Il Forum dei Tifosi dell'Empoli F.C.

Maurizio Sarri: il mister del ritorno alle origini.

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view post Posted on 13/10/2014, 04:47
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La rincorsa infinita
Dalla banca alla Serie ASarri, favola di provincia
A 55 anni trascina l'Empoli dei miracoli: «Che brividi in certi stadi...»

QUESTIONE di etichette. O forse di carattere. Maurizio Sarri ha dovuto attendere 55 anni per sbarcare in serie A. Lo ha fatto attraversando tutte le categorie, lo ha fatto soprattutto vincendo. Dai dilettanti dopo la rinuncia al lavoro in banca fino al professionismo il passo non è breve, ma Sarri da Figline Valdarno ha completato il suo percorso. L'ITALIA lo ha scoperto tardi perché il calcio funziona così. Eppure l'Empoli, il suo Empoli, è qui per miracolo. Ha preso la squadra da una quasi retrocessione in Lega Pro e l'ha portata faccia a faccia con Roma e Juventus. Alla società non ha fatto spendere un euro, al presidente Corsi ha fatto guadagnare con le cessioni di Saponara, Regini e prossimamente Rugani. L'errore più grave nel parlare di lui è definirlo originario di Napoli: c'è nato, ma non ci ha mai vissuto. Niente contro i partenopei, solo l'orgoglio di definirsi toscano. Altra etichetta sbagliata: i 33 schemi. Da una battuta che doveva rimanere tale è nata la leggenda di Sarri maestro nei calci piazzati. Quanto l'hanno frenata queste etichette?
«Abbastanza. La cosa che dà più fastidio è che ad affibbiartele sono persone che spesso non ti conoscono».
Eccoci in serie A: alla vigilia confessò di non saper prevedere l'impatto emotivo che avrebbe avuto Sarri, dopo sei giornate che impressione ha?
«Di una categoria dove i margini di errore sono ridotti al minimo. Non ti puoi permettere di sbagliare».
Da cosa dipende?
«Dalla qualità dei giocatori. Preparare la partita in serie A, almeno dal punto di vista tattico, è come farlo B. Il problema è che in questa categoria si ha spesso a che fare con elementi di valore internazionale, gente che risolve le partite in qualsiasi momento».
E i sentimenti di Sarri quali sono?
«Io ho un carattere particolare: quando vado in campo mi concentro sul la squadra e poco su me stesso, ma è chiaro che entrare in certi stadi fa sempre un certo effetto».
A proposito di carattere: Sarri stupisce per sincerità e schiettezza. Ma non dovrebbe essere questa la normalità?
«Probabilmente quello del calcio è un mondo dove talvolta bisogna affidarsi a banalità o frasi fatte anziché dire la verità, perché questa potrebbe turbare gli animi di qualcuno».
Sarri si affiderà alle banalità?
«Ho questo carattere da 55 anni: la vedo dura cambiare».
Non cambierà nemmeno l'atteggiamento con gli arbitri?
«In queste prime sei giornate sono stato allontanato due volte. Dovrò imparare a gestire le mie emozioni in panchina».

LA NAZIONE EMPOLI lun, 13 ott 2014
 
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view post Posted on 18/10/2014, 06:55
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Edited by Zeman! - 19/10/2014, 20:22
 
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978azzurro978
view post Posted on 18/10/2014, 19:20




L'avevo letta direttamente su Sport week che quasi tutti i sabato acquisto per la qualità delle foto e per delle belle interviste...

Si sapeva praticamente già tutto, ma qua e la qualcosina di nuovo si apprende sempre sul Mister ed è sempre un piacere che lo scoprano a livello nazionale e magari che parlassero un po' di più dell'Empoli Calcio a prescindere dal personaggio Sarri
 
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view post Posted on 6/11/2014, 18:14
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UFFICIALE: Empoli, Sarri rinnova fino al 2017
06.11.2014 18.09 di Pietro Lazzerini
L'Empoli FC comunica di aver trovato l'intesa con il tecnico della prima squadra Maurizio Sarri per il rinnovo del contratto fino al giugno 2017.
http://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/uff...-al-2017-610884
 
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view post Posted on 11/12/2014, 20:37
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view post Posted on 12/12/2014, 10:01
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Snobbare un impegno sportivo di coppa non fa risparmiare energie, ma ha l'unico effetto di ovattare i calciatori rendendoli "ominicchi" nelle occasioni che contano!

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Devo dire che ha fatto un miracolo .......
mi spiace solo per i punti persi ...
ma ci sta l'inesperienza della squadra a portare a casa il risultato .....
Asfaltate Roma, Napoli, Milan, Lazio, Parma, e nel primo tempo contenuta la juve .......

E' vero che nell'anno post mondiale tutte le neopromosse fanno meglio e le Big arrancano ...... tuttavia il lavoro fatto a centrocampo non l'ha fatto nemmeno Cagni con Marchisio e co .....
 
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view post Posted on 3/1/2015, 08:13
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view post Posted on 10/1/2015, 16:24
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CITAZIONE (Zeman! @ 15/6/2012, 10:09) 
Maurizio Sarri
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Maurizio Sarri (Napoli, 10 gennaio 1959) è un allenatore di calcio italiano

auguri mister!
 
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view post Posted on 22/1/2015, 06:25
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view post Posted on 3/2/2015, 21:02
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view post Posted on 5/2/2015, 11:48
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Snobbare un impegno sportivo di coppa non fa risparmiare energie, ma ha l'unico effetto di ovattare i calciatori rendendoli "ominicchi" nelle occasioni che contano!

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Bella intervista segnalata anche dal Direttore di una nota radio romana (Lo monaco) durante la sua rubrica mattutina di circa 30 minuti.
Credo che questo Lomonaco sia innamorato di Sarri ..... lo cita quasi tutti i giorni.
Tutti questi punti di contatto tra Roma ed Empoli non fanno che spiegarmi perchè è stato così facile avvicinarmi alla realtà Empolese ......

Bravo Sarri ....... però adesso cerchiamo di segnare di più .....
 
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view post Posted on 23/2/2015, 17:46
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Pedullá: "Sarri, magnifico rettore. Empoli universitá del calcio"
2015-02-23 07:45 di Redazione TMW
Fonte: Alfredopedulla.com
Empoli, Università del Calcio. Maurizio Sarri Magnifico Rettore. Alla larga da qualsiasi alibi, il lavoro del campo, un lavoro certosino, senza chiedere rinforzi ogni dieci minuti e non aggrappandosi a infortunati e/o squalificati. Finalmente una chiara dimostrazione, un grande esempio per chi si arrampica e per chi ritiene di essere l'eterno incompreso, oppure l'allenatore più sfortunato della compagnia. Sarri ha sempre avuto eccellenti idee, ha collezionato qualche esonero di troppo, ha trovato la sua dimensione in Toscana. E' un maestro di calcio, uno che ti prende per mano e chi ti dice quando fare, come fare, perché fare. In casa Empoli sono rifioriti Maccarone e Tavano, mentre Saponara ha spinto da matti per tornare. In casa Empoli si è imposto un certo Valdifiori, non a caso nella lista del Milan, al punto da diventare per rendimento uno dei primi tre registi della serie A. In casa Empoli un difensore dal talento innato come Rugani è cresciuto in silenzio fino a mettere la Juve nelle condizioni di uscire allo scoperto. E piace parecchio all'Arsenal. In casa Empoli a Rugani è stato affiancato un centrale dal profitto assicurato come Tonelli, ma potremmo continuare con Mario Rui (una delle rivelazioni di fascia dell'intero campionato) per non fermarci più. Il Magnifico Rettore si chiama Maurizio Sarri: idealmente sarebbe bello, quasi indispensabile, che chiunque si iscrivesse a quell'Università del Calcio. Per capire come funziona, magari per imparare, cancellando qualsiasi alibi e mettendo i fatti - soltanto i fatti - in prima fila rispetto a milioni di inutili parole.
 
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view post Posted on 23/2/2015, 18:59
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Ottimo Pedullà come sempre, unico competente in quel mare di me..lma che è Tmw e l'entourage Criscitiello e compagnia cantante
 
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view post Posted on 24/2/2015, 06:28
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I tecnici di provincia SARRI È BRAVO
PERÒ NON BASTA...

Caro Cerruti, tutti elogiano il gioco dell’Empoli, del Sassuolo, del Torino e del Palermo, a prescindere dai risultati che ottengono di volta in volta. Poi, però, nessun dirigente prende in considerazione l’idea di affidare una grande squadra ai vari Sarri, Di Francesco, Ventura o Iachini. Il Milan sceglie prima Seedorf e poi Inzaghi, l’Inter punta su Mancini, il Napoli pensa a Montella, ma per fare carriera basta essere bravi o si deve avere un grande passato alle spalle?
Marco Crapanzani, Ragusa


Bella domanda, che merita una riflessione da sottoporre non soltanto ai dirigenti ma anche ai tifosi, perché il cosiddetto «grande nome» piace a tutti a prescindere. Conte aveva già dimostrato le sue qualità a Bari e Siena, ma è stato accolto con entusiasmo a Torino in quanto ex juventino, vincente e tra l’altro capitano. Mancini, anche se non aveva mai giocato nell’Inter, era un ex campione e come tale più «mediatico» di Zaccheroni, di cui prese il posto nell’estate del 2004, malgrado il suo predecessore avesse già vinto uno scudetto nel 1999 con il Milan. A maggior motivo Mancini, dopo i primi successi sulla panchinanerazzurra, è stato nostalgicamente riabbracciato quest’anno per sostituire Mazzarri, bersagliato al di là delle sue colpe. Il discorso può proseguire con Seedorf e Inzaghi, simboli dell’ultimo Milan capace di vincere nel mondo e non soltanto qualche partita in Italia. Chi ha fatto parte della storia della propria squadra, o comunque è stato un campione altrove, parte in netto vantaggio anche se è sbagliato pensare che chi è stato grande in campo può esserlo anche in panchina. I clamorosi fallimenti di Platini e Falcao, come c.t. di Francia e Brasile, non hanno insegnato abbastanza, perché non mi pare di notare segnali che indichino un’inversione di tendenza. E come dice il signor Crapanzani, chi allenain provincia spesso riceve elogi ma non un’offerta di una grande squadra. Il caso più clamoroso è proprio quello di Sarri, artefice del Real Empoli, neopromosso in Serie A, che sta giocando meglio della Juventus e della Roma e oggisarebbe abbondantemente salvo. Capace di lanciare il ventenne Rugani e di rilanciare il trentacinquenne Maccarone (due presenze nell’Italia di Trapattoni nel 2002) in gol nelle ultime quattro partite, Sarri potrebbe benissimo fare il salto in una grande, perché non gli mancano né l’esperienza né le conoscenze né tantomeno la personalità. In fondo anche Sacchi veniva dalla provincia quando il suo Parma nel 1987 diede spettacolo, come l’Empoli, a San Siro. Ma a parte il fatto che Sacchi aveva 41 anni, mentre Sarri ne ha già 56 come Ancelotti, allora Berlusconi aveva avuto il coraggio prima di scegliere quell’allenatore senza nome e poi di difenderlo alle prime contestazioni. Oggi, a quasi trent’anni di distanza, chi ha lo stesso duplice coraggio di andare controcorrente? In fondo, dallo scudetto del Milan vinto da Sacchi nel 1988 alla Coppa Uefa dell’Inter vinta da Simoni nel 1998, in dieci anni era già cambiato tutto a livellomediatico. Infatti neppure quell’allenatore signore, grazie al quale Moratti aveva festeggiato il suo primo successo, riuscì a frenare la voglia di novità del presidente nerazzurro, che fin dalla vigilia della finale di Parigi, contro la Lazio, sognava l’arrivo di Lippi fresco di scudetti juventini. Per analoghi motivi, Tavecchio si è salvato dalla contestazione estiva puntando su Conte, che piaceva a tutti più di Ventura o Zaccheroni, molto più esperti di lui, ma molto meno mediatici di lui. Morale della favola: oggi non basta essere bravi in provincia insegnando a giocare bene, per fare il salto in una grande squadra o addirittura in Nazionale. Bisogna anche avere la fortuna ditrovare dirigenti che capiscano di calcio, senza lasciarsi condizionare dalle mode. Un miracolo, o quasi.
la gazzetta
 
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view post Posted on 7/3/2015, 07:48
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