| Il momento azzurro Batoste e infortuni: è crisi La sconfitta nello scontro diretto, ma anche le assenze di Caputo e Baldanzi Per la squadra di Andreazzoli un mese decisivo. E ora servono le vittorie di Tommaso CarmignaniEMPOLIUn mese davanti, una sola squadra alle spalle, diverse avversarie da provare a raggiungere. Sì, anche se siamo solo a metà gennaio l’Empoli è già in una condizione da dentro o fuori. Gli azzurri, per la prima volta dopo due anni, si trovano nella non semplice condizione di dover inseguire: non più una salvezza che di questi tempi appariva già a portata di mano, ma un’impresa che dopo la sconfitta di Verona appare perfino titanica.La formazione di Andreazzoli ha perso uno di quegli scontri diretti che valgono doppio. Gli scaligeri adesso distano quattro punti in classifica, ma a preoccupare non è soltanto questo. La verità è che la lotta salvezza sta entrando nel vivo e l’Empoli visto al Bentegodi è sembrano addrittura meno attrezzato e preparato rispetto a quanto non lo fosse fino a qualche settimana fa. La squadra incappa ormai troppo spesso nei suoi mali cronici: difesa che prende gol con estrema facilità e un attacco ancora troppo sterile. Mettici un’infermeria che continua a tormentare il buon Andreazzoli, e che alla vigilia del match più importante si è popolata anche dei vari Caputo, Destro e soprattutto Baldanzi, e la frittata è servita.L’Empoli, ora, ha davanti un mese decisivo: Monza, poi Juventus, Genoa, Salernitana, Fiorentina e Sassuolo. Gli azzurri non hanno alternative: se non riescono a trovare almeno 7-8 punti in queste sei partite difficilmente potranno sperare di rimanere agganciati al treno giusto. Perché anche il Cagliari, che ieri ha vinto, sembra aver cominciato a marciare, mentre la Salernitana ha sfiorato il risultato sia con la Juventus che contro il Napoli. Insomma, se l’Empoli vuole evitare che questa stagione finisca malissimo deve darsi una scrollata.Al momento la posizione di Andreazzoli sembra salda, ma la squadra, ora, ha bisogno di darsi una scrollata. Il tecnico ha provato anche a cambiar modulo, ma l’infortunio di Baldanzi e la partenza di Maldini lo hanno costretto a mettere in pausa il suo 4-3-1-2. La speranza è che qualcuno rientri in tempo per la sfida col Monza, gara fondamentale per provare ad invertire la tendenza. Il trequartista alle spalle delle due punte può essere una soluzione, ma è necessario che tutti tornino alla svelta al 100 per cento. E che il mercato di conseguenza consegni all’allenatore i rinforzi che mancano.L’arrivo di Zurkowski, subito a segno nel giorno del suo nuovo esordio, è forse l’unico aspetto positivo che la squadra porta via dal Bentegodi. Il polacco ha dimostrato di avere voglia e qualità: uno con le sue caratteristiche mancava al centrocampo azzurro come l’acqua nel deserto, ma pensare che da solo possa risolvere i mali della squadra è pura utopia. Il club dovrà quindi darsi da fare per consegnare alla svelta un attaccante in più (Cerri) e per puntellare ulteriormente la mediana, reparto in difficoltà fin dall’inizio della stagione. Da qui a un mese, cioè da qui al 24 febbraio, l’Empoli si gioca il futuro. Perché se è vero che la quota salvezza si attesta ancora di poco al di sopra dei 30 punti, gli azzurri hanno ancora tantissima strada da fare. la nazione
Verso il grande salto Corona e Sodero di nuovo in campo Un’altra uscita in prima squadra I due giocatori del vivaio entrambi classe 2004 hanno giocato contro il Verona gli ultimi 4 minuti più il recupero Ripartire dai giovani. La sconfitta contro il Verona ha lasciato dietro di sé tanti punti interrogativi, si tratta dell’ennesima occasione sprecata e di un’ulteriore scontro diretto che si archivia senza la conquista dei tre punti. Una squadra decimata anche dai tanti infortuni, giocatori chiave come Caputo e Baldanzi che per i rispettivi problemi non sono riusciti a scendere in campo, poteva essere una chance per Destro pronto a partire titolare ma costretto a dare forfait durante il riscaldamento per un problema muscolare. All’interno di questa confusione generale c’è da annoverare però gli esordi di Giacomo Corona e Andrea Sodero, giocatori del vivaio azzurro entrambi classe 2004. Rispettivamente ricoprono il ruolo di punta centrale e trequartista, in Primavera stanno facendo molto bene e hanno già totalizzato un bottino di undici reti e due assist per il primo, tre reti e quattro assist per il secondo. Contro il Verona sono entrati determinati e con un’attenta foga agonistica rendendosi tra l’altro subito protagonisti facendo scaturire il rosso a Duda che ha permesso all’Empoli di giocare gli ultimi minuti di gara in superiorità numerica.Per loro appena 4’ di gioco più recupero, si tratta di un primo scalino verso un futuro che spera di rivederli sempre con più continuità in prima squadra.Niccolò Pistolesi la nazione
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