Empoli, Accardi: "Dovremo fare la partita perfetta. Niang giocatore importante" TUTTO mercato WEB IERI ALLE 17:39SERIE A di LIDIA VIVALDI Nel pre partita di Atalanta-Empoli il direttore sportivo degli azzurri Pietro Accardi è intervenuto a DAZN per parlare della difficile sfida del Gewiss Stadium. In palio, per l'Empoli, punti importanti in chiave salvezza, contro un avversario che sta attraversando un grande momento di forma: "Più che i punti deboli dell'Atalanta è importante quello che facciamo noi, la squadra dovrà fare una partita al di sopra delle sue possibilità. Bisogna cercare di fare la partita perfetta sotto tutti i punti di vista: sia quello mentale che quello fisico, rispettando e dando il giusto valore a quella che è la forza dell'Atalanta, che è una squadra di altissimo livello." Alla luce della stagione dell'Empoli, quanto si sta rivelando azzeccata la scelta di puntare su Niang? "E' un giocatore importante che sin da subito si è calato benissimo nella nostra realtà, si è fatto ben volere da tutti e ce lo godiamo. Sa che contiamo molto su di lui, così come il resto della squadra, e sta dando il suo contributo".
Empoli sconfitto ma a testa alta Gli azzurri interpretano bene la gara Il rigore l’episodio chiave del match Poi l’Atalanta la chiude nella ripresa Il fallo di Pezzella su Touré costa il penalty di Pasalic per il vantaggio della Dea, fino ad allora lenta ed imprecisa L’infortunio di Walukiewicz complica le cose alla squadra di Nicola, che resta comunque in partita fin da ultimo di Simone Cioni BERGAMO Se a Lecce la sensazione è che si potesse fare molto di più, stavolta l’Empoli esce sconfitto dal Gewiss Stadium di Bergamo contro l’Atalanta, con l’onore delle armi. Prima di tutto per il valore dell’avversario, poi per l’atteggiamento degli azzurri che fin dalle prime battute interpretano bene la partita, senza mai uscirne mentalmente. Fino al rigore di Pasalic (concesso dopo revisione al Var e su cui Caprile sfiora il ’miracolo’) che vale il vantaggio atalantino al tramonto del primo tempo, l’Empoli aveva imbrigliato la squadra di Gasperini (tanti errori in palleggio) andando a prenderla alta, cercando di non farla ragionare e togliendo spazi tra le linee davanti alla propria area di rigore. Una volta stappata la partita, invece, i bergamaschi hanno potuto giocare più sciolti e si è vista tutta la differenza tra le due squadre. Dopo il raddoppio di Lookman, Bereszynski e Caprile potevano fare qualcosa di più, poi l’incontro ha dato l’impressione di essere di fatto finito. La squadra di Nicola ha comunque avuto il merito di restare in partita, trovando anche la forza, grazie ai cambi, di riaffacciarsi in avanti con Kovalenko, Cambiaghi e Marin. Se da un lato, la prestazione fa ben sperare per il futuro, però, dall’altro c’è da registrare l’ennesimo infortunio muscolare: dopo Cerri col Napoli stavolta è toccato a Walukiewicz (un’altra tegola non di poco conto in questo rush finale, sperando che l’entità del problema non sia grave).Senza sorprese le scelte iniziali di Nicola, con l’unica novità (forzata) rispetto a Napoli che è Niang al posto di Cerri. Dopo poco più di venti minuti, però, il tecnico azzurro è costretto a giocarsi già la prima sostituzione per il guaio muscolare alla coscia sinistra accusato da Walukiewicz: dentro Cacace con Luperto che scala al centro della difesa e Pezzella braccetto di sinistra. Proprio il difensore mancino è protagonista in negativo dell’episodio che sblocca la partita, quando l’Atalanta non sembrava in grado di trovare il bandolo della matassa: su un cross rasoterra al limite dell’area piccola di Lookman, Touré brucia il numero tre azzurro, che lo colpisce sul polpaccio. Fabbri fa proseguire, ma il Var lo richiama a vedere il contatto e Pasalic può andare sul dischetto (decisione giusta). Caprile intuisce e tocca, ma non basta per negare i vantaggio alla Dea, che poco dopo avrebbe anche l’occasione per il raddoppio, ma Miranchuk calcia debolmente e Caprile blocca. Peccato perché l’Empoli aveva disputato un buonissimo primo tempo, senza rinunciare a giocare e costruendo pure alcune occasioni in avvio con Fazzini, [/FIRMADATA]Cacace e Niang.Insomma, come ha sempre chiesto Nicola, gli azzurri portano la propria identità anche al Gewiss Stadium di Bergamo, scendendo in campo con il giusto piglio e provando, con le proprie armi, a mettere in difficoltà una delle big del campionato, unica ancora in corsa su tre fronti. Nella ripresa, però, l’Atalanta trova subito il raddoppio con una bella giocata di Lookman e a quel punto il match si è fatto terribilmente in salita. Per alcuni tratti i padroni di casa stazionano spesso nell’area azzurra, per altro senza creare grossi pericoli, poi l’Empoli riesce ad alzare un po’ il proprio baricentro e, a conti fatti, un gol lo avrebbe anche meritato. Ora, però, c’è una gara assolutamente da non fallire, quella di domenica prossima alle 15 al Castellani-Computer Gross Area contro il Frosinone. la nazione
ATALANTA EMPOLI 2-0 ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; Djimsiti (56’ Kolasinac), Hien, Scalvini; Zappacosta, De Roon (56’ Éderson), Pasalic, Ruggeri (56’ Hateboer); Miranchuk (73’ Koopmeiners), Lookma (84’ De Ketelaere); Touré. A disp. Musso, Rossi, Bakker, Adopo, Bonfanti, Comi, Scamacca. All. Gasperini. EMPOLI (3-4-2-1): Caprile; Bereszynski, Walukiewicz (24’ Cacace), Luperto; Gyasi, Grassi (61’ Marin), Maleh (74’ Cancellieri), Pezzella; Fazzini (61’ Kovalenko), Cambiaghi; Niang (61’ Caputo). A disp. Perisan, Seghetti, Goglichidze, Shpendi, Destro, Zurkowski, Bastoni. All. Nicola. Arbitro: Fabbri di Ravenna (assistenti Peretti e Mondin).Reti: 42’ rig. Pasalic, 51’ Lookman.Note. Ammoniti Luperto, Kovalenko, Scalvini. Angoli 8-1. la nazione
Le parole del mister nel post partita «Fatta una prestazione importante Bravi a non rinunciare a giocare» L’allenatore è soddisfatto ma ha un piccolo rammarico «Dispiace per il primo gol la palla era già sul fondo» Fuori casa arriva un’altra sconfitta senza reti per l’Empoli, ma al cospetto di una delle big italiane e soprattutto al termine di una gara ben preparata ed interpretata con il giusto atteggiamento per l’intero arco della partita. Un buon auspicio per preparare al meglio adesso il delicatissimo scontro diretto col Frosinone di domenica prossima, anche se Nicola non attribuisce maggior valore a quella posta in palio. «Tutte le partite valgono gli stessi tre punti – esordisce nel post partita – e sono sono soddisfatto di quanto la squadra ha fatto, una prestazione importante contro squadra molto tosta. Abbiamo anche creato qualche occasione sia nel primo che nel secondo tempo, non abbiamo mai rinunciato a giocare, accettando anche la parità numerica e i giusti rischi. Mi dispiace per il primo gol subito, come ci era già capitato, con una palla che è destinata a spegnersi sul fondo, ma lo accettiamo, è stato un altro bel banco di prova e adesso ci ritroveremo in settimana con la voglia di lavorare di sempre».«Per una squadra come noi che deve fare ancora un percorso importate in termini di punti e prestazioni – prosgeue Nicola –, ci sono due modi per ottenerli: sperare di limitare l’avversario per poi sfruttarne qualche errore oppure utilizzare una mentalità che ti possa portare più consapevolezza, più coraggio, più proposizione. Noi stiamo cercando di fare entrambe le cose, sono soddisfatto perché i ragazzi ci stanno mettendo l’anima. Adesso si entra nel bello e arriveranno altre partite importanti, a partire dalla prossima e fino alla fine sarà un campionato da lottare». L’unico rammarico qualche ripartenza che poteva essere sfruttata meglio. «C’è da considerare anche la grande fisicità ed aggressività dei difensori dell’Atalanta, a volte bravi loro, altre probabilmente potevamo essere più determinati o scegliere diversamente – conclude –, ma l’importante è la capacità che hai di creare e giocare con coraggio. Tutto è migliorabile, anche se manca poco». la nazione
Cambiaghi è pericoloso Buon impatto di Cacace Niang lotta, ma non riesce a incidere mentre Luperto se la cava con mestiere Nella ripresa cresce Lookman e Bereszynski va in difficoltà, si rivede Caputo CAPRILE 6 – Tocca, ma non riesce a togliere dalla porta il rigore di Pasalic, si fa sorprendere sul proprio palo in occasione del raddoppio, ma il pallone passa sotto le gambe di un difensore. BERESZYNSKI 6 – Lookman è un cliente alquanto scomodo, il polacco tiene bene nel primo tempo quando sradicandogli il pallone fa partire anche una pericolosa ripartenza, si fa invece saltare un po’ troppo facilmente in avvio di ripresa. WALUKIEWICZ 6 – Buon inizio per personalità e senso della posizione, poi si fa male ed è costretto ad uscire. Altra brutta tegola per Nicola. CACACE 6 – Entra con buon piglio, soprattutto in fase di ripartenza, dove prova a mettere la sua freschezza. LUPERTO 6 – Costretto a convivere con una fin troppo severa ammonizione per gran parte della gara, se la cava sempre con mestiere. MARIN 6 – Prova ad incidere con qualche traiettoria da palla inattiva ed una conclusione (innocua) dal limite dell’area. MALEH 6 – Tatticamente prezioso, ma non sempre pulito tecnicamente. CANCELLIERI S.V. – Ha spazio solo per un’accelerazione. PEZZELLA 5.5 – Parte bene, poi trasloca sul centro sinistra della linea a tre difensiva quando esce Walukiewicz e si fa bruciare da Traoré in occasione del rigore. Messo male anche nella ripresa su un cross che pesca tutto solo Miranchuk. FAZZINI 6 – Subito pericoloso, poi non trova più varchi ma da il suo contributo. KOVALENKO 6 – Prende i compiti del compagno e si rende pericoloso in una circostanza. CAMBIAGHI 6 – Qualche accelerazione, tanto movimento, ma un solo tiro in porta. NIANG 5.5 – Un paio di errori di concetto nei primissimi minuti, poi lotta con furore ed ha anche una chance. CAPUTO 6 – Già rivederlo in campo è una bellissima notizia. NICOLA 6.5 – Prepara bene la sfida e continua a crederci anche sul 2-0. Il migliore 6.5 Posizione e pressione Grassi tiene in mediana. Inizia benissimo andato a rubare una palla nella trequarti avversaria, che si trasforma in una potenziale occasione da rete. Poi giostra in mezzo al campo con la solita intelligenza tattica togliendo spazio tra le linee ai fantasisti orobici. Non si vede molto in fase di impostazione, ma da equilibrio. Cala un po’ alla distanza fino al cambio con Marin. Il peggiore 5 Gyasi soffre a destra Tanti errori tecnici. L’Atalanta sfonda soprattutto a sinistra, dove rimane un po’ a metà strada. Poche volte raddoppia su Lookman per dar mano a Bereszynski e allo stesso tempo fatica ad accompagnare. A questo ci aggiunge almeno tre gravi errori tecnici da scuola calcio. Passo indietro rispetto alla bella prestazione contro il Napoli. la nazione
Edited by Zeman! - 29/4/2024, 05:10
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