
(non sono conteggiati gli abbonamenti omaggio)

1^ DIVISIONE Spettatori Incassi
Verona 14.753 € 113.417
Pescara D. 9.196 € 56.014
Taranto 4.805 € 50.153
Cosenza 4.704 € 39.866
Benevento 4.607 € 32.533
Reggiana 3.739 € 28.472
Andria Bat 3.688 € 15.749
Cremonese 3.568 € 24.613
Novara 3.499 € 30.547
Perugia 3.436 € 26.650
Foggia 3.254 € 21.756
Spal 3.238 € 27.211
Ravenna 2.750 € 18.694
Ternana 2.496 € 15.331
Rimini 2.443 € 22.992
Arezzo 2.443 € 21.618
Giulianova 2.123 € 14.397
Cavese 2.013 € 21.660
Potenza 1.892 € 18.265
Como 1.822 € 16.012
Varese 1.655 € 11.117
Alessandria 1.635 € 17.834
Foligno 1.606 € 11.784
Lecco 1.586 € 11.657
Pro Patria 1.562 € 10.637
Monza 1.535 € 9.733
V. Lanciano 1.492 € 15.353
Pergocrema 1.223 € 7.651
Paganese 1.155 € 10.764
Portogruaro 1.088 € 13.245
Pescina VG 1.038 € 6.629
Viareggio 826 € 6.654
Sorrento 680 € 5.430
Lumezzane 515 € 3.824
Figline 419 € 3.163
Real Marcianise 251 € 3.666

2^ DIVISIONE Spettatori Incassi
Catanzaro 2.494 € 21.947
Siracusa 2.449 € 15.733
Spezia 2.382 € 18.129
Barletta 1.853 € 11.501
Brindisi 1.787 € 13.978
Lucchese 1.765 € 16.754
Juve Stabia 1.574 € 14.725
Nocerina 1.357 € 12.575
Gela 1.309 € 12.764
Fano 1.202 € 8.650
Gubbio 1.081 € 7.514
Manfredonia 1.005 € 9.007
Pro Vercelli 954 € 6.511
Cassino 911 € 4.405
Monopoli 866 € 5.340
Sudtirol 856 € 4.874
Sangiovannese 731 € 6.471
Melfi 730 € 5.844
Pro Vasto 690 € 4.635
Pro Sesto 647 € 2.730
Bassano V. 645 € 4.074
Legnano 644 € 3.744
Pavia 599 € 6.271
Pro Belvedere V. 595 € 1.707
Isola Liri 588 € 4.516
Carrarese 571 € 4.147
Aversa N. 521 € 3.580
Celano O. 512 € 4.424
Poggibonsi 508 € 2.434
Colligiana 461 € 1.246
Cisco Roma 447 € 1.195
Scafatese 442 € 3.403
Noicattaro 441 € 1.938
Vibonese 414 € 2.659
Alghero 394 € 4.318
Prato 373 € 3.448
Feralpisalò 372 € 2.758
Canavese 370 € 1.611
Olbia 367 € 3.840
Bellaria I.M. 361 € 2.132
Itala San Marco 346 € 1.699
Mezzocorona 334 € 1.147
Sacilese 321 € 2.891
Villacidrese 317 € 1.713
Sambonifacese 282 € 1.668
Valenzana 258 € 2.656
Vico Equense 232 € 1.096
Crociati Noceto 218 € 1.423
Sangiustese 209 € 1.662
San Marino 204 € 1.158
Carpenedolo 189 € 842
Giacomense 177 € 1.212
Rodengo Saiano 171 € 1.338
Igea Virtus porte chiuse -

 
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Cancellazioni, rischiano in nove Carrarese pronta per il ripescaggio
OLTRE all’Arezzo continuano ad essere tante le società che rischiano di non iscriversi in Lega Pro 1 e 2. Ci sono Gallipoli, Mantova (verso il fallimento), Salernitana, Legnano, Pro Vercelli, Canavese, Scafatese e Fano. Il Catanzaro sembra vicino a risolvere i problemi economici e chiederebbe il ripescaggio in Prima come la Paganese. Nubi anche sul Pergocrema che per iscriversi deve cambiare l’assetto societario. Il Marcianise dovrebbe fondersi con la Casertana costituendo la Real Casertana. Intanto la Lega Pro ha fissato i criteri per i ripescaggi e nella ex C2 saranno ammesse in ordine alternato una retrocessa e una della serie D. La Carrarese si considera in buona posizione per il ripescaggio. Secondo le prime valutazioni, la società azzurra dovrebbe essere al secondo posto in graduatoria scavalcata solo dal Carpenedolo. Intanto ha fatto dei sondaggi per la panchina con Leonardo Rossi ex Viareggio e confida in una nuova compagine societaria apuana rinforzata dall’ingresso di Maurizio Mian.
la nazione

Per sopravvivere
L’Arezzo ai giocatori: «Diminuitevi lo stipendio»

DECURTARSI lo stipendio per andare avanti. All’Arezzo mancano pochi giorni a una scadenza che potrebbe essere senza appello. O la società si iscrive al campionato di Lega Pro 1 entro venerdì oppure dovrà ripartire dai dilettanti. Oggi la prima tappa di una marcia di avvicinamento che speriamo non si trasformi in un calvario. Alle 15 i giocatori sono stati convocati in sede i calciatori per un incontro con il presidente Piero Mancini e il dg Franco Ceravolo. Da quello che emerge, la società intende mettere sul piatto una proposta dal sapore decisamente sgradevole per i tesserati: la decurtazione degli stipendi. L’Arezzo deve pagare almeno quattro mesi arretrati, da gennaio ad aprile, per ottenere dai giocatori le liberatorie che consentono l’iscrizione. Una cifra importante, che secondo alcune stime ammonta a circa un milione e ottocentomila euro che la società intenderebbe dimezzare, portandola a circa un milione. Un sacrificio chiesto ai calciatori per dare respiro alle casse societarie, anche se non è chiaro dal punto di vista regolamentare come questo potrebbe avvenire. Una mossa disperata che potrebbe scontrarsi con il netto diniego da parte dei tesserati.
Intanto il sindaco Giuseppe Fanfani sta portando avanti per reperire aiuti economici immediati e un eventuale acquirenteche possa rilevare la società da Mancini.

la nazione
 
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Matxyzt
view post Posted on 23/6/2010, 09:08




Le comiche da Modena:

Comunicato stampa del 22 Giugno 2010
Il Modena F.C, "patrimonio della Città di Modena, dei Tifosi e degli Ultras" può essere considerato non più di proprietà (com'è adesso al 77,20%) dell'Immerfin di Amadei & C.
Continueranno, non più direttamente, ma con affidamento di incarico a Studi e/o Professionisti, le ricerche di intese con eventuali interessati all'acquisto della quota azionaria; la cessione potrà avvenire se il candidato Acquirente darà le garanzie, legittimamente esigibili da Immerfin, la quale non avrà problemi a rilasciare garanzie sulla veridicità dei dati contabili (sempre verificabile con una "Due Diligence" di pochi giorni, se non ore…), nonchè garanzie sul pagamento di tutti gli stipendi e sulla copertura – pro quota – delle perdite della stagione 2009/2010.
Anche la trattativa con il Sig. Livio Cavagna verrà ripresa nei prossimi giorni, per una ulteriore verifica se esiste realmente la volontà a concluderla in positivo, in presenza delle garanzie adeguate e reciproche.
Avvicinandosi il 30 giugno, sarà di fondamentale importanza l'arrivo di una nuova Proprietà, che si faccia carico della iscrizione al prossimo campionato, rilasciando alla Lega la fideiussione richiesta, non essendo pretendibile che Chi se ne va, faccia ciò che compete a Chi arriva.
L'augurio è che i Modenesi (Uomini ed Istituzioni) che – in diversi momenti – hanno dichiarato il Modena F.C. un Patrimonio di tutti i Modenesi, pensino a preservarlo con fatti concreti a breve e che il nuovo Proprietario e Gerente consegua grandi risultati sportivi.
Un ringraziamento per tutti coloro che in questi 9 anni hanno avuto pazienza od, addirittura, sono stati vicini al Modena ed a chi lo ha gestito.

Immerfin/Amadei


Dalla Società
Il Signor Livio Cavagna ha inviato, via e-mail, a Romano Amadei, Presidente di Immerfin, il seguente messaggio che qui di seguito riportiamo:

«Buongiorno,
Vi invito espressamente a togliere dal comunicato, pubblicato sul sito ufficiale del Modena FC SpA, a firma Immerfin/Amadei, il seguente paragrafo:
Anche la trattativa con il Sig. Livio Cavagna verrà ripresa nei prossimi giorni, per una ulteriore verifica se esiste realmente la volontà a concluderla in positivo, in presenza delle garanzie adeguate e reciproche.
Perché la "presenza delle GARANZIE ADEGUATE" a questo punto, è il caso che le chiediate alle Vostre madri. Maleducati e stupidi.

Saluti

Livio Cavagna»


modenafc.net
 
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view post Posted on 29/6/2010, 16:55
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Della Valle chiede 500 mila euro a Prizio, l'incredibile silenzio di Fiorentina.it, ecco l'articolo incriminato
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11:56 del 27 giugno
Della Valle chiede mezzo milione a un giornalista, perchè tutto questo livore? 09:47 del 28 giugno
Calciomercato.com ha dato ieri in sorprendente esclusiva una notizia vecchia di alcuni giorni: Della Valle chiede i danni a Stefano Prizio fondatore del sito fiorentina.it il cui editore avrebbe deciso di sospenderlo dall'attività o comunque non metterlo in condizione di continuare a lavorare.
A distanza di 24 ore dalla pubblicazione della notizia lascia sbigottiti il fatto che solo firenzeviola.it e fiorentinanews.com abbiano riportato la notizia. Oltre a Marco Barattistuta, celebre presidente del Viola Club Alterati del Nord, si sia attivato mandando una mail pubblica al presidente della Fiorentina per chiedere alla società di recedere da questo intento che mette di fatto in ginocchio un appassionato giornalista di conclamata fede viola padre di due figli e con mutuo a carico al quale viene chiesto adesso per un articolo sulla Cittadella Viola un risarcimento di 500 mila euro. Fra l'altro Prizio è stato in prima linea al fianco dei Della Valle nella vicenda di calciopoli e non solo.
Per il resto, un silenzio assordante. A cominciare da Fiorentina.it che continua a fare come se nulla fosse, cioè come se Prizio, il giornalista principale della testata, fosse ancora al suo posto e la richiesta danni non ci fosse mai stata. Un sistema coreano che nella città che ha dato il Rinascimento al mondo fa un certo effetto. Ma non è solo fiorentina.it a fare da struzzo in questa vicenda. Silenzio totale anche da parte di tutti i giornali, siti e radio che per chi non lo sapesse affollano l'etere di dirette sullo scibile viola per oltre dieci ore ogni giorno. Non una parola.
Complimenti alla categoria.
Quanto ci manca già Manuela Righini.



Questo è l'articolo incriminato comparso su fiorentina.it il 27 Marzo 2010:

Tra candidati a cavalcioni sui vetri divisori dello stadio o che solleticano la pancia dei tifosi/elettori intervenendo a randa su tutte le radio private che si occupano di pallone cianciando di cittadelle. Tra assessori che saltano perchè "hanno offeso" la dignità della città non concedendo ad un'azienda privata una convenzione alla condizioni economiche dettate dalla stessa azienda privata. Tra progetti da arrotolare ed usare come vibratore contronatura. Città e cittadelle. Boutiques e stadi. E ancora stadi che diventano la scusa per costruite centri commerciali.
Tra fate, gnomi e maggiordomi. Giornalisti servi, testate di proprietà, giornali in quota azionaria. Tra cannoneggiamenti dalle alture che iniziano a comando appena ci si debba liberare di un allenatore ingombrante, caro a fine mese, autorevole e credibile, disastrosamente incendiario se smette l'abito dell'aziendalismo spinto e parla libero.
Tra sospetti di tradimento insinuati ed evocazione degli scontri di piazza di una ventina d'anni fa, quelli per l'ultimo amore che se ne andò a Torino Tra politica e pallone. Tra economia, politica e pallone. Laddove si staccano le cedole e spira il calcio.
In mezzo c'è la gente. Che elegge, consuma e tifa. Quelli che amano, soffrono e spendono per il calcio. Quelli stupiti, affranti per un sogno che sembra tramotare. Quelli impauriti dal futuro. Quelli confusi, increduli, arrabbiati. Quelli che fanno le domande, ma forse non sempre - è umano! E' comprensibile! - vogliono sentire le risposte.
Sintetizzando: in Terra ci sono due tipi di persone, quelle per cui le parole hanno un valore e quelle per cui le parole servono a dare una forma fonica al fiato emesso. Cesare Prandelli, ovunque vada in futuro, è una persona del primo tipo. Ormai diversi anni fa, quando veniva acclamato come il Ferguson italiano dall'urbe e dalla società, disse che il giorno in cui non ci fossero state più le condizioni di garantire il progetto viola, il giorno in cui gli scrocchilii fossero divenuti crepe irreparabili, sarebbe venuto a dirlo in faccia a Firenze
Oggi l'ha fatto, con chiarezza ed onestà.
Il resto è una valutazione che ognuno, che lo faccia per lavoro o per passione, è chiamato a dare con la propria coscienza.

Stefano Prizio
http://www.calciomercato.com/evasioni-di-c...olo-incriminato

beh io condivido molto di quello che ha detto, ho solo qualche riserva su prandelli, che non stimo come lui...per il resto...trovo l'articolo ganzo
 
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anzianoclay
view post Posted on 29/6/2010, 17:02




Per me DDV e' sempre quello che parlava con moggi. Ho detto tutto.
 
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view post Posted on 30/6/2010, 06:06
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Rimini shock, niente iscrizione al prossimo campionato
"La Rimini Calcio F.C. ritiene opportuno comunicare alle istituzioni locali, alle autorità politiche, alla comunità economica ed imprenditoriale di Rimini e soprattutto ai suoi tifosi che non provvederà all'iscrizione della squadra al prossimo campionato della Prima Divisione di Lega Pro. La decisione, maturata al termine dell'ennesimo e fallito tentativo di trovare una soluzione affidabile alla cessione delle quote della società, è accompagnata da un forte rammarico, ma anche dalla sincera e ferma consapevolezza che nulla è stato lasciato di intentato per evitare questa dolorosa conclusione. Sono molti mesi che la proprietà, con grande responsabilità e con estrema flessibilità, ha battuto ogni possibile via ed ogni possibile opportunità nella ricerca di un acquirente. Sono state, a gran voce, chiamati a sostegno le autorità, le istituzioni e le personalità economiche ed imprenditoriali della città perché, insieme, si trovasse una soluzione che evitasse questa drammatica rinuncia. Una richiesta di attenzione che purtroppo non solo è mancata ma, in alcuni momenti, è apparsa assai distratta per non dire latitante e presuntuosa. Eppure la disponibilità, sia in termini economici sia in termini di garanzie, manifestata dalla proprietà per cedere la Società è stata fino alla fine piena e totale e si è creduto fermamente avrebbe dovuto favorire se non completamente facilitare la conclusione positiva di una qualche trattativa, soprattutto con quegli imprenditori locali che certo ne avrebbero avuto condizione e risorse. COCIF, proprietaria dell'intero pacchetto azionario della Rimini Calcio, ha sempre ribadito a chiunque ha incontrato direttamente o indirettamente in questa fase di trattative che la Rimini Calcio è una società solida, in perfetto e certificato equilibrio economico, libera da impegni o debiti, ribadendo con estrema chiarezza che la cessione delle quote sarebbe avvenuto al prezzo assai simbolico di 1 Euro. Oltre a ciò COCIF si era ed è ulteriormente impegnata a ripianare le perdite dell'attuale gestione, pagare eventuali sopravvenienze passive, fino alla disponibilità di concedere garanzie fideiussorie. Nonostante questo, nessuno degli interlocutori apparentemente interessati, ha avanzato una proposta concreta e affidabile che garantisse il pronto, immediato e regolare futuro alla prossima gestione. Si conclude così questo lungo percorso che, per 16 anni, COCIF ha condiviso con la Rimini Calcio. Un percorso segnato da grandissimi successi e da cocenti delusioni, sentimenti che solo il calcio sa regalare. Sono stati anni di impegno, responsabilità ed entusiasmo. Anni ambiziosi. Anni di grandi passioni e di coinvolgenti emozioni. Anni in cui il successo imprenditoriale di COCIF, la passione di Vincenzo Bellavista e dei dirigenti della società, primo tra i tanti, Luca Benedettini, hanno consentito di destinare risorse ed energie ogni volta straordinarie. Ma anche anni difficili, vissuti senza il sostegno o la collaborazione di una città lontana che nelle sue parti istituzionali ed economiche è completamente e sempre mancata alle sue responsabilità. Tanti i progetti, le iniziative e le numerose richieste che hanno trovato un muro ostativo, una forma di silente e malcelato boicottaggio. L'elenco sarebbe lungo e davvero deprimente. Ma dobbiamo qui ricordare la totale mancanza di volontà politica ed istituzionale di attrezzare e rinnovare le strutture tecniche per le attività sportive delle serie giovanili e minori. Il necessario e obbligato pellegrinaggio in strutture private e in impianti comunque inadeguati, fino alla migrazione in strutture comunali di altre città limitrofe. La ormai patetica quanto delirante querelle sul nuovo stadio. Un progetto che brandisce la famelica orgia dei desideri degli imprenditori locali e l'assoluta incapacità decisionale di un'amministrazione debole e litigiosa. Una fuga dalle responsabilità che ha sempre lasciato COCIF, Vincenzo Bellavista e i nuovi amministratori della società, a gestire da soli un "patrimonio della città" senza alcuna condivisione o per meglio dire senza alcuna collaborazione. Come non ricordare qui che la Campagna Abbonamenti Straordinaria riservata ai 1250 imprenditori alberghieri della città, lanciata all'inizio del Campionato 2009-2010, ha visto la sottoscrizione di un solo ed unico abbonamento per la fantomatica cifra di 1.000 euro ! Ai tifosi che certamente accoglieranno questa decisione con forte disappunto e con grande delusione, COCIF non può fare altro che assicurare loro che è stato fatto tutto il possibile. Che in ogni momento di questa delicata fase non è mai venuto meno il pensiero a loro e alla loro grande passione che in alcun modo si voleva tradire. Ci vorremmo da loro congedare con un grazie non solo per il sostegno e per la passione che hanno accompagnato ogni stagione e ogni partita di questo lungo percorso insieme, ma anche per le loro critiche, le loro accese, anche se qualche volta eccessive, polemiche. Stimolo e pressione che hanno aiutato a non abbassare la guardia ne la tensione. Molto probabilmente la loro delusione e forse le loro rivendicazioni non sapranno o non potranno cogliere fino in fondo le motivazioni che hanno costretto a questo abbandono. Lo sappiamo. E non nascondiamo la nostra preoccupazione. In fondo, i nostri tifosi sono gli unici che non hanno responsabilità né a loro può essere ascritta alcuna mancanza. E' vero hanno ultimamente disertato le tribune e le curve, anche in momenti particolarmente delicati o speciali. Si sono lasciati condizionare dalle polemiche strumentali e dalle fuorvianti notizie che apparivano sulla stampa. Ma con i tifosi il dialogo è sempre stato aperto e anche chiaro. Così come usava fare Vincenzo Bellavista e così come ha sempre fatto Luca Benedettini. Ai media, ai giornalisti riserviamo loro un apprezzamento e una piccola polemica. Un apprezzamento per non aver mancato mai di dare risalto e ardore ai nostri tanti successi e alle nostre straordinarie performance. Al loro diritto di critica e alla loro professionalità nulla da eccepire. Nel rispetto dei ruoli e delle diverse finalità il dialogo speriamo sia stato sempre improntato nella reciproca stima e nella condivisa consapevolezza che il calcio è una emozione da vivere e da condividere. Le linee della polemica invece le indirizziamo a quei media, pochi in verità, che con elementi strumentali, a volte fuorvianti e prevenuti hanno acceso e alimentato accese polemiche sterili e dannose, arrivando anche a infrangere la privacy e il rispetto personale, non volendo cogliere o fingendo di non cogliere la gravità della situazione e della successiva nostra drastica decisione. Si conclude con rammarico questo lungo percorso. Una conclusione annunciata che però non risparmia la forte delusione per essere stati costretti a percorrerla. Ma ormai tutti sanno che la gestione del calcio è diventata sempre più complessa e onerosa basti pensare agli insostenibili costi di gestione che superano di gran lunga gli incassi. Al costo del mantenimento della nostra struttura, ai lauti stipendi dei calciatori, agli aumenti delle iscrizioni ai tornei e delle fidejussioni, tutto è diventato insostenibile a causa della profonda e grave crisi economica che stiamo attraversando e che richiede alle aziende un maggior e più radicale controllo dei bilanci e degli investimenti. E non vi è ragione alcuna che possa in questo momento congiunturale e di grave sofferenza economica giustificare il mantenimento di un impegno così oneroso e così "solitario". La società Rimini Calcio è stato un patrimonio ed un immagine della città, fin qui salvaguardato con impegno e con orgoglio, ma oggi bisogna avere anche il coraggio di vedere la realtà come un insieme di difficoltà di cui a Rimini nessuno si vuol far carico e che COCIF non può più pensare di accollarsi da sola tutto questo. A conclusione di questa nota, COCIF intende ringraziare i dirigenti e lo staff tecnico e amministrativo della Società. Per essersi, negli anni prodigati, con impegno, responsabilità ed entusiasmo a dare concretezza, serietà e reputazione al Rimini Calcio e al calcio a Rimini. Ai tecnici, agli allenatori, ai tanti calciatori, ai campioni e alle bellissime promesse, ai giovani del magnifico vivaio, che, in questi 16 anni, hanno vestito la maglia a scacchi biancorossa, onorandola con prestigio, sensibilità e ardore".
riminicalcio.com
 
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view post Posted on 2/7/2010, 10:56
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Gli Ultras d'Italia raccolgono 50.000 euro per il "Parco del sole"
21/06/2010 - di RED BLUE EAGLES ;
I Red Blue Eagles L’Aquila 1978 in seguito all’apertura del conto corrente bancario aperto all’indomani del terremoto del 6 aprile 2009 rendono noto che non è possibile ristrutturare un asilo o una scuola, come scritto nei comunicati precedenti, perchè tali strutture sono già state realizzate con prefabbricati provvisori nella periferia della città dell’Aquila. Le strutture gravemente danneggiate dal terremoto situate nel centro storico, verranno ricostruite dagli enti locali e ci vorranno molti anni prima della loro riapertura. Parte del centro storico della città è in zona rossa ed è inaccessibile. Pertanto abbiamo individuato l’area dove verranno destinati i fondi raccolti; l’area denominata “Parco del Sole” è un grande parco verde comunale situato nei pressi della Basilica di Collemaggio alle porte del centro storico della città dell’Aquila.
Verrà realizzato un parco giochi per bambini unitamente a strutture ricreative e sociali aperte a tutti gli Aquilani che in questo momento non hanno più luoghi di aggregazione, in quanto il terremoto ci ha privati di tutto. Nel Parco verrà realizzato un monumento denominato “ Parco del Sole Ultras d’Italia “ con incisi tutti i nomi dei Gruppi e delle Curve Ultras che contribuiranno alla realizzazione del Parco; per lasciare nel tempo il ricordo scritto della vostra solidarietà.
Questo monumento verrà dedicato alle 308 vittime del terremoto perché non vengano mai dimenticate.
Stiamo lavorando per la realizzazione dei progetti con tutti i dettagli che pubblicheremo prima possibile; poi ci attiveremo al più presto per la messa in opera.
Intanto sul nostro nuovo sito ufficiale (www.redblueeagleslaquila1978.com) potrete vedere le foto del Parco come è al momento e seguire da vicino tutti gli sviluppi della nostra iniziativa. Al giorno 17 Giugno 2010 i gruppi e le Curve Ultras che hanno già aderito alla nostra iniziativa sono:

ASSOCIAZIONE SPORTIVA GUBBIO 1910 CLUB FEMMINILE
ULTRAS PANTHERS FANO 1977
GIOVANNINI S.N.C. (un Ultras Curva Sud Roma)
I CANI SCIOLTI DI LECCE
ULTRAS CRIPS 1988 CASERTA
ULTRAS FEDAYN BRONX CASERTA
ULTRAS SETTORE SUD CASERTA
ULTRAS FOREVER ATALANTA
ULTRAS CURVA SUD BENEVENTO
ULTRAS RIZLA GROUP – MOSCIANO
ULTRAS U.T.S.B. CASSINO
ULTRAS RAVELLO CASUAL FIRM SA 1919 – AMALFI
ULTRAS BEVI & SCOLA VADESE 1985
ULTRAS TESTE QUADRE REGGIO EMILIA
ULTRAS CURVA NORD ANCONA
ULTRAS COLLETTIVO INC UDINE
ULTRAS GRANATA PONTEDERA 1979
ULTRAS BOYS CASALE
ULTRAS GUADALUPE ROMA
ULTRAS BAD BOYS MONOPOLI, ARMY KORPS MONOPOLI E U8 – ULTRAS … E OLTRE. II EDIZIONE, MONOPOLI 4 – 5 LUGLIO 2009. TORNEO ULTRAS DI CALCETTO PER L’ABRUZZO. (TIFOSERIE PARTECIPANTI: Albinoleffe, Bari, Casale, Casarano, Chieti, Diffidati d’Italia, L’Aquila, Latina, Manduria, Matera, Melfi, Milan, Monopoli, Pro Sesto, Reggina, Salernitana, Taurisano, Termoli, Trani, Viterbo).
ULTRAS TRICASE 1992
ULTRAS RUM BOYS TRICASE 2006
ULTRAS ALTA QUALITA’ MATERA
ULTRAS CURVA EST RIMINI
ULTRAS CURVA SUD CATELLO MARI CAVA DE’ TIRRENI
ULTRAS COLLETTIVO CHI BURDEL CESENA
ULTRAS CURVA OVEST SPAL FERRARA
ULTRAS RIONERO “VECCHI TEMPI”
ULTRAS CURVA NORD CAMPOBASSO “ MICHELE SCORRANO “
ULTRAS POINT IMOLA “FABRIZIO FAVILLI”
ULTRAS SANTEGIDIESE
FASANO ULTRAS
ULTRAS GRADINATA SUD SAMPDORIA
ULTRAS TERLIZZI PALLAVOLO
COMMANDO ULTRA’ CURVA NORD 1996 CASTEL DI SANGRO
ULTRAS IRRIDUCIBILI RECANATESE
USR ULTRAS RECANATESE
ULTRAS INTER CURVA NORD MILANO 1969

Al momento la cifra raccolta è pari a € 49.317,01.

Altri gruppi Ultras si stanno adoperando alla raccolta fondi e saranno prossimi al versamento.
Raccomandiamo a tutti di precisare il nome del gruppo di appartenenza, per noi è importante saperlo.
I risultati verranno aggiornati periodicamente: su internet, giornali sportivi e riviste ultras.
Ringraziamo tutti i gruppi e le curve Ultras che hanno già aderito e tutti quelli che lo faranno prossimamente.
IL VOSTRO GESTO NON SARA’ MAI DIMENTICATO
PER SEMPRE ULTRAS

NON E’ FORTE CHI NON CADE MA E’ FORTE CHI CADE E SI RIALZA
L’AQUILA RIALZATI E TORNA A VOLARE
RED BLUE EAGLES L’AQUILA 1978

Conto Corrente: numero 2235 presso la Banca di Credito Cooperativo di Roma Agenzia di Sassa (L’Aquila) numero 73;

Codice Iban: IT 25 V 08327 03601 000 000 00 2235

Intestazione: Caruso Pasquale Giuseppe – Di Filippo Emilio – Iannini Andrea – Pace Antonello – Tinari Paolo.

Causale: FONDI PRO – TERREMOTO – RED BLUE EAGLES L’AQUILA 1978.

Nr. di telefono: 339/5363332 Paolo – 349/5877022 Pasquale.

E-Mail: [email protected]
 
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view post Posted on 2/7/2010, 13:38
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Roma, Profumo si prende la società
Una telenovela a cui nel weekend, con molta probabilità, verrà scritto il finale: l'AS Roma passerà dall'Italpetroli di Rosella Sensi all'UniCredit dell'interista Alessandro Profumo, come contropartita per il ripianamento del debito da 325 milioni che il gruppo petrolifero,fra prestiti e linee di credito varie, ha nei confronti della banca di Piazza Cordusio (la famiglia Sensi ne deve altri 80 al Monte dei Paschi di Siena). Il tutto a poche ora dalla seconda udienza di arbitrato fra i due gruppi che deve risolvere la questione, evitando che il dossier arrivi così in tribunale.
Fonti vicine ai Sensi danno ormai per certa la cessione. La telenovela (lunghissima) nasce nel 1993 quando Franco Sensi, imprenditore italiano operante nel settore petrolifero (Compagnia Italpetroli possiede diversi depositi costieri per lo stoccaggio di prodotti petroliferi), raccoglie l'eredità di Dino Viola e diventa presidente della Roma calcio (fino al 2008, data della sua morte), rilevandone la proprietà.
Da allora Sensi, per mantenere la società ad alti livelli, racconta chi ha seguito da vicino le sorti della famiglia romana e della squadra giallorossa, s'indebita forse più del dovuto con Capitalia che presta all'Italpetroli, la holding che fra le controllate ha proprio la formazione di Francesco Totti, oltre 300 milioni. Una situazione che, fino a che Cesare Geronzi rimane saldamente in sella alla banca capitolina, resta in piedi, ma che nel 2007, dopo la fusione fra il gruppo presieduto dall'attuale presidente della Generali e l'UniCredit di Alessandro Profumo, degenera.
Da Piazza Cordusio, infatti, chiedono di ristrutturare il debito, preparando un piano di rientro (il passivo di Italpetroli supera ampiamente i cespiti attivi) con il pagamento di una serie di rate. Ma negli ultimi due anni e mezzo i Sensi (nel frattempo il capofamiglia Franco muore, lasciando la presidenza della Roma alla giovane figlia Rosella) non hanno mai pagato, dando il via a una lunga battaglia legale. Anche perchè Rosella rifiuta (rilanciando con una controrichiesta di 500 milioni) l'offerta da 285 milioni di George Soros, il miliardario finanziere ungherese che voleva comprarsi la società giallorossa e che avrebbe consentito all'Italpetroli di risolvere la sua situazione finanziaria.
Ora la questione è diventata oggetto di un arbitrato (richiesta della Sensi e ok del giufice civile) con UniCredit che ha chiesto la cessione degli asset più redditizi di Italpetroli, fra cui appunto l'AS Roma. Alla giovane presidente della squadra giallorossa rimarrebbero alcuni immobili (che valgono circa 20 milioni). Poca cosa, ma che permetterebbero però all'Italpetroli, a cui la società di revisione Bdo non ha certificato il bilancio, di rimanere in piedi, assicurando la continuità aziendale dopo l'abbattimento dell'80% del debito.

affaritaliani.it
 
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278 replies since 14/6/2010, 20:42   3959 views
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