Il Forum dei Tifosi dell'Empoli F.C.

La Serie B, Stagione 2012/13

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view post Posted on 28/5/2012, 11:23
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Qui parleremo del campionato di Serie B per la stagione 2012/13
 
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La prossima serie B 2012/13 sarà composta da:
Ascoli (all. silva, confermato)
Bari (all. torrente, confermato)
Brescia (all. Alessandro Calori, confermato)
Cesena (all. Nicola Campedelli, nuovo)
Cittadella
Crotone (all. drago, confermato )
Empoli
Grosseto
Juve Stabia (all. Piero Braglia, confermato)
Lecce
Livorno (all. d. nicola, nuovo)
Modena
Novara
Padova
Reggina
Sassuolo
Spezia (all. serena, confermato)
Ternana (all. toscano, confermato)
Varese
Verona
Virtus Lanciano
Pro Vercelli

in attesa di sviluppi vari...

Edited by Zeman! - 11/6/2012, 23:15
 
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LIVORNO: NICOLA NUOVO MISTER
L´A.S. Livorno Calcio annuncia di aver raggiunto accordo con il sign. Davide Nicola in qualità di tecnico della prima squadra per la stagione 2012/2013.
Davide Nicola, nato a Luserna San Giovanni (To) il 5/03/1973, è stato allenatore del Lumezzane nel campionato appena concluso.
Mister Nicola sarà presentato domani 07/06/2012, alle ore 11, nei locali della Sala Stampa dello Stadio "Armando Picchi" di Livorno.

legaserieb.it


Davide Nicola
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Davide Nicola (Luserna San Giovanni, 5 marzo 1973) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, attuale allenatore del Lumezzane.
Carriera da giocatore
A lungo militante del Genoa, è famoso per il bacio dato ad una poliziotta a bordo campo dopo il gol realizzato in occasione del successo interno sull'Atalanta del 28 aprile 2000.
Ha segnato un gol nella finale play-off di Serie B 2005-2006 contro il Mantova, nei supplementari che ha permesso al Torino l'approdo in Serie A.
Nel 2007 è stato un punto importante della difesa dello Spezia, ottenendo la salvezza nella Serie B 2006-2007. Nell'estate rescinde il contratto con la società ligure e si trasferisce al Ravenna.
Conta 397 presenze e 10 reti in Serie B con le maglie di Fidelis Andria, Ancona, Genoa, Pescara, Ternana, Torino, Spezia e Ravenna, mentre, per quanto riguarda la massima serie, ha giocato una sola stagione da rincalzo (15 presenze) nelle file del Siena.
Nel 2008 passa al Lumezzane dove nel 2010 termina la sua carriera da calciatore e inizia quella da allenatore.
Carriera da allenatore
All'esordio come allenatore sulla panchina del Lumezzane pareggia in casa per 1-1 contro il Pavia. Porta la squadra ad un grande campionato, arrivando a un passo dai play-off per la Serie B, concludendo il campionato con un sesto posto e 47 punti, risultato di 12 vittorie, 12 pareggi e 10 sconfitte.
Nella seguente stagione sulla panchina del Lumezzane la squadra interpetra un campionato tranquillo, concludendo con un ottavo posto e con 43 punti, risultato di 12 vittorie, 7 pareggi e 15 sconfitte; alla fine della stagione rescinde il contratto con il Lumezzane.
 
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Campione Bronostico 2009/10 - 2011/12 ; Campione TotoMondiale 2010

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CITAZIONE (Zeman! @ 31/5/2012, 19:02) 
La prossima serie B 2012/13 sarà composta da:
Varese o Sampdoria
Empoli o Vicenza
Virtus Lanciano o Trapani
Pro Vercelli o Carpi
Ascoli
Bari
Brescia
Cesena
Cittadella
Crotone
Grosseto
Juve Stabia
Lecce
Livorno
Modena
Novara
Padova
Reggina
Spezia
Ternana

in attesa di sviluppi vari...

Verona e Sassuolo puoi aggiungerle :)
 
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CITAZIONE (MikFib @ 6/6/2012, 15:31) 
Verona e Sassuolo puoi aggiungerle :)

fatto...
 
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Nicola Campedelli nuovo allenatore del Cesena 2012-2013
di Redazione Sportlive.it 25 maggio 2012
Il nuovo allenatore del Cesena sarà Nicola Campedelli, 33 anni, fratello del presidente bianconero Igor. Nicola è un ex calciatore e chiuse la sua carriera proprio a Cesena, tre anni fa, per un grave e rarissimo infortunio. Dopo iniziò subito ad allenare e nelle ultime due stagioni ha guidato il Bellaria. Ora il grande salto, che lo vedrà non solo all'esordio in Serie b ma nella società guidata dal fratello!


Nicola Campedelli
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nicola Campedelli (Gatteo, 7 febbraio 1979) è un ex calciatore italiano, attualmente alla guida tecnica del Cesena.
È il fratello del Presidente del Cesena Igor Campedelli.
Carriera
Club
Cresciuto nel Cesena, dopo una stagione in prestito al Castel San Pietro Terme Calcio, debutta in Serie B 1999-2000 con i romagnoli. Disputa i due successivi campionato tra i cadetti con la maglia della Salernitana, prima di passare al Modena, neopromossa in Serie A. Gioca 39 gare nella massima serie, realizzando 2 gol nel campionato 2003-2004. Nonostante la retrocessione dei Canarini, rimane a Modena anche nelle successive stagioni fino al 2007, quando torna nella natia Cesena.
La sua esperienza in casacca bianconera parte con un infortunio all'articolazione di Lisfranc, infortunio che condizionerà il suo rendimento in campo. Con la maglia bianconera infatti gioca solo 16 gare, nel campionato che vede la retrocessione della squadra nella Prima Divisione. Il 19 giugno 2009 annuncia il ritiro dall'attività agonistica a causa dell'infortunio subito due anni prima, dal quale non è più riuscito a riprendersi completamente.
Nazionale
Conta 20 convocazioni e 13 presenze tra Under-20 ed Under-21.
Allenatore
Dalla stagione di Lega Pro Seconda Divisione 2011-2012, diventa allenatore dell'Associazione Calcio Bellaria Igea Marina. il 25 maggio 2012 viene annunciato come nuovo allenatore del Cesena, club di proprietà del fratello Igor Campedelli, al posto di Mario Beretta. Guiderà i cesenati nel campionato di Serie B 2012-2013.



Calori rimane al Brescia alle condizioni di Corioni
IL REBUS. L'allenatore toscano sarà alla guida dei biancazzurri anche per la prossima stagione. Decisivo il colloquio a Ospitaletto col presidente: l'accordo resta annuale. Il tecnico: «Sono venuto incontro alla società: qui mi sento davvero felice»

05/06/2012
Brescia. Tutto come prima in casa Brescia. Parola d'ordine, continuità. Alessandro Calori e Gino Corioni avanti insieme, come l'anno scorso, fino a quel termine (30 giugno 2013) fissato già nel primo incontro da allenatore a presidente. L'ex difensore biancazzurro, dopo aver contribuito a salvare la squadra da giocatore, si è ripetuto alla grande in panchina: logica conseguenza la sua conferma, anche se non c'è prolungamento né ci sono ulteriori opzioni. «Il direttore sportivo resta, il tecnico pure», aveva detto il presidente una settimana fa a Cologne, alla cena del rompete-le-righe. Il lieto fine era probabile, anzi annunciato («Ci vedremo lunedì per i dettagli»). Ma non scontato, viste le recenti schermaglie dialettiche: Corioni soltanto «contentino» al termine di un campionato senza spareggi, Calori deciso a rivendicare «il lavorone» compiuto per la salvezza anticipata. Non banale, considerati i precedenti: fra gli altri, spicca l'esonero di Rolando Maran nel 2006 (dopo un 3-0 al Pescara, sesta vittoria consecutiva in casa, in piena zona play-off). LUNGO il lunedì della conferma del legame tra Corioni e Calori. Inizia presto, con il direttore sportivo Andrea Iaconi di buon mattino alla Saniplast. E una sorpresa all'ingresso, alle 11.30: aspetti Alessandro Calori, vedi arrivare Serse Cosmi, ben noto ex che quest'anno ha tentato invano di salvare il Lecce in serie A con una grande rimonta (subentrando a Eusebio Di Francesco). Cosmi la sera prima ha assistito alla sfida di andata play-out Vicenza-Empoli. Quindi ha pensato di passare a salutare Corioni, suo presidente dal febbraio 2007 al settembre 2008. Forse per ricordare i vecchi tempi, forse per parlare di vecchi affari. Di sicuro la sua presenza non passa inosservata, nell'attesa che Calori si materializzi. L'APPUNTAMENTO preannunciato slitta al pomeriggio. Calori si presenta alla Saniplast alle 15.28, accolto da giornalisti, fotografi e cameramen. Passano 3 ore e riecco Calori all'ingresso dell'azienda di sanitari: nel frattempo è stato condotto attraverso un'uscita secondaria alla villa della famiglia Corioni, dove ha incontrato la dirigenza desiderosa di dribblare la stampa. Fatica sprecata: Calori si era già concesso a microfoni e taccuini, sereno e disponibile come sempre. «Ho firmato, vale il contratto fino al 2013 - dice l'allenatore, che aveva diritto al rinnovo automatico -. Sono venuto incontro al Brescia. Andiamo avanti di comune accordo. Qui sono felice. Ho sempre cercato di impostare il lavoro sulla lealtà e sono contento che la gente abbia apprezzato a prescindere dai risultati, che spesso dipendono dalle circostanze. I bresciani mi hanno capito? Non so, spero di sì. Nel calcio, come nella vita, bisogna sempre dimostrare. Giusto così. Ma è chiaro che bisogna essere messi nella condizione di farlo». CALORI si godrà qualche settimana di vacanza in Toscana, ma resterà sintonizzato sulle operazioni di mercato: «Dovremo fare una piccola rifondazione, valutando bene ogni aspetto. C'è chiarezza di vedute e questo è importante. Avere una base forte, con qualche giovane da inserire, mi pare una soluzione ottimale - la conclusione di Calori -. Ma la base è fondamentale». Si riparte dai senatori Arcari, Budel e Zambelli; dai giovani sperimentati De Maio, Daprelà e Salamon (sirene permettendo). Mandorlini dovrebbe restare (il Parma non sembra volersi opporre). Per Caldirola bisogna parlare con l'Inter, per Rossi con la Juventus. Buste in vista con il Bologna per Diamanti (atteso all'opera all'Europeo con la nazionale italiana). Cessione sicura per El Kaddouri: la Lazio ora è in vantaggio sul Parma.
Gian Paolo Laffranchi bresciaoggi.it


UFFICIALE-Crotone, continua il matrimonio con Drago
29.05.2012 17:40 di Attilio Malena per tuttomercatoweb.com
Fonte:www.fccrotone.it
Riconfermato per altre tre stagioni lo staff tecnico che ha condotto il Fc Crotone ad una salvezza tranquilla nella stagione attuale stabilendo numerosi record, su tutti il terzo miglior attacco della Serie Bwin e gli undici risultati utili consecutivi. La scadenza del nuovo contratto dello staff composto da Massimo Drago, Giuseppe Galluzzo, Antonio Macrì, Andrea Nocera e Rocco Massara è stata fissata al 30 giugno 2015.
La presentazione ufficiale avrà luogo martedì 5 Giugno presso la sala stampa dello Stadio Ezio Scida.


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Brescia, Corioni e i suoi "55+20": "Il mio successore sarà Pirlo. E quella volta che Giraudo mi minacciò..."
10.06.2012 12:15 di Federico Errante per tuttob.com
Fonte: brescia oggi
Gino Corioni compie 75 anni, «ma è più giusto dire 55+20», dice il presidente del Brescia. E a sentirlo parlare, nell´ora di colloquio, si ricava una certezza: il calcio è la sua vita da sempre, la stanchezza più volte denunciata magari è anche reale ma dovuta più alla malattia, a certi dispiaceri. Alle sue spalle, nel salone grande della Saniplast, c´è lo stadio dei sogni. Perchè a 55 anni + 20 non si può ancora vivere solo di ricordi.
Presidente Corioni, 55+20 è un modo per?
Mi piace partire da 55 e aggiungerne 20. Perchè 75 sono tanti, ma è una formula che uso non per scaramanzia nè per sentirmi più giovane. La vita è la vita, tutte le tappe hanno un loro fascino, nel bene come nel male. Ma la vita è un grande regalo di Dio, io spero di continuare a viverla il meglio possibile.
Come sta?
Ultimamente ho passato qualche burrasca, anzi tempesta. Cinque anni fa, quando abbiamo fatto l´intervista per i 55+15, ero più o meno nella stessa situazione. Ma sono ancora qui con la stessa voglia di fare, con lo spirito di sempre, con l´identico sentimento.
E cosa sente in particolare?
Quello che si sente non è un´opinione. Si possono cambiare idee sulla cose, sulle situazioni, sulla politica se una certa idea, un certo partito o una certa persona deludono. I sentimenti restano.
A propisito di cambiare idea, c´è qualcosa nella sua vita di presidente che non rifarebbe?
Il mio impegno nel calcio è tutt´ora straordinariamente assurdo. Il calcio mi ha dato soddisfazioni impensabili. Anche grandi delusioni, ma se sono ancora qui è perchè le soddisfazioni sono state maggiori.
Politici che deludono; nel suo caso i sindaci di Brescia?
Il mio cruccio, in 20 anni di presidenza di questa società, è di non aver saputo convincere i colleghi imprenditori ad aiutarmi, eppure di promesse ne avevo tante. Mi dicevano: cosa ci fai lì a Bologna? E poi lo stadio: fino a 10 anni fa era tollerabile non averne uno moderno, ora non più con il calcio mediatico di oggi. Persino Inter e Milan, che hanno lo stadio più bello d´Italia, ne vogliono uno nuovo e moderno. Oggi non se ne può più fare senza.
Ma lei è un testone...
Di sicuro. Ma spero ancora di poter lasciare una società più forte con strutture all´altezza.
Anzi, no: più che un testone, un sognatore. Ma questa situazione infinita di stallo, è solo colpa dei sindaci?
Da quando sono presidente del Brescia, ne sono passati almeno 10. A parole tutti si dicono appassionati di calcio. Nei fatti, invece, niente. La verità è che nessuno capisce che impegnarsi per il Brescia non vuol dire trarre vantaggi personali, ma dare soddisfazione alla collettività.
Difficile però credere ancora in questo calcio in crisi economica e morale. O le due cose sono legate?
Ma quale crisi economica! Il calcio italiano non è mai stato così ricco. Non scherziamo. Un tempo, ricordo, il calcio italiano aveva a disposizione 400 miliardi di vecchie lire, equamente divisi tra serie A e B. Oggi riceve 1.200 milioni di euro. Ma il 90 per cento va alla serie A e il restante 10 alla serie B. Pazzesco: così, dalla B in giù, è l´inferno. A parte Milan, Inter e Juventus, che chiudono in rosso perchè lo vogliono, perchè ne hanno la possibilità e perchè il blasone costringe a prendere campioni, tutte le altre guadagnano.
La situazione economica del Brescia è migliorata rispetto a un anno fa?
L´allarme è sempre alto. Certo, abbiamo meno debiti di 3-4 anni fa.
Crisi economica, ma anche crisi morale del calcio italiano?
Ogni 5-10 anni avviene un grande scandalo. Ma questo, con la novità delle scommesse, è molto più pericoloso.
Come mai, secondo lei?
Faccio un esempio. Se c´è una partita che per due squadre conta relativamente e arriva uno che offre un milione di euro per fare 2-2 a un giocatore, che magari quella cifra non la guadagna in 20 anni di carriera, che si fa?
L´etica dice che si dovrebbe rifiutare e accettare è disonesto.
Sì, è disonesto. Ma è una tentazione fortissima. Bisognerebbe preservare il calcio e i calciatori da queste tentazioni.
Il direttore sportivo Andrea Iaconi è stato chiamato in causa per un tentativo di illecito ai tempi del Grosseto e la Procura Federale ha chiesto la condanna a 4 anni e mezzo perchè Iaconi non è disposto a patteggiare.
Ma se uno è onesto, sa di non aver commesso illeciti, perchè dovrebbe? E, qualunque sarà la sentenza, Iaconi resterà al Brescia: è un uomo onesto e capace, sa fare il suo mestiere, si sa muovere bene sul mercato.
Con la Juventus i rapporti sono sempre stati ottimi, ultimamente si sono infittiti: Leali ed El Kaddouri da una parte, Rossi dall´altra.
La Juve è sempre stata amica mia e del Brescia, a parte quel quindicennio.
La triade.
Io però farei una distinzione. Moggi è una persona di grande simpatia, oltre che di provata competenza. Il suo problema è che si divertiva a realizzare le fantasia del diavolo vero.
Giraudo.
Un signore alto, bello, intelligente ma anche incredibilmente cattivo.
Che una volta la minacciò. È vero?
Altrochè! Disse che mandava il mio Brescia in quarta serie.
Adesso alla Juve c´è Marotta.
Un uomo perbene e capace.
Ed El Kaddouri alla Juventus?
Ne abbiamo parlato. Se in cambio Rossi restasse a Brescia, mi farebbe piacere: mi piace parecchio.
El Kaddouri può ripercorrere le orme di Hamsik e Pirlo?
Sicuro, ma deve migliorare sotto tutti i punti di vista.
In che senso?
Tecnico e umano. El Kaddouri mi ha un po´ deluso quando non ha firmato il rinnovo del contratto con noi: ha messo in difficoltà il Brescia ma soprattutto se stesso. Certo, non tutti possono essere allo stesso tempo grandi giocatori e grandi uomini come Pirlo. Se a 33 anni sta stupendo il mondo, se da solo cambia la faccia a una squadra - perchè la Juventus, è matematico, è tornata a vincere lo scudetto grazie a lui - è perchè è anche un grande uomo.
Pirlo dice sempre che, quando smetterà, le darà una mano in società.
Sì, le avvisaglie me la ha già mandate in questo senso.
Prima, però, potrebbe tornare come giocatore.
Può darsi.
Chi vede come suo erede alla presidenza del Brescia?
Per carattere, qualità e competenza, di sicuro Tommaso Ghirardi: come me è partito dalla società del suo paese. E pensare che qualche anno fa era venuto a parlarmi per rilevare il Brescia. Il mio erede più realistico, però, è Pirlo.
Pirlo presidente del Brescia dopo di lei?
Di sicuro mi ha già detto che, a quando smetterà di giocare, entrerà nel Brescia. Anche se io gli auguro di giocare fino a 50 anni.
Perchè saltò la trattativa con Ghirardi?
Perchè ebbe la possibilità di prendere il Parma per poco o niente.
Parma significa anche un centro sportivo di proprietà.
Se alle parole i sindaci di Brescia avesse fatto seguire i fatti, a quest´ora avremmo uno stadio bellissimo e tutto nostro. E il Brescia sarebbe stabilmente tra le prime 6-7 di serie A.
La sua squadra ideale in 20 anni di presidenza?
Non saprei.
Almeno qualche punto fermo.
In porta di sicuro Viviano: mai visto un portiere di quelle qualità. In attacco Baggio e Hagi a sostegno di Toni. In mezzo Pirlo. E poi tanti giovani da affidare al maestro di calcio più bravo al mondo.
Cioè, Mircea Lucescu.
Di gran lunga il miglior allenatore che ho avuto insieme a Guardiola, che ha reso il Barcellona la squadra più grande del mondo. Ma Lucescu è Lucescu: avete visto allo Shakhtar cosa sta facendo? Il suo presidente, che è un uomo dal patrimonio personale stimato in mille miliardi di euro, non lo molla più. Lucescu gli fa crescere i giovani e vince tutto: solo quest´anno scudetto, coppa nazionale e supercoppa. E pochi anni fa anche la Coppa Uefa. Così lo Shakhtar, oltre a vincere, guadagna 25-30 milioni l´anno. E questo nonostante la Dinamo Kiev sia una potenza. Il fratello del presidente è il numero uno della Federazione dell´Ucraina.
Non le è mai venuta la tentazione di dire basta davvero?
Una società di calcio non si può lasciare da un momento all´altro. Quando iniziai, 45 anni fa, dissi a mia moglie: guarda, mi hanno chiesto di diventare presidente dell´Ospitaletto, ma non vado nemmeno a vedere una partita. Fui subito preso in modo così incredbiile che, al battesimo o alla comunione dei miei figli, sceglievo il ristorante in base a dove giocavamo: se a Nave andavo al Miramonti, a Chiari prenotavo alla Lanterna. Poi, durante il pranzo, sparivo per andare a vedere la partita.
Capito. Non dirà mai basta.
No, conosco i limiti della vita e anche i miei: la mia forza economica è limitata, anche quella fisica. Ma quando si riceve tanto, poi bisogna anche dare. Fu così che convinsi Lucchini a diventare presidente dell´Associazione Industriale Bresciana.
Come, come?
Sì. Quando in Aib si deve eleggere il presidente, si nominano 3 saggi. I 3 saggi consultano i membri della Giunta e di solito esce un nome. Quando uscì Lucchini, il Cavaliere rifiutò. Io mi arrabbiai, andai da lui e gli feci questo discorso: tu sei diventato l´industriale che sei diventato per la tua abilità in primis, ma anche perchè i bresciani hanno lavorato con passione nelle tue aziende in qualità di operai, impiegati e dirigenti. Loro hanno fatto tanto per te, perchè ora non fai tu qualcosa per loro?
E lo convinse?
Sì, ma fui aiutato da Ugo Calzoni, che allora era il braccio destro di Lucchini.
Che fine ha fatto Calzoni? È ancora nel Brescia?
Sì, è ancora con noi per migliorare la società. È rimasto scottato dal fatto che si è sobbarcato un´impresa ardua.
Cosa dire ai bresciani in occasione dei suoi 55+20?
Di stare tranquilli, faremo la miglior squadra nel miglior modo possibile.
E a se stesso cosa augura?
Di trovarmi ancora qui tra 20 anni a parlare con voi di questa cosa.

 
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anzianoclay
view post Posted on 11/6/2012, 13:57




Incroceremo Gautieri, nostro ex e allenatore della rivelazione Lanciano.
 
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Bari, Torrente: "Felice del rinnovo, vogliamo riportare il club dove merita"
11.06.2012 23.00 di Dennis Magrì per tuttob.com
Vincenzo Torrente, allenatore del Bari, al termine dell'incontro relativo al rinnovo del contratto con la società pugliese si è detto soddisfatto dell'esito, che lo vedrà allenare in Puglia anche la prossima stagione: "Sono contento dell'accordo raggiunto - è quanto si legge sul sito ufficiale del Bari -. A Bari sono stato bene nel primo anno e quindi c'erano tutte le premesse per proseguire. Per me si tratta di una grande sfida che metterà alla prova un po' tutti per il bene della società. Spero sia il punto di partenza per riportare il Bari ai livelli che merita. Abbiamo una base di ragazzi giovani e motivati su cui lavorare per affrontare una stagione difficile ma, allo stesso tempo, stimolante".
 
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view post Posted on 12/6/2012, 06:37
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Pro Vercelli, Dg Romairone a TLP: "I nostri gioielli non si toccano.
Problema stadio? Ci serve una mano altrimenti siamo costretti a migrare..."

12.06.2012 00:00 di Nicolò Schira
Nei saloni di SportItalia abbiamo incontrato il direttore generale della Pro Vercelli, Giancarlo Romairone. Ancora visibilmente soddisfatto per la promozione in B della sua compagine si è raccontato in una lunga intervista esclusiva a TuttoLegaPro.com, facendo il punto su passato, presente e futuro della formazione piemontese.
Un'annata fantastica. Da dove partiamo?
"Dal fatto che siamo stati costanti lungo tutto il campionato. Infatti ci siamo sempre ripresi e dopo ogni sconfitta abbiamo sempre fatto meglio. La considero un'annata da incorniciare".
Momento più bello?
"Sono tanti: l'ingresso ai Playoff strappato in quel di Sorrento, le imprese a Taranto e Carpi contro squadre che giocavano in casa la sfida decisiva. L'aver riportato tanta gente allo stadio, ma soprattutto il vincere meritando. Il nostro successo è stato legittimato dal buon gioco espresso sul campo".
Siete diventati un modello per molti.
"Ci fa enomermente piacere essere apprezzati. Noi volevamo distinguerci per la serietà della nostra società e ci siamo riusciti. Idem nella vittorie coniugate alla valorizzazione dei giovani".
Il mister è confermato?
"Certamente. Si riparte da Braghin, non ci sono dubbi".
A livello di rosa invece?
"Sarebbe bello non fare troppi stravolgimenti nell'organico".
Adesso avete diverse compartecipazioni da risolvere.
"In questi dieci giorni cercheremo di affrontare e risolvere le diverse comproprietà che ci vedono protagonisti. In compartecipazione abbiamo Cancellotti, Di piazza, Masi e Bencivenga. Tutti elementi per noi molto importanti. In settimana magari ci saranno novità...".
Intanto si è scatenata un'asta per i vostri gioielli.
"Siamo pronti a resistere dagli assalti delle altre squadre ai nostri gioielli come Valentini e Ranellucci. Resteranno con noi".
In Serie B rischiate di avere un problema stadio.
"Sulla carta il problema esiste, ma noi contiamo di risolverlo. Ci vuole almeno un mese di lavoro per aumentare la capienza e migliorare la viabilità esterna. I costi sono importanti e pertanto abbiamo bisogno di una mano da parte delle istituzioni comunali. Altrimenti rischiamo di migrare a Torino, Novara, Piacenza e sarebbe veramente un peccato...".



romairone ricordo quando con guidolin allenatore era nella lista dei suoi desideri con murgita...altri tempi...altro calcio.
 
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A Temù dal 13/07 al 03/08 il ritiro del Brescia 2012
Brescia, 11 giugno 2012 – Il Brescia Calcio comunica che sono state stabilite le date che sanciscono l’inizio della nuova Stagione Sportiva 2012/13: la compagine guidata da capitan Marco Zambelli si ritroverà a Brescia mercoledì 11 luglio e vi resterà fino a venerdì 13: in questi tre giorni i ragazzi allenati da mister Calori verranno sottoposti a visite mediche, test ed effettueranno i primi allenamenti in città.
Il 13 pomeriggio si muoveranno alla volta di Temù, la località in Alta Val Camonica già sede nella passata stagione del ritiro biancazzurro, dove resteranno in ritiro fino a venerdì 3 agosto 2012.

bresciacalcio.it
 
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SERIE B 2011/12 - I talenti in vetrina
VENERDÌ 08 GIUGNO 2012 10:56
Non solo Lorenzo Insigne (4-6-91), Marco Verratti (5-11-92), Marco Capuano (14-10-91) e gli altri gioielli del Pescara. Il campionato di serie B, che si chiude sabato, ha messo in mostra tanti giovani interessanti, tutti nati dopo Italia 90.
Il Varese si gioca la promozione anche grazie agli undici gol di Giuseppe De Luca (11-10-91), l’ultimo ieri sera al Ferraris. Il suo presidente, Antonio Rosati, se lo coccola ma aspetta a fare il prezzo: “È un nostro patrimonio, vediamo sabato se magari segna qualche altro gol. Poi il valore sarà il mercato a farlo, è sempre così”. Nella Sampdoria, invece, altra partita da caterpillar del ventenne spagnolo Pedro Obiang (27-3-92), un pilastro per il centrocampo di Iachini. Hanno chiuso al terzo posto, con il Sassuolo, i due ghanesi del Genoa: Isaac Cofie (5-4-91) e Richmond Boakye (28-1-93), con dieci gol in trentaquattro partite valida spalla del bomber Sansone. Nel Verona, eliminato dal Varese, l’unico giovane della squadra, Panagiotis Tatchtsidis (15-2-91), è stato tra i più decisivi. Ventuno anni ancora da compiere, anche lui è del Genoa e piace molto alla Fiorentina.
Tra i migliori del campionato, senza dubbi, il trequartista del Brescia Omar El Kaddouri (21-8-90), passaporto belga, origini marocchine, sette gol e le attenzioni della Juventus. Con lui, da gennaio, Luca Caldirola (1-2-91). Prestato dall’Inter, ha registrato la difesa di Calori. In una stagione più che complicata, il Bari ha dato spazio a molti giovani. Tra questi Alessandro Crescenzi (25-9-91), già Under 21 con Ferrara, e il romeno Adrian Stoian (11-2-91), entrambi di proprietà della Roma. Lampi da campione li ha regalati Nicola Bellomo (18-2-91), autore di un gol pazzesco a Pescara. Nel retrocesso Gubbio sono andati bene due giocatori in orbita Inter: Simone Benedetti (3-4-92), che è in comproprietà col Torino, e Nwanko Obiorah (12-7-91), che è in comproprietà con il Parma. È tutto dell’Inter, invece, ma in prestito al Livorno, Francesco Bardi (18-1-92), tra i migliori portieri del campionato con Mattia Perin (10-11-92) che a Padova ha rubato il posto a Pellizzoli e che ora punta a tornare al Genoa per giocare titolare. Positivo anche il campionato dello svizzero Alen Stevanovic (7-1-91), così positivo che per lui ci sono già offerte dall’Inghilterra. Il suo cartellino è metà dell’Inter e metà del Torino. Molto interessante l’esterno Massimiliano Busellato (23-4-93), appena diciannove anni, tre gol con il Cittadella. Piace molto ad Arrigo Sacchi. Straordinaria la stagione di Alessandro Florenzi (11-3-91), proprietà Roma. Undici gol in trentacinque partite col Crotone, due in cinque con l’Under 21. Zeman lo aspetta a Trigoria.
Meritano di essere rivisti, e rivalutati, anche Nicola Sansone (10-10-91) e Stefano Pettinari (27-1-92) del Crotone; Fabio Daprelà (19-2-91) e Bartosz Salamon (1-5-91) del Brescia; Jerry Mbakogu (1-12-92) della Juve Stabia; Alessandro De Vitis (5-2-92) del Modena; Giuseppe Rizzo (18-3-91) e Alessio Viola (26-12-90) della Reggina; Nicola Rigoni (12-11-90) del Vicenza.

sportmediaset

che tristezza non leggere neanche un nome azzurro...
 
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