Il Forum dei Tifosi dell'Empoli F.C.

Gli Arbitri...disprezzati, ma indispensabili!

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view post Posted on 1/6/2011, 14:21
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Nel tardo pomeriggio di oggi, tutti i presidenti di A e B hanno ricevuto un fax da parte di una persona che si è qualificata “ex arbitro” contenente uno scioccante spaccato su alcuni arbitri italiani. Il fax è stato girato anche alle redazioni giornalistiche, ai Presidenti della Figc, Lega di A, Lega di B, Aia, e al presidente della Procura Federale
Reterete24 (fonte della notizia) vi propone il testo integrale della lettera.


Illustrissimi Presidenti
vi chiedo pochissimi minuti di attenzione del vostro preziosissimo tempo per portarvi a conoscenza di alcune cose che vi stanno circondando e che sicuramente vi avranno fatto sorgere più di diversi pensieri.
Innanzitutto permettetemi che mi presenti: sono un ex arbitro, ancora tesserato, che ha militato per ben diversi anni a livello nazionale e che ha ancora ottimi rapporti con la maggio parte degli arbitri che ora si trovano in serie A e B; ovviamente con quello della mia stessa regione, molto intimi e confidenziali.
I motivi che mi spingono a rimanere ancora anonimo, sono innanzitutto quelli di avere una famiglia e successivamente perchè sono curioso di sapere, dopo aver espresso le mie informazioni, come procederete.
Questa mia attesa non ha resistito dopo aver letto i giornali in queste ultime settimane inerenti a della dichiarazioni di alcuni di voi, e posso precisamente capire i vostri stati d’animo; ma a tutt’oggi, di tutte le cose che sono a conoscenza, solo alcune vi verranno esternate, altre aspetterò il momento giusto, perchè ora è prematuro.
In primis la cosa che mi preme più di tutti è informarvi che il presidente-super visore Marcello Nicchi, detta gli ordini e fa pressioni ai suoi organi tecnici, su come certe partite devono finire e su come devono essere trattate certe società in base alle sue convenienze…
Tuttavia, mi spiace fortemente che certi arbitri siano poco sereni perchè il non agire liberamente ed essere condizionati (pilotare le partite) da chi ti comanda non è assolutamente facile…ecco perchè ci si affida ad arbitri più esperti o magari a fine carriera in cambio di qualche posto da dirigente…
Comunque tornando a noi e facendola breve inizio con qualche nome che sicuramente, poi voi dalle vostre esperienze vissute sulla vostra pelle capirete molte cose:
- lo sapevate che il sig. Farina (designatore can-pro) frequenta il polo di allenamento di Roma e mentre si allena tranquillamente, con i suoi fedelissimi arbitri laziali, di designazioni, voti, e da direttive su certe partite…
- sapevate che i sigg. Morganti, Bergonzi, Brighi, Romeo, Giannoccaro e Banti, pilotano partite e cercano di dare delle direttive ad altri arbitri, meno esperti, su come devono finire certe gare. Per lo più effettuano scommesse, tramite amici, la maggior parte puntando sull’over…(rivedetevi certe partite a voi dirette e capirete come mai certi errori evidentissimi non vengono rilevati.
- mentre le cose più eclatanti succedono in serie B. Quest’anno ancora di più, mi sono divertito, conoscendoli molto bene a vedere come certi arbitri “retrocessi” hanno pilotato con molta naturalezza, tipo: Doveri, Ciampi, Calvarese, Velotto ed il loro delfino Palazzino…anche qui con un bel giro di scommesse mica da ridere…
Concludo cari presidenti, ringraziandovi per gli immensi sforzi economici che fate per farci divertire ma se tutti gli sportivi sapessero tutta la verità, come giusto che sia, vorrei proprio vedere chi verrebbe più allo stadio…
Non ho proprio più speranza nel rispetto e nella lealtà dello sport, che spero tanto possa almeno io trasmettere in futuro ai miei figli.
Ringraziando e saluto. A presto.
Un ex arbitro
 
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anzianoclay
view post Posted on 1/6/2011, 14:28




Farina Farina? Proprio quell'anima pia? Ma guarda un po'...
 
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view post Posted on 27/6/2011, 12:36
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L'INTERVISTA Braschi
«I miei arbitri bravi ma si può fare di più»

Il designatore fa il bilancio del suo primo anno: «Si è fischiato meno, però siamo stati inflessibili con le entrate pericolose»

«Confermato? Me lo auguro, ma preferisco non dar nulla per scontato. E’ ormai questione di giorni...». Stefano Braschi non si sbilancia e aspetta l’ufficialità, ma salvo clamorosi ribaltoni sarà ancora lui il designatore della prossima stagione di A. L’anno scorso di questi tempi Pierluigi Collina salutava l’Italia per andare a gestire gli arbitri Uefa.Unaddio «favorito» anche dai silenzi della Figc che forse non gradiva averlo a mezzo servizio,ma nello stesso tempo non aveva certezze sul futuro. Alla fine la scelta del presidenteNicchi dopo 10 giorni di riflessioni: Braschi sulla poltrona della neonata Can A e Roberto Rosetti alla Can B. E la coppia dovrebbe mantenere gli stessi incarichi almeno per un’altra stagione, poi si vedrà. Questo e altro ancora (promossi e bocciati tra gli arbitri, ne parliamo a parte) sarà reso noto giovedì a Roma nel corso della conferenza stampa convocata dopo la riunione del Comitato nazionale dell’Aia. Nell’attesa Braschi fa il bilancio del suo primo anno e allunga lo sguardo, magari facendo gli scongiuri, sul secondo.
Che voto diamo alla sua squadra?
«Un sette pieno. Forse qualcosa di più. Non era facile e scontato: la separazione tra e A e B ha portato a dei cambiamenti, soprattutto sulle gare dirette instagione. I migliori sono passati da una media che sfiorava le 30 partite ameno di 20. Una situazione simile deve per forza farti ragionare da squadra. Eper un arbitro non è automatico: ai miei tempi si era molto più egoisti».
L’inizio è stato in salita: alla seconda giornata le prime polemiche.
«Sono state settimane dure, alcune uscite da parte dei dirigenti mi sono sembrate quasi preventive. Comunque, siamo stati bravi a mantenere la calma, poi le buone prestazioni hanno fatto il resto. Il rischio di mandare il progetto a gambe all’aria, c’è stato. Per fortuna abbiamo dimostrato di essere un gruppo con grandi qualità».
Aveva promesso nel ritiro di Sportilia meno interruzioni. La media dei falli è scesa a poco più di 30 fischi a partita...
«Bel risultato, siamo nella media Europea, Inghilterra a parte. All’inizio i giocatori protestavano sui contrasti giudicati regolari perché abituati al passato, poi si sono adeguati e c’è stata una bella collaborazione. Fischiar meno, però, non vuol dire ignorare le entrate pericolose. Su questo non transigo, il rosso diretto è la risposta per chimette a repentaglio l’incolumità degli avversari».
I rossi, infatti, sono rimasti invariati come numero. In calo, invece, le ammonizioni. Come mai?
«Avevo chiesto di evitare gialli troppo fiscali senza perdere prestigio agli occhi di giocatori e pubblico. Missione compiuta».
A proposito di pubblico: lei era in tribuna vip all’Olimpico quando gli arbitri della finale Inter- Palermo sono stati insultati da autorità e politici, quando hanno ritirato la medaglia ricordo.
«Una vergona totale. Parliamo di esempi da dare ai tifosi della curva e poi accade una cosa del genere».
Speravamo di vedere Rizzoli dirigere la finale Champions, è toccata a Kassai 35 anni, un’etàche in Italiaa volte coincide con l’esordio in A. Bisogna rivedere qualcosa nel meccanismo delle promozioni?
«Credo sia più semplice emergere in altri Paesi dove a parte la A non ci sono campionati importanti. Da noi bisogna fare una trafila impegnativa e fondamentale: la nostra massima serie è la più complicata in Europa. Kassai è un talento, ma noi abbiamo gente come Rizzoli, Rocchi, Tagliavento e altri che sono alla sua altezza. E poi abbiamo appena lanciato internazionale Valeri, 33 anni. Insomma,si può migliorare, ma non mi sembra un problema così importante ».
Ha già in mente che cosa fare per la prossima stagione?
«Certo, il motore è rimasto sempre acceso. Ci sono delle cose che dobbiamo far meglio. Questo anno è stato importante anche per me: solo dall’interno capisci alcune dinamiche e puoi intervenire. Se Nicchi, al quale dico grazie per la fiducia, mi confermerà, allora ci lavorerò sopra. Poi diremo le novità anche ai giornalisti».
Che idea si è fatto sul calcio scommesse?
«Sono prudente per natura e lascio lavorare i giudici. Se qualcuno ha sbagliato, giusto che paghi in modo esemplare».
Domanda finale: in A è ritornato il Siena, lei è stato dirigente della società toscana. Conflitto d’interesse?
«Perché mai, sono un professionista. Stiamo parlando di una parentesi che risale al 2003. Da allora ho fatto altre scelte e di sicuro non mi faccio condizionare da una cosa simile».

la gazzetta dello sport


Promozioni e bocciature. Che intrigo
Giannoccaro, Peruzzo e Pierpaoli. Più il lodo Morganti. Sono questi i cognomi che scottano a quattro giorni dalle scelte definitive del Comitato nazionale dell’Aia. Giovedì a Roma, infatti, saranno ufficializzate promozioni e bocciature. Si parte da un dato certo, dalla Can B di Rosetti saliranno almeno due fischietti, già individuati: Guida di Torre Annunziata e Doveri di Roma. Questo vuol dire che ci saranno altrettante dismissione dalla Can A. E ritorniamo al trio iniziale più la situazione legata a Morganti. Vediamo di capirci qualcosa di più. Deroga e classifiche Emidio Morganti spera nella seconda deroga che gli permetterebbe di allungare la carriera di una stagione (chiuderebbe comunquenel 2012). Il designatore Braschi inoltrerà la domanda, poi l’ultima scelta spetterà al Comitato nazionale e al presidente Nicchi. Certo, molto dipenderà dal tenore della richiesta: sa sarà solo di facciata, allora Morganti non avrà la deroga. Altrimenti ci sarà dibattito. Le posizioni non sono unanimi: c’è chi fa notare come sarebbe sbagliato privarsi di un arbitro esperto e tra i migliori anche nell’ultima stagione; ma c’è anche chi pensa sia meglio dare spazio a fischietti più giovani. C’è però un elemento indiscutibile: la classifica di rendimento stilata dagli organi tecnici. E qui la posizione di Morganti è saldissima, mentre quella di Giannoccaro, Peruzzo e Pierpaoliè traballante. Sono loro, infatti, a chiudere i ranghi della Can A. Se Morganti dovesse restare nel gruppo e le promozioni dalla B si fermassero a due, a rischiare di più sono Giannoccaro e Pierpaoli, nonostante Peruzzo abbia un giudizio leggermente inferiore. Ma l’arbitro di Schio è molto giovane (30 anni) e dunque ha ampi margini di miglioramento. Questo potrebbe salvarlo. Nel caso di un’uscita di Morganti, allora ci sarà un ballottaggio traGiannoccaro e Pierpaoli. Possibili variabili? Un terzo promosso dalla B (Massa?) potrebbe bilanciare la dismissione di Peruzzo oppure rimpiazzare Morganti. Giovedì tutte le risposte.
la gazzetta dello sport


In Portogallo cambia il sistema di valutazione
C’è aria di novità anche nel sistema arbitrale portoghese. Secondo quanto riporta la stampa locale, infatti, la Lega calcio lusitana sta pensando di provare un sistema di valutazione mista dei fischietti, aggiungendo le immagini televisive alle relazioni degli osservatori. Del nuovo progetto si parlerà oggi nell’assemblea generale della Lega. Qualora la proposta dovesse passare, coinvolgerebbe tutte le partite delle due leghe professionistiche del Portogallo.
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view post Posted on 28/6/2011, 06:44
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GLI ITALIANI DI RUSSIA
Rosetti farà il designatore «Che chance»
Contratto milionario: giovedì lascerà la Can B per Mosca

E da oggi chiamatelo pure zar: la Russia diventa patria professionale anche di Roberto Rosetti. Dopo Spalletti e Criscito, tocca all’ex arbitro che ha accettato la proposta della federazione euroasiatica: dopodomani lascerà la Can B per volare a Mosca e andare a fare il presidente degli arbitri. Avrà il compito di ricostruire dalle basi un movimento in forte crisi d’identità, tanto da dover attingere sempre più spesso a fischietti stranieri anche a causa di alcuni episodi di corruzione. Contratto milionario La caccia a Rosetti era iniziata da tempo: il presidente della federazione, Vitalij Mutko, lo aveva individuatogià lo scorso inverno quando ci fu la prima proposta. Il designatore italiano aveva passato le vacanze di Natale a sfogliare la classica margherita, ma nonostante una vantaggiosa offerta aveva risposto «no, grazie». Il motivo? Questione di stile e correttezza, non se l’era sentita, infatti, di lasciare a metà campionato l’incarico avuto dal presidente Nicchi nel luglio 2010. Ma i russinel frattempo non hanno cambiato obiettivo. Atteso con pazienza la fine del campionato, sono ritornati allacarica: un lungo e allettante contratto milionario di almeno 4 anni, con la possibilità di arrivare al 2018. Rosetti ne ha discusso con le sue donne (moglie più due figlie) e insieme hanno deciso di non perdere l’opportunità. «Devo ringraziare Nicchi — dice Rosetti — mi ha dato la possibilità d’iniziare una carriera diversa. Non è stato facile dire di sì, perché il lavoro svolto alla Can B è stato bellissimo. Ma credo sia fondamentale confrontarsi con una responsabilità unica che permetterà di ampliare il mio bagaglio professionale. E poi vuol dire che l’immagine dell’Italia è vincente. Adesso mi aspetta un duro lavoro, ma non sono spaventato. Il mio, comunque, è solo un arrivederci. E ci tengo a ringraziare la Figc, l’Aia, Collina, Abodi e il mio staff. E naturalmente il gruppo degli arbitri che ho seguito: tra loro ci sono fischietti che hanno le potenzialità per arrivare molto in alto». Il futuro Dopodomani Rosetti sarà presente alla conferenza stampa di fine stagione, quando saranno annunciate anche le promozioni dalla Can B alla A. La partenza del designatore per la Russia lascia un buco da riempire al più presto. Il presidente Nicchi ne discuterà con il Comitato nazionale e la scelta potrebbe essere annunciata già tra 48 ore. Due le opzioni: Stefano Farina (ora alla CanPro) oppure la promozione di Domenico Messina nell’ultima stagione vice di Rosetti. Più probabile la prima soluzione anche perché Messina potrebbe cominciare come designatore della Lega Pro. Le sorprese,però, sono sempre possibili.
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Arbitri, il nuovo corso Arriva il codice etico
Morganti e Pierpaoli lasciano. Promosso l’ex dipendente di un bookmaker

Paolo Franci
NEL GIORNO dei promossi e dismessi, l’Aia annuncia il varo del primo Codice etico della storia dei fischietti (due mesi e sarà ufficiale). Un codice irrobustito nelle ultime settimane da nuovi articoli sulle questioni di opportunità. La riflessione all’interno del mondo arbitrale è nata dal ‘caso Gavillucci’— portato alla luce dal Qn — il fischietto che lavorava (l’Aia era al corrente) per un bookmaker, Stanleybet, in un settore non direttamente collegato alle scommesse. Gavillucci, che si è licenziato per inseguire il sogno arbitrale, è stato giustamente promosso dalla Lega Pro alla B. L’Aia, anche se con ritardo, ha riconosciuto il problema dell’opportunità che questo caso ha portato alla luce. Il presidente dell’Aia Marcello Nicchi spiega: «Gavillucci è un arbitro di grande qualità e sarà un grande acquisto per la B. Ha fatto più di quello che gli era richiesto e ha capito che non basta essere cristallini, ma bisogna essere al di sopra di tutto. Ecco perchè le questioni di opportunità sono trattate nel nuovo codice etico». Nicchi si irrita anche sulla dismissione di Bagalini, arbitro citato in una intercettazione di Scommessopoli: «E’ stato dismesso per motivi tecnici. Voi (i giornalisti ndr) non siete mica magistrati... Non siete riusciti a tirare in ballo un arbitro e so che la cosa vi rattrista, mentre a me fa felice... ».
DOPO L’ADDIO di Rosetti, ballano i nomi di Farina e Messina (che però ha l’appello di Calciopoli dopo l’assoluzione in primo grado) per il ruolo di designatore di serie B. Il nuovo motto dell’Aia è ‘Deroghe zero’: «Servono i giovani, per questo abbiamo velocizzato le carriere. Adesso abbiamo una squadra di arbitri bravi e le deroghe sono servite solo per fatti contingenti e difficoltà». Chiaro il riferimento a Morganti, che avrebbe potuto avere una seconda proroga e arbitrare ancora un anno: «Ha arbitrato alla grande —spiega Nicchi— e se vorrà sarà un nostro dirigente».

Serie A
Guida e Doveri entrano nel gruppo dei big

Promossi
Arbitri: Daniele Doveri (Roma 1), Marco Guida (Torre Annunziata). Assistenti: Giuseppe De Pinto (Bari), Alessandro Giallatini (Roma 2), Claudio La Rocca (Ercolano), Fabiano Preti (Mantova), Giancarlo Rubino (Salerno), Gianluca Vuoto (Livorno).
Dismessi
Arbitri: Emidio Morganti (Ascoli Piceno), Nicola Pierpaoli (Firenze). Assistenti: Rosario Angrisani (Salerno), Stefano Ayroldi (Molfetta), Paolo Calcagno (Pinerolo), Stefano Papi (Prato), Gianantonio Pugiotto (Chioggia), Sandro Rossomando (Salerno).

Sei fanno il salto e fischiano i cadetti

PROMOSSI
Arbitri: Marco Di Bello (Brindisi), Aleandro Di Paolo (Avezzano), Claudio Gavillucci (Latina), Massimiliano Irrati (Pistoia), Maurizio Mariani (Aprilia), Marco Viti (Campobasso). Assistenti: Marco Avellano (Busto A.), Valentino Fiorito (Salerno), Omar Gava (Conegliano), Valentino Paiusco (Vicenza), Valerio Pegorin (Latina), Alessandro Raparelli (Albano L.), Alberto Tegoni (Milano).
DISMESSI Arbitri: Roberto Bagalini (Fermo), Andrea Corletto (Castelfranco V.), Alessandro Ruini (Reggio E.), Nicola Stefanini (Prato). Assistenti: Paolo Costa (Palermo), Enrico Fittante (Cosenza), Marcello Fortarezza (Foggia), Luigi Ponziani (Avezzano), Gaetano Zonno (Bari).

la nazione


Rosetti designatore in Russia: «Avventura difficile e affascina
ROBERTO ROSETTI saluta il calcio italiano e va in Russia. Sarà il nuovo designatore degli arbitri russi. Dopo un anno di corteggiamenti, ha ceduto alla tentazione e ha lasciato il suo incarico di designatore degli arbitri italiani in serie B. «E’ un’avventura che vogliamo concepire tutti insieme con la mia famiglia. Mia moglie è stata sempre decisiva nella mia vita e anche in questo caso lo è stata. La viviamo insieme, è un momento di crescita professionale per me, opportunità che affronterò con il massimo entusiasmo», aggiunge l’ex arbitro che in Russia ritrovera’ l’ex giocatore del Genoa Domenico Criscito e il tecnico Luciano Spalletti. «Con Criscito avevamo un ottimo rapporto. Allenatori, giocatori e anche arbitri italiani sono apprezzati nel mondo. Spalletti? E’ un top allenatore. Il suo sfogo? L’approccio con il mondo arbitrale da domani mattina sarà perfetto... ».
la nazione
 
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Sfuma la promozione di Pinzani
EMPOLI. Hanno sperato fino all’ultimo nel sogno- promozione, ma alla fine i portacolori della sezione A di Empoli sono rimasti a bocca asciutta. Ieri, infatti, sono state ufficializzate le promozioni e Riccardo Pinzani, il fiore all’occhiello per gli arbitri della zona, non è passato alla Can di A. Alla fine, infatti, si sono liberati solo due posti (out Morganti e Pierpaoli) e a salire sono stati Guida di Torre Annunziata e Doveri di Roma. Pinzani, insomma, anche nella prossima stagione continuerà a dirigere le partite del campionato di serie B. In corsa per il salto di categoria c’era anche l’assistente di linea Sani, ma neanche lui è riuscito a ottenerlo.
il tirreno
 
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ARBITRI, PRESENTATI GLI ORGANICI 2011/12. NO A DEROGHE, NICCHI: RICAMBI VALIDI
ROMA, 30 giugno 2011 - Presentati dall’Associazione Italiana Arbitri gli organici arbitrali per la stagione sportiva 2011/2012, “primo atto – ha affermato il Presidente dell’AIA, Marcello Nicchi, nel corso della conferenza stampa tenutasi nella sede della Federcalcio a Roma - di un grande lavoro volto a creare sempre di più squadre di arbitri competitive e capaci dal punto di vista tecnico, e fornire così un servizio di qualità tale da soddisfare indistintamente le aspettative a tutti i livelli, dalla Serie A ai settori giovanili”. Due le promozioni dalla CAN B alla CAN A: Daniele Doveri (Roma 1) e Marco Guida (Torre Annunziata), con la contestuale dismissione di Emidio Morganti (Ascoli Piceno) per limiti di permanenza nel ruolo, e Nicola Pierpaoli (Firenze), per normale avvicendamento. Cinque le promozioni dalla CAN Pro alla B: Di Bello (Brindisi), Di Paolo (Avezzano), Gavillucci (Latina), Irrati (Pistoia), Mariani (Aprilia) e Viti (Campobasso). Decisioni stabilite in base a “criteri meritocratici, graduatoria e punteggi”, ha sottolineato il numero uno dell’AIA, che ha inoltre tenuto a evidenziare la qualità degli arbitraggi riscontrati nel corso di una stagione complicata dalla necessaria riorganizzazione della CAN A a seguito della separazione della Lega Nazionale Professionisti in Lega Calcio Serie A e Lega Calcio Serie B. “La cooperazione tra componenti e il settore tecnico hanno reso possibile raggiungere una uniformità tecnica che ci è stata riconosciuta a tutti i livelli – ha proseguito Nicchi – Bene gli arbitri della CAN B, recuperati nel morale e impeccabili nella fase di Play-off dove il risultato è stato soddisfacente anche sotto il profilo etico e strutturale”.
Positivo anche il bilancio relativo alla Lega Pro, dove le direzioni di gara si sono dimostrate meritevoli di “palcoscenici più importanti”, e al calcio dilettantistico, dove i 15.000 arbitri impegnati hanno garantito il regolare svolgimento delle competizioni.
“E’ un AIA sempre più proiettata verso il futuro, in base ai dettami stilati da FIFA e UEFA – ha affermato ancora Nicchi che, ricordando la direzione di Tagliavento nella Finale dell’Europeo U21, ha tenuto a ringraziare la FIGC quale garante dell’autonomia tecnica del settore, pronta a rendere disponibili i mezzi necessari allo svolgimento dell’attività arbitrale e sempre attenta alle problematiche connesse. “Oggi abbiamo vinto tutti insieme ha concluso Nicchi: abbiamo confermato sul campo di avere a disposizione arbitri e dirigenti di valore, la cui intercambiabilità di ruoli dimostra la bontà di un lavoro svolto in sinergia”. Nessuno spazio dunque a deroghe per i prossimi anni, visto che “abbiamo ricambi e squadre di arbitri bravi che consentono all’AIA di compiere questa scelta”. Grande dispiacere poi per la perdita di Roberto Rosetti, designatore CAN B in procinto di assumere un incarico in seno alla Federcalcio russa, “ma nello stesso tempo grande soddisfazione perché è la dimostrazione dell’apprezzamento dei nostri arbitri in tutto il mondo”. Infine Nicchi ha anticipato le linee guida di un progetto comune con il Settore Giovanile Scolastico, che prevede l’allenamento congiunto di squadre dilettanti con giovani arbitri di categoria con il conseguente scambio di know-how specifico (tattiche di gioco/conoscenza delle regole).

FONTE: FIGC





Dario Cecconi è stato promosso nella serie C
Il presidente degli arbitri empolesi: una grande soddisfazione per tutti noi

EMPOLI. Non è arrivata la promozione in serie A dell’arbitro Riccardo Pinzani ma la sezione Aia di Empoli si consola con un nuovo ingresso nei tornei professionistici. Si tratta dell’assistente trentenne Dario Cecconi, approdato dalla serie D in Lega Pro. «È una grande soddisfazione - spiega il presidente Leonardo Ciambotti - visto che ho visto Dario arrivare da noi da ragazzino». Un bravo da Ciambotti anche all’arbitro Nicolò Cipriani, promosso agli scambi nazionali nei prossimi tornei di Eccellenza e Promozione. «In questi anni di presidenza - conclude - abbiamoavuto tante soddisfazioni. Purtroppo è mancata la ciliegina con la mancata promozione di Pinzani. Riccardo ha comunque disputato una stagione eccezionale». La “Galigani” si conferma una delle sezioni più rappresentate a livello nazionale. Riccardo Pinzani è arbitro in B, mentre in Lega Pro la pattuglia vede gli assistenti Lorenzo Sani, Maurizio Stefanelli, Antonio Pignone e Dario Cecconi. In serie D ci sono gli assistenti Vincenzo Orlando e Lorenzo Meozzi.
M.F.
il tirreno
 
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view post Posted on 7/7/2011, 06:37
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Braschi resta in sella. Messina per la Can B
Stefano Braschi, Domenico Messina e Stefano Farina. La nuova stagione degli arbitri riparte da questi tre designatori: due conferme e una novità. Oggialle 14 a Roma (nella sede della Figc) si terrà la conferenza stampa che ufficializzerà le scelte del presidente Nicchi e del Comitato nazionale.Incarico per Morganti Non cambia nulla per la Can A dove Braschi affronterà la seconda stagione: ritiro di Sportilia dal 30 luglio al 3 agosto. Saranno 20 gli arbitri a disposizione con i due promossi Guida e Doveri.Non ci sarà Emidio Morganti, che però, dopo la mancata seconda deroga, inizierà subito una nuova carriera: per lui è pronto un posto da vice in una Commissione, proprio alla Can B. A proposito: c’era da tappare il buco lasciato da Roberto Rosetti (volato a Mosca con un contratto per 4 anni da presidente degli arbitri) e salvo sorprese dell’ultima ora, la scelta è ricaduta su Domenico Messina, che nella scorsa stagione era vice di Rosetti. L’altra opzione era quella di promuovere Stefano Farina (con Messina che avrebbe preso il suo posto) che invece dovrebbe restare a completare il percorso intrapreso alla Lega Pro.
la gazzetta dello sport
 
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Le nomine delle Commissioni degli Organi Tecnici Nazionali
07/07/2011, 14:20
Si comunicano le decisioni deliberate in data odierna dal Comitato Nazionale dell'Associazione Italiana Arbitri, in merito alla formazione delle Commissioni degli Organi Tecnici Nazionali per la stagione sportiva 2011/2012.
ASSOCIAZIONE ITALIANA ARBITRI ORGANI TECNICI NAZIONALI
Stagione Sportiva 2011/2012
C.A.N. A
Stefano BRASCHI confermato
Responsabile
Livio BAZZOLI nuovo
Alessandro STAGNOLI confermato

C.A.N. B
Domenico MESSINA nuovo
Responsabile
Emidio MORGANTI nuovo
Marco IVALDI confermato

C.A.N. PRO
Stefano FARINA confermato
Responsabile
Nicola Giovanni AYROLDI nuovo
Piero CECCARINI confermato
Pietro D'ELIA confermato
Sergio ZUCCOLINI confermato

C.A.N. D
Tarcisio SERENA confermato
Responsabile
Gennaro BORRIELLO nuovo
Michele CAVARRETTA confermato
Sauro CEROFOLINI confermato
Piergiuseppe FARNETI nuovo
Luca PALANCA confermato
Ciro PEGNO confermato
Enrico PREZIOSI nuovo
Francesco SQUILLACE nuovo
Luigi STELLA confermato

C.A.I.
Carlo PACIFICI confermato
Responsabile
Paolo Giuseppe BALDACCI nuovo
Stefano CALABRESE confermato
Ciro CAMEROTA nuovo
Guido FALCA nuovo
Mauro FELICANI confermato
Giuseppe FERRO nuovo
Francesco NATILLA confermato
Alessandro PIZZI confermato
Domenico RAMICONE confermato
Carlo SCARATI nuovo
Giuliano VENDRAMIN nuovo
Giorgio VITALE confermato

C.A.N. 5
Massimo CUMBO confermato
Responsabile
Francesco FALVO confermato
Luca MARCONI nuovo
Antonio MAZZA confermato
Angelo MONTESARDI nuovo
Alessandro RADICELLO confermato
Claudio ZUANETTI confermato

aia-figc.it
 
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Arbitri, i portieri entrano nel mirino
Braschi inflessibile: «Sempre cartellino rosso sugli interventi fallosi»

BOLOGNA. Più chiarezza sui falli di mano e sugli interventi fallosi dei portieri, da sanzionare, tranne chein rarissimi casi, con il cartellino rosso. Sono questi i due punti su cui si è concentrato il responsabile della commissione arbitri Can A, Stefano Braschi nella giornata conclusiva del raduno dei fischietti a Sportilia. «Nei falli di mano - ha dettoBraschi - si deve ammonire solo quando si ferma un- ’azione di gioco valutata importante o quando c’è un gesto, non solo volontario, ma plateale, molto evidente, traducendo il termine usato in inglese si potrebbe dire, “svergognato”. Negli altri casi, si fischierà solo la punizione o il rigore».Per gli interventi fallosi del portiere, invece, Braschiha spiegato che in «quasi tutti i casi scatterà il rosso. Solo se l’azione è molto defilata o ci sono molti difensori alle sue spalle si potrà non espellere. Non basta - ha detto - che ci sia un solo difensore alle sue spalle. Perchè l’azione resta molto pericolosa». Nel corso dell’incontro,sono stati forniti i dati relativi ai provvedimenti arbitrali della stagione 2010/11: si conferma il trend di diminuzione di falli fischiati,delle ammonizioni e delle espulsioni.
il tirreno
 
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anzianoclay
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Sempre stato contrario all'espulsione del portiere. Voi?
 
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Ultimatum Figc Seicento casi in un anno tra i dilettanti
«Arbitri aggrediti, ora basta»

Roma
«NON VOGLIAMO più episodi di violenza contro gli arbitri». La denuncia è di Antonello Valentini, direttore generale della Figc, in relazione ad uno dei risvolti più tristi e spesso nascosti del calcio dilettantistico e giovanile: «In Italia si giocano 570 mila partite ufficiali all’anno e la scorsa stagione abbiamo contato 600 episodi di arbitri aggrediti e minacciati, vigliaccherie di ogni tipo — spiega ai microfoni di Radio Anch’io Lo Sport su RadioUno —. Non possiamo accettare il rapporto tra le partite disputate e il numero degli atti di violenza».
La Federcalcio, attraverso la mediazione tra il presidente Giancarlo Abete e Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione italiana arbitri, ha disposto una serie di provvedimenti più duri per prevenire il fenomeno: «L’ultimo Consiglio federale ha approvato normative per dilettanti e giovani. Verso i calciatori non ci limiteremo alle squalifiche, abbiamo inserito pene pecuniarie e ammende che pagheranno di tasca loro — continua Valentini —. Per quanto riguarda le società, oltre all’ammenda per la responsabilità oggettiva o l’eventuale implicazione diretta dei dirigenti, dalla prossima stagione chi si renderà responsabile di episodi di violenza non godrà più della gratuità del servizio
arbitrale. Tali società sosterranno una spesa forfettaria, che andrà a finire in un fondo per l’indennità degli arbitri vittime di violenza».

la nazione
 
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view post Posted on 7/10/2011, 07:26
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Collina: arbitri bravi, la tecnologia non serve
Il d-day è il 13. Una giornata per sensibilizzare l’opinione pubblica e dimostrare che, come testimoniano campioni dello sport quali Fabrizio Macchi, si può vivere appieno la vita anche nella propria disabilità. E’ il significato della sesta edizione della Giornata Nazionale dello Sport Paralimpico, organizzata dal Comitato Italiano Paralimpico e da Enel Cuore Onlus e presentata ieri presso la sede del Coni alla presenza di autorità dello sport e della politica. La Giornata dello Sport paralimpico si svolgerà il 13 ottobre nelle piazze di Roma, Milano, Verbania, Vicenza, Parma, Pistoia, L’Aquila, Terni, Benevento, Brindisi e Val d’Erice e sarà trasmessa in diretta su Sky Sport 24 hd con collegamenti e interviste dalle piazze di Roma e Milano.
Collina anti-tecnologico. L’essere umano è meglio della tecnologia, ma con gli arbitri ci vuole pazienza e rispetto. Pierluigi Collina è intervenuto ieri a “Leaders in Football”, nel secondo e ultimo giorno dei seminari che si stanno tenendo a Stamford Bridge, lo stadio del Chelsea a Londra. Difendendo a spada tratta la categoria, Collina ha dichiarato che l’arbitro moderno è giudice e atleta al tempo stesso, sempre più vicino a raggiungere la perfezione, per cui la tecnologia non è necessaria e l’introduzione degli assistenti d’area sarà più che sufficiente.
Basket: il caso arbitri. Un inizio tormentato. Anche il braccio di ferro tra l’Aiap, il sindacato degli arbitri, e il Cia (comitato italiano arbitri) mette a rischio concreto l’inizio del campionato di serie A di pallacanestro, fissato per questo weekend. Lo sottolinea una nota di ieri della Legabasket, che denuncia la designazione di arbitri di Legadue per la prima giornata, e chiede al presidente Dino Meneghin di intervenire immediatamente per garantire il corretto inizio della stagione prevedendo l’utilizzo esclusivodi arbitri del primo gruppo.
Galtarossa ci riprova. «Mi ritengo fortunato per poter vivere questa nuova avventura alla sogliadei 40 anni di agonismo. Ho bisogno di sentire il calore di Padova e di quanti in Italia mi seguono con affetto». A dirlo il campione olimpico di canottaggio Rossano Galtarossa, che agli ultimi Mondiali ha qualificato il proprio armo all’Olimpiade di Londra 2012. L’inizio ufficiale degli allenamenti olimpici del campione padovano è stato presentato al circolo Canottieri Padova. «Ho ancora fame - ha aggiunto Galtarossa - voglio essere ancora protagonista in questo sport che mi ha dato molto. Ed ho voglia di portare ancora in alto la bandiera della Canottieri Padova: un circolo che abbiamo ricostruito dopo la recente alluvione che ha colpito Padova e Vicenza». A sostenere l’avventura del campione padovano, giunto alla sua sesta Olimpiade, c’è un gruppo di sponsor privati e pubblici tra cui il Comune di Padova.

il tirreno
 
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view post Posted on 4/1/2012, 06:42
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«NO ALLA MOVIOLA E AI SEI ARBITRI»
«Partite interminabili con la tv in campo. E costi insostenibili se inseriamo gli assistenti di porta»

Mario D’Ascoli
Arezzo
MARCELLO Nicchi, aretino di 58 anni, guida 35.200 arbitri con carattere e passione, ambizione e carisma. Un duro e puro che non conosce il compromesso, lavora chissà quante ore al giorno, onori e oneri con lui vanno sempre a braccetto. E’ arrivato il momento di tirare le somme e il gran capo non si tira indietro, tutt’altro.
Nicchi, che anno è stato il 2011 per gli arbitri?
«Credo che meglio di così non poteva andare. Sono soddisfatto al punto che prevedo un 2012 addirittura superiore».
E che bilancio fa dei primi quattro mesi del campionato?
«Buono, molto buono. Sono un ottimista ma è anche vero che non ricordo fatti o personaggi negativi. Dalla A ai dilettanti gli arbitri marciano a testa alta».
Però gli errori, anche grossi, non sono mancati…
«Il concetto è il solito: non esistono arbitri infallibili perchè sono esseri umani. Noi sbagliamo come può sbagliare un portiere, un centravanti o un allenatore».
Rocchi, purtroppo, ne ha combinate di tutti i colori…
«Rocchi ha avuto momenti brutti, è vero. Ma siccome è uno dei fischietti più forti non solo d’Italia ma anche d’Europa si riprenderà al più presto».
Faccia il nome di chi è stato finora il più bravo…
«Rizzoli, Tagliavento e lo stesso Rocchi fanno parte della top class europea. Al termine della stagione io credo che di questa èlite farà parte anche Orsato».
Ma lei è davvero convinto che i fischietti italiani siano fra i migliori d’Europa?
«Non è una mia convinzione, è la verità, è la realtà. Siamo i migliori, non fra i migliori, e lo dimostra l’impiego sempre più frequente nelle gare europee».
Che differenza c’è fra chi sbaglia e chi pecca di sudditanza psicologica?
«Gli arbitri, è un concetto che ho già espresso, possono anche sbagliare e tuttavia i loro errori sono molto contenuti. La sudditanza psicologica è un concetto che nel nostro mondo non esiste più».
Alle volte rigori dati o non dati gridano vendetta…
«Spesso quello che si vede in tv è completamente diverso da ciò che si vede in campo. In sostanza la tv tende ad ingigantire, a gonfiare sviste abbastanza normali».
Si vedono anche gol fantasma che hanno dell’incredibile…
«Può accadere. Ma sono casi sempre più rari in Italia e in Europa».
Sui calci piazzati le aree di rigore sono spesso una giungla: quando finirà questo caos di gomitate, trattenute, spinte, cinture, sputi e via dicendo?
«E’ uno spettacolo non bello che si può attenuare, ma è improbabile che finisca del tutto. Però gli arbitri guardano, vigilano e spesso puniscono. I passi avanti dipendono anche dallo spirito sportivo, dalla lealtà dei nostri calciatori».
Forse è arrivato il momento della moviola in campo…
«La moviola in campo porterebbe alla fine del calcio perché ne verrebbero fuori discussioni e lungaggini da far durare una partita chissà quanto tempo».
Non è il tempo di utilizzare gli uomini dietro le porte come sperimentato in Champions?
«Questo esperimento interessante per ora non è applicabile né in Italia né in Europa perché mancano gli organici e i mezzi finanziari per passare da 4 a 6 arbitri».
Ci regala un giudizio telegrafico su dirigenti, allenatori, giocatori, tifosi e giornalisti?
«I dirigenti sono imprenditori più portati al ragionamento che al gesto istintivo. Gli allenatori, Coverciano docet, sono all’avanguardia in Europa. I calciatori tirano l’acqua al proprio mulino ma stanno facendo passi in avanti, sono più maturi. I tifosi sono la parte migliore: difficilmente se la prendono con l’arbitro se perde la squadra del cuore. I giornalisti ci vedono bene, magari montano campagne demagogiche alle quali credono poco anche loro».
Qual è l’arbitro ideale?
«E’ quello che in campo si fa capire con lo sguardo prima ancora che con il fischio, è quello della cui presenza ti accorgi solo alla fine della partita».
Si sussurra che gli arbitri guadagnano troppo…
«Gli arbitri professionisti guadagnano il giusto, né troppo né poco. Quelli dilettanti, invece, alle volte sostengono spese superiori ai rimborsi».
Cosa pensa di Calciopoli?
«Che è arrivata l’ora di non parlarne più».
E del tavolo della pace?
«Che il presidente del Coni Petrucci, persona che io stimo molto così come Abete presidente della Figc, hanno fatto un ammirevole tentativo non recepito nella maniera giusta».
Dia un voto a Braschi…
«Sette fino a giugno, sette e mezzo in questi quattro mesi. E a fine campionato credo che arriverà a prendersi un otto».
Voto a Nicchi?
«Questo datelo voi».
Per quanto tempo vuole restare presidente degli arbitri?
«Il mio mandato scade nella primavera del 2013. Spetta al grande esercito dei 35.200 arbitri italiani, che ogni settimana dirigono 15mila partite, decidere se debba restare. Dipende dai risultati che per ora, credo, mi danno ragione».

la nazione
 
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22 replies since 1/6/2011, 14:21   1095 views
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