Il Forum dei Tifosi dell'Empoli F.C.

In campo per Castellani Dopo ottant’anni fra ricordo e dolore «Vietato dimenticare»

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view post Posted on 14/3/2024, 05:24
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In campo per Castellani Dopo ottant’anni fra ricordo e dolore «Vietato dimenticare»
L’onore al bomber deportato sotto la finestra della sua abitazione Alla commemorazione oltre ad Aned e Anpi anche l’Empoli calcio Il sindaco Masetti: «Inviamo un messaggio forte alle nuove generazioni»

MONTELUPO FIORENTINO Aveva sei anni Franco Castellani quando il suo affetto più caro gli fu strappato dalle braccia, per sempre. «Torno tra un po’». Una promessa trasformata in un drammatico «mai più». Da quella finestra, in un appartamento di piazza San Rocco a Fibbiana, 80 anni fa suo padre Carlo fu chiamato, e con l’inganno portato via. Il mondo è cambiato, ma si affaccia ancora dalla stessa finestra Franco, figlio dell’indimenticato bomber dell’Empoli ucciso dalla follia nazista. Ci vive solo, oggi che ha 86 anni in quell’appartamento della frazione montelupina, lo stesso dal quale ha aspettato, invano, il ritorno del padre deportato a Mauthausen e lì morto l’11 agosto del 1944. Ieri, nell’ambito delle celebrazioni dedicate alla Memoria che a Montelupo Fiorentino si snodano per tutto l’arco del mese di marzo, l’Empoli Fc ha ricordato il suo giocatore simbolo, Carlo Castellani, deportato assieme ad altri 20 concittadini di Montelupo nella notte tra il 7 e l’8 marzo 1944 dai nazisti che cercavano il padre David, convinto antifascista. Una delegazione azzurra assieme al Comune di Montelupo si è data appuntamento sotto «la finestra». Franco Castellani è sceso, si è fatto trovare proprio di fronte a casa, storica abitazione dell’ex attaccante e della sua famiglia. A due passi dalla porta d’ingresso, una pietra d’inciampo in ottone; adagiato accanto, il pallone degli azzurri. Anpi, Aned e Empoli Calcio si sono ritrovati per la deposizione di una corona d’alloro seguita da un minuto di raccoglimento. Franco con emozione ha ripercorso la storia di famiglia e i tempi d’oro prima della deportazione, quelli in cui il padre, giovane promessa del calcio «andava a fare gli allenamenti in carrozza, senza guadagnare niente. Non lo hanno deportato, ma assassinato. Messo sul treno della morte e mai più tornato». E’ super tifoso degli azzurri e osservatore attento, Franco; ogni domenica siede in tribuna nello stadio che lo fa sentire a casa. Uno stadio (come quello di Montelupo) che porta il suo cognome, in onore del padre Carlo, attaccante che sapeva far gol ma anche uomo di valore. Non si piegò quando carabinieri e repubblichini bussarono alla sua porta cercando il padre David probabilmente perché sapevano della sua posizione antifascista. Carlo partì al posto del babbo che era ammalato e da quella finestra della sua Fibbiana non si è più affacciato. Ma erano in tanti, ieri, a ricordarlo. «La storia del nostro territorio si intreccia con quella del nostro calcio - ha dichiarato il sindaco Paolo Masetti - Onorare la memoria di Carlo significa dare un messaggio fortissimo ai ragazzi che seguono lo sport. E’ un modo per condividere il dolore ancora presente». Basta chiederlo a Franco, che ricorda nel dettaglio quella notte del 7 marzo e la racconta ai bambini delle scuole da anni. «Una vicenda toccante che ci fa capire la crudeltà dei tempi passati - ha commentato il capitano dell’Empoli Sebastiano Luperto - Come squadra siamo vicini a Franco e onorati di partecipare alla commemorazione». Ieri il tempo si è fermato in piazza San Rocco, dove anche la vice presidente e ad dell’Empoli Rebecca Corsi ha ricordato l’importanza del valore della memoria. «Ricordare è una ginnastica, un esercizio che va trasmesso e passato alle giovani generazioni».
Ylenia Cecchetti

la nazione
 
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view post Posted on 14/3/2024, 06:53
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L’Empoli Football Club ha reso omaggio a Carlo Castellani a 80 anni dalla sua deportazione
13 Marzo 2024 - 8:05 -- TOP NEWS
L’Empoli Football Club ha onorato nuovamente la memoria di Carlo Castellani portando una corona di alloro alla pietra di inciampo del calciatore deportato nel marzo del 1944 e assassinato nel sottocampo di Gusen. Presenti la Vice Presidente e AD Rebecca Corsi, il capitano Sebastiano Luperto, il consulente Luca Lotti e il segretario generale Stefano Calistri, accolti, davanti alla casa di Carlo Castellani in piazza San Rocco a Fibbiana, dal figlio di Castellani Franco, dalla nipote Carla, insieme al Sindaco di Montelupo Fiorentino Paolo Masetti, al vicesindaco Simone Londi e all’assessore alla memoria Lorenzo Nesi.

Carlo Castellani era nato il 15 gennaio 1909 a Fibbiana. Il padre era proprietario di una segheria e questo consentì al giovane Carlo di potersi dedicare alla scuola (frequenta l’istituto dei Padri Scolopi) e alla propria passione, il calcio. I suoi meriti sportivi sono noti. A 17 anni era già un giocatore fortissimo della neonata società calcistica dell’Empoli. In pochi anni arriva a giocare a Livorno, poi a Viareggio e infine torna ad Empoli. In cinque stagioni Castellani ottiene risultati importanti, raggiungendo le 61 reti segnate, record rimasto intonso per oltre 70 anni nell’Empoli, e adesso detenuto da Francesco Tavano. La notte tra il 7 e l’8 marzo 1944 venne arrestato con l’inganno e deportato nei campi di sterminio. Quando bussarono alla porta cercavano suo padre David, non lui. Ma il padre era malato e pensando ad un controllo di routine andò lui al suo posto. Dalla caserma di Montelupo, fu trasportato a Firenze alle scuole Leopoldine e da lì a Mauthausen con un treno merci partito dall’attuale binario 6 della Stazione di Santa Maria Novella, dove morì di stenti e dissenteria nel sottocampo di Gusen nell’agosto del 1944. Il suo fisico atletico resistette 6 mesi agli stenti dei lavori forzati, il doppio rispetto ai 3 che i nazisti calcolavano per uccidere di lavoro i malcapitati.

https://empolifc.com/lempoli-football-club...a-deportazione/
 
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view post Posted on 14/3/2024, 07:35
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Grazie per il ricordo.
 
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view post Posted on 15/3/2024, 08:01

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A me fa una tenerezza unica vedere il figlio di Carlo Castellani,ormai anziano,ricordare il babbo strappatogli a soli sei anni dalle bestie fascio-naziste con queste parole così accorate dopo ottant'anni.Un monito imperituro per tutti noi,una vita intera vissuta nel ricordo per il sig.Franco.Mi strugge sempre l'anima vedere gli anziani,sopravvissuti alle tragedie di quegli anni,piangere nel rimembrare i cari persi per le barbarie.Viva Carlo Castellani sempre!
 
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view post Posted on 16/3/2024, 00:08
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Campione Bronostico 2009/10 - 2011/12 ; Campione TotoMondiale 2010

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CITAZIONE (R'96 @ 15/3/2024, 08:01) 
A me fa una tenerezza unica vedere il figlio di Carlo Castellani,ormai anziano,ricordare il babbo strappatogli a soli sei anni dalle bestie fascio-naziste con queste parole così accorate dopo ottant'anni.Un monito imperituro per tutti noi,una vita intera vissuta nel ricordo per il sig.Franco.Mi strugge sempre l'anima vedere gli anziani,sopravvissuti alle tragedie di quegli anni,piangere nel rimembrare i cari persi per le barbarie.Viva Carlo Castellani sempre!

C'era una bellissima bandiera con il suo volto in maratona stasera, davvero bella idea!
 
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view post Posted on 16/3/2024, 00:17
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Vero Tifoso non è come ombra che si vede solo quando c'è il sole. (Cit. Vujadin Boškov)

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CITAZIONE (MikFib @ 16/3/2024, 00:08) 
CITAZIONE (R'96 @ 15/3/2024, 08:01) 
A me fa una tenerezza unica vedere il figlio di Carlo Castellani,ormai anziano,ricordare il babbo strappatogli a soli sei anni dalle bestie fascio-naziste con queste parole così accorate dopo ottant'anni.Un monito imperituro per tutti noi,una vita intera vissuta nel ricordo per il sig.Franco.Mi strugge sempre l'anima vedere gli anziani,sopravvissuti alle tragedie di quegli anni,piangere nel rimembrare i cari persi per le barbarie.Viva Carlo Castellani sempre!

C'era una bellissima bandiera con il suo volto in maratona stasera, davvero bella idea!

Io ho visto la sua tomba a Mauthausen (un vero girone infernale)...mi pento ancora di non aver avuto la sciarpa dei Rangers con me da lasciare.
 
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5 replies since 14/3/2024, 05:24   104 views
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